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- La proposta della FACE prevede che almeno il 10% dei terreni agricoli sia dedicato a elementi paesaggistici favorevoli alla biodiversità.
- Oltre l'80% degli habitat europei è in condizioni critiche, con il 50% delle zone umide perse dal 1970.
- La PAC 2028-2034 mira a integrare pratiche agricole sostenibili, supportando la Strategia dell'UE per la Biodiversità 2030.
La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta un pilastro fondamentale per l’agricoltura europea, influenzando direttamente la gestione delle risorse naturali e la biodiversità. La FACE, federazione delle associazioni venatorie europee, ha recentemente sottolineato l’importanza di integrare misure specifiche per il rilancio della piccola selvaggina stanziale nella PAC 2028-2034. Questo approccio mira a invertire il declino delle popolazioni di piccola selvaggina, un fenomeno preoccupante che si è accentuato negli ultimi decenni a causa della perdita di habitat e dell’intensificazione agricola.
La proposta della FACE si concentra sull’assegnazione di incentivi agli agricoltori che adottano pratiche agricole sostenibili. Queste pratiche includono la rotazione delle colture, la conservazione di habitat come siepi e zone umide, e la rimozione di specie esotiche invasive. L’obiettivo è garantire che almeno il 10% dei terreni agricoli sia destinato a elementi paesaggistici che favoriscano la biodiversità. Inoltre, la PAC dovrebbe premiare gli agricoltori che mantengono habitat ricchi di biodiversità, piuttosto che limitarsi a incentivare il loro ripristino.
La Sfida della Conservazione degli Habitat
La conservazione degli habitat è un elemento cruciale per il successo della nuova PAC. La FACE ha evidenziato che oltre l’80% degli habitat europei è in condizioni critiche, con una riduzione del 50% delle zone umide dal 1970. Questo declino ha avuto un impatto devastante sulla piccola selvaggina, che dipende da questi ambienti per la sopravvivenza. La PAC deve quindi garantire la protezione degli habitat esistenti e impedire la loro rimozione, utilizzando strumenti come il monitoraggio satellitare per raggiungere questi obiettivi.
Inoltre, la FACE propone di includere meccanismi che incentivino la creazione di habitat di qualità, beneficiando sia le specie cacciabili che quelle non cacciabili. Questo richiede un approccio integrato che coinvolga la gestione della caccia come strumento per migliorare la biodiversità e la sostenibilità ambientale.
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Incentivi e Sussidi per un’Agricoltura Sostenibile
Un altro aspetto fondamentale della proposta della FACE è l’introduzione di incentivi e sussidi per gli agricoltori che adottano pratiche agricole sostenibili. La PAC dovrebbe sostenere gli obiettivi della Strategia dell’UE per la Biodiversità 2030, garantendo che i sussidi siano destinati a chi utilizza le migliori pratiche ambientali. Questo include la promozione di eco-schemi che migliorano l’infrastruttura ecologica, la corretta rotazione delle colture e il sequestro del carbonio nel suolo.
La FACE sottolinea l’importanza di garantire che una percentuale sufficiente dei terreni agricoli sia dedicata alla vegetazione seminaturale, contribuendo così al miglioramento della biodiversità. Inoltre, è essenziale che la PAC fornisca supporto finanziario per il mantenimento delle zone umide e della vegetazione seminaturale, elementi chiave per la sopravvivenza della piccola selvaggina.
Verso un Futuro Sostenibile: Riflessioni Conclusive
La proposta della FACE per la PAC 2028-2034 rappresenta un passo significativo verso un’agricoltura più sostenibile e rispettosa della biodiversità. L’integrazione di pratiche agricole che favoriscono la piccola selvaggina e la conservazione degli habitat è essenziale per invertire il declino delle popolazioni di selvaggina e garantire la sostenibilità a lungo termine dell’agricoltura europea.
In agricoltura, una nozione di base correlata al tema è la rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. Questa tecnica è fondamentale per promuovere un’agricoltura sostenibile e può avere un impatto positivo sulla biodiversità.
Un concetto avanzato da considerare è l’agricoltura ad alto valore naturale (HNV), che si concentra sulla gestione di terreni agricoli che supportano una ricca biodiversità. Questo approccio può essere integrato nella PAC per promuovere pratiche che non solo proteggono l’ambiente, ma che sono anche economicamente vantaggiose per gli agricoltori.
Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un’agricoltura che non sia solo produttiva, ma che rispetti e valorizzi l’ambiente naturale. È una sfida che richiede l’impegno di tutti gli attori coinvolti, dai politici agli agricoltori, passando per le associazioni di categoria e i cittadini. Solo attraverso un approccio condiviso e integrato possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile per le generazioni future.