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- Le precipitazioni hanno causato 70% di perdite economiche nelle aree colpite.
- Le colture di carciofi a Valledoria hanno subito un danno del 90%.
- Il settore ortofrutticolo rappresenta oltre il 30% dell'economia agricola sarda.
Le alluvioni che hanno colpito la Sardegna negli ultimi mesi hanno messo in ginocchio il settore agricolo dell’isola, già duramente provato dalla siccità. Le precipitazioni intense hanno devastato le coltivazioni, in particolare nelle aree del Sulcis, del Cagliaritano e del Medio Campidano, dove le esondazioni hanno causato danni significativi. Le colture più colpite sono state le insalate a foglia, le patate e i carciofi, simbolo dell’agricoltura sarda. Coldiretti Sardegna ha lanciato un appello urgente alla Regione per l’erogazione dei fondi del “Bando Ucraina”, già disponibili, per sostenere le aziende agricole e le famiglie colpite. L’urgenza di un intervento tempestivo è cruciale per salvaguardare il futuro delle colture ortive e frutticole, garantendo il supporto necessario a un settore vitale per l’economia sarda.
Le Conseguenze Economiche delle Alluvioni
Il settore ortofrutticolo sardo, che rappresenta oltre il 30% dell’economia agricola dell’isola, è stato particolarmente colpito dalle piogge incessanti degli ultimi due mesi. Le perdite economiche sono ingenti, con danni che in alcune aree raggiungono il 70% tra mancati raccolti e mancate semine. Confagricoltura Sardegna ha lanciato un’allerta, sottolineando che la dichiarazione di stato di calamità non sarà sufficiente per fronteggiare le perdite. Le organizzazioni dei produttori rischiano di perdere i finanziamenti nazionali ed europei, essenziali per la loro sopravvivenza, a causa dell’impossibilità di garantire una crescita annua del 2% del Valore della Produzione Commercializzata (Vpc). Un intervento urgente della Regione e del Governo è necessario per evitare che le organizzazioni perdano risorse indispensabili.
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La Crisi delle Coltivazioni di Carciofi
Le coltivazioni di carciofi, una delle eccellenze dell’agricoltura sarda, sono state duramente colpite. A Valledoria, nella cooperativa Valle del Coghinas, le perdite sfiorano il 90%. La stagione di raccolta non è mai iniziata, e le piogge, seguite da grandine e venti forti, hanno compromesso irrimediabilmente le colture. Anche nel Sinis di Cabras e Riola Sardo, i danni sono pesanti, con perdite che superano il 50% della produzione. Gli agricoltori si trovano di fronte a una situazione critica, con campi in asfissia e apparati radicali delle piante morenti. La richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale è urgente per evitare ulteriori danni economici e garantire la sopravvivenza delle colture invernali.
Un Futuro Incerto per l’Agricoltura Sarda
La crisi climatica ha esacerbato le difficoltà del settore agricolo sardo, sottoposto a condizioni meteorologiche estreme e imprevedibili. Le recenti alluvioni hanno messo in evidenza la necessità di interventi strutturali per prevenire e mitigare i danni causati da eventi climatici estremi. Gli agricoltori sardi sono le sentinelle del territorio rurale, e il loro ruolo è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. È essenziale che le istituzioni intervengano con misure concrete per sostenere le aziende agricole e promuovere pratiche agricole resilienti e sostenibili.
In agricoltura, una nozione di base correlata al tema è l’importanza della gestione delle risorse idriche. La Sardegna, con il suo clima mediterraneo, è particolarmente vulnerabile agli eventi estremi come siccità e alluvioni. La gestione efficiente dell’acqua, attraverso sistemi di irrigazione sostenibili e tecniche di conservazione del suolo, è cruciale per garantire la produttività agricola e la resilienza alle variazioni climatiche.
Una nozione avanzata applicabile al tema è l’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa, che mirano a migliorare la salute del suolo e la biodiversità. Queste pratiche includono la rotazione delle colture, l’uso di colture di copertura e l’integrazione di sistemi agroforestali. L’agricoltura rigenerativa non solo aiuta a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ma promuove anche un ecosistema agricolo più sostenibile e resiliente. Riflettendo su questi concetti, possiamo comprendere l’importanza di un approccio integrato e sostenibile all’agricoltura, che tenga conto delle sfide ambientali e climatiche attuali e future.