Come le piogge estreme del 2024 stanno cambiando l’agricoltura lombarda?

Negli ultimi anni, la Lombardia ha vissuto una serie di eventi climatici estremi che hanno messo a dura prova il settore agricolo. Nel 2022, la regione ha affrontato una siccità severa, con i sindaci costretti a emanare ordinanze per limitare l’uso dell’acqua e il ricorso alle autobotti diventato una realtà tangibile. Tuttavia, il 2024 ha visto un’inversione di tendenza con precipitazioni abbondanti, superiori del 62% rispetto alla media del 2023 nei primi nove mesi dell’anno, secondo i dati dell’Arpa Lombardia. Questo aumento delle piogge, spesso concentrate in brevi periodi, ha avuto un impatto devastante sui raccolti, con Coldiretti Lombardia che ha riportato un calo significativo nella produzione agricola.

Impatto delle Precipitazioni Estreme sui Raccolti

Le intense piogge del 2024 hanno provocato una riduzione sostanziale nella produzione di varie colture. Il pomodoro e gli ortaggi hanno subito una diminuzione di un quarto, mentre il riso ha visto una contrazione del 30%. Meloni e zucche hanno anch’essi subito perdite, con un calo rispettivamente del 20% e del 30%. La produzione di uva da vino è calata tra il 20% e il 25%, e la resa di mais da granella, sorgo, orzo e frumento è scesa oltre il 30%. La soia ha registrato una contrazione media del 40%. Inoltre, le condizioni meteorologiche hanno ostacolato i tagli estivi di fieno in montagna, riducendo le provviste disponibili per gli animali durante la stagione fredda. Nelle aree più colpite, la raccolta di miele, in particolar modo quello di millefiori primaverili e di acacia, è stata praticamente annullata.

Adattamento e Strategie di Mitigazione

La situazione climatica in Lombardia evidenzia la necessità di strategie di adattamento e mitigazione per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. Coldiretti Lombardia sottolinea l’importanza di promuovere l’uso razionale delle risorse e di adottare tecnologie di evoluzione assistita (TEA o NGT) per migliorare la resilienza delle colture senza ricorrere a organismi geneticamente modificati. Queste tecnologie permettono di replicare in modo preciso i meccanismi evolutivi naturali, contribuendo alla difesa della biodiversità e alla sovranità alimentare. La regione deve anche considerare l’aumento della diversificazione delle colture per ridurre la vulnerabilità agli eventi climatici estremi.

Verso un Futuro Resiliente

La Lombardia, una delle regioni più colpite dalla crisi climatica in Italia, deve affrontare una sfida complessa. Secondo Legambiente, tra il 2010 e il 2023, la regione ha registrato oltre il 10% delle calamità meteorologiche nazionali, con eventi estremi che includono allagamenti, trombe d’aria, esondazioni e siccità prolungata. È essenziale sviluppare una strategia di intervento permanente che vada oltre i ristori economici e si concentri sulla prevenzione e l’adattamento. Investimenti in infrastrutture verdi, miglioramento del sistema fognario e manutenzione del patrimonio arboreo sono azioni cruciali per aumentare la resilienza del territorio.

In conclusione, la crisi climatica rappresenta una sfida senza precedenti per l’agricoltura lombarda. Un concetto base correlato è la rotazione delle colture, una pratica che può migliorare la salute del suolo e ridurre la dipendenza da una singola coltura, aumentando così la resilienza agli eventi climatici estremi. Un aspetto avanzato da considerare è l’uso di sistemi di irrigazione a goccia, che possono ottimizzare l’uso dell’acqua e ridurre l’impatto della siccità. Riflettendo su queste pratiche, possiamo comprendere come l’innovazione e l’adattamento siano essenziali per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura nella regione.