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- La siccità ha devastato oltre 18mila ettari di colture tra novembre 2023 e giugno 2024.
- Più di 500 aziende agricole hanno subito perdite produttive superiori al 30%.
- Il fabbisogno di indennizzi è stimato a circa 9,6 milioni di euro.
Richiesta di Stato di Calamità per la Siccità in Sardegna
La Regione Sardegna ha formalmente richiesto al Ministero dell’Agricoltura il riconoscimento dello stato di calamità naturale a causa della siccità persistente che ha colpito l’isola tra novembre 2023 e giugno 2024. La decisione è stata adottata durante una riunione della giunta, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura, Gianfranco Satta. La siccità ha devastato oltre 18mila ettari di colture, con una perdita produttiva superiore al 30% in più di 500 aziende agricole. Il fabbisogno di indennizzi è stimato a circa 9,6 milioni di euro.
- 👏 Un ottimo passo avanti per la Regione Sardegna......
- 😔 È inaccettabile vedere così tante colture distrutte......
- 🌍 Il cambiamento climatico dietro questa crisi agricola......
Impatto della Siccità sulle Colture
Secondo i dati diffusi dalla Regione Sardegna, la siccità ha causato danni significativi alle colture, con oltre 18mila ettari distrutti. La perdita produttiva ha superato il 30% in più di 500 aziende agricole, un dato che ha permesso alla Regione di attivare la richiesta di stato di calamità. La normativa europea richiede che un evento climatico grave distrugga più del 30% della produzione media annua di un agricoltore, calcolata sulla base dei tre anni precedenti, per poter ottenere il riconoscimento dello stato di calamità.
Le Dichiarazioni delle Autorità Regionali
La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha sottolineato l’importanza del settore agricolo per la crescita e lo sviluppo dell’isola. “Con questa risposta testimoniamo l’impegno concreto del governo sardo verso le emergenze che coinvolgono i nostri territori,” ha dichiarato Todde. L’assessore Satta ha aggiunto che “due mesi di studi e verifiche portate avanti dall’Agenzia regionale Laore confermano il problema emerso, certificando l’urgenza di una risposta fattiva da dare quanto prima al mondo delle campagne.”
La Crisi delle Foreste Sarde
Oltre alla siccità, le foreste sarde stanno affrontando una crisi a causa di un fungo patogeno, la fitoftora, che provoca la necrosi dell’apparato radicale di numerose specie boschive. Secondo una ricerca del World Weather Attribution, il cambiamento climatico ha elevato del 50% la probabilità di siccità estrema in Sardegna. Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica all’Università degli Studi di Cagliari, ha spiegato che “gli eventi climatici estremi favoriscono gli attacchi da parte dei patogeni.” La Regione ha stanziato risorse per un milione e 150 mila euro per monitorare il territorio e istituire una task force in collaborazione con l’Agenzia Forestas e le università di Cagliari e Sassari.
Richieste di Intervento da Coldiretti
La Coldiretti ha sottolineato l’urgenza di dichiarare lo stato di calamità naturale per poter avviare tutte le misure necessarie, tra cui il soccorso idrico e gli interventi urgenti per affrontare i danni subiti dalle colture orticole, frutticole e foraggere. Battista Cualbu e Luca Saba, rispettivamente vertici della Coldiretti Sardegna, hanno affermato che “è fondamentale attivare subito i voucher per il foraggio e altri aiuti economici per consentire alle aziende di sopravvivere in questa fase delicatissima.”
Bullet Executive Summary
La siccità in Sardegna ha devastato oltre 18mila ettari di colture, con un fabbisogno di indennizzi stimato a circa 9,6 milioni di euro. La Regione ha richiesto al Ministero dell’Agricoltura il riconoscimento dello stato di calamità naturale per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale. Oltre alla siccità, le foreste sarde stanno affrontando una crisi a causa di un fungo patogeno, la fitoftora. La Coldiretti ha sollecitato la dichiarazione dello stato di calamità naturale per poter avviare tutte le misure necessarie per affrontare i danni subiti dalle colture.
La siccità è un fenomeno naturale che si verifica quando una regione riceve meno precipitazioni del normale per un periodo prolungato, causando una carenza d’acqua che può avere gravi impatti sull’agricoltura e sull’ambiente. In un contesto avanzato, l’uso di tecnologie di irrigazione di precisione e di colture resistenti alla siccità può aiutare a mitigare gli effetti della siccità e a garantire la sostenibilità delle attività agricole. Riflettendo su questi aspetti, è evidente che l’adozione di pratiche agricole sostenibili e innovative è cruciale per affrontare le sfide climatiche e garantire la sicurezza alimentare.