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- Oltre 200 pensionati agricoli riuniti per discutere l'impatto dei cambiamenti climatici.
- Incremento di 1,5°C della temperatura media in poco più di un secolo.
- Eventi estremi come l'alluvione recente con 360 mm di pioggia in poche ore.
- Temperature marine estive fino a 30°C influenzano il clima.
Il 21 settembre, la città di Ferrara ha ospitato la 28ª Festa regionale dell’Associazione Nazionale Pensionati (Anp) della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) dell’Emilia-Romagna. L’evento, tenutosi presso la storica Sala Estense, ha riunito oltre duecento pensionati agricoli provenienti da tutta la regione, focalizzandosi su un tema di estrema attualità: l’impatto dei cambiamenti climatici su agricoltura, ambiente e salute umana. Questo incontro annuale, che va oltre la semplice celebrazione, rappresenta un importante momento di confronto su questioni cruciali come salute, sanità, diritti e pensioni.
La giornata è stata aperta dai saluti istituzionali di Andrea Bandiera, presidente provinciale di Anp Ferrara, e Pierino Liverani, presidente regionale dell’associazione, i quali hanno sottolineato l’importanza di affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. Liverani ha evidenziato come tali cambiamenti influenzino non solo il territorio e l’agricoltura, ma anche la salute umana, ponendo interrogativi su come le persone, in particolare gli anziani, possano adattarsi a questi mutamenti.
Analisi scientifica e prospettive future
La tavola rotonda, moderata dal direttore di Agrimpresa Claudio Ferri, ha visto la partecipazione di esperti di vari settori. Pierluigi Randi, meteorologo e presidente nazionale di AMPRO Meteo Professionisti, ha illustrato come in poco più di un secolo la temperatura media sia aumentata di un grado e mezzo, portando a fenomeni atmosferici estremi. Ha spiegato che eventi come l’alluvione recente, con 360 mm di pioggia caduti in poche ore, sono il risultato di un aumento del 7% del vapore acqueo in atmosfera e di temperature marine estive che hanno raggiunto i 30°C.
Stefano Calderoni, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara e del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ha ribadito l’importanza del ruolo degli agricoltori come sentinelle del territorio contro il dissesto idrogeologico. Calderoni ha sottolineato la necessità di opere strutturali per proteggere le aree fragili e ha indicato che la sfida climatica richiede un approccio duplice: mitigazione delle emissioni di CO2 e adattamento attraverso infrastrutture resilienti.
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- ⚠️ L'approccio attuale potrebbe non bastare contro queste sfide......
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Implicazioni sulla salute e misure preventive
Francesco Fiorica, direttore delle Unità Operative Complesse di Radioterapia e Medicina Nucleare dell’AULSS 9 Scaligera, ha discusso gli effetti diretti e indiretti del cambiamento climatico sulla salute. Ha spiegato che l’esposizione prolungata a temperature superiori ai 37°C può compromettere il sistema di termoregolazione del corpo umano. Inoltre, le alte temperature favoriscono la presenza di polveri sottili nell’aria, aumentando il rischio di tumori polmonari anche in individui non fumatori. Fiorica ha suggerito l’adozione di pattern alimentari equilibrati, come la dieta mediterranea, e la partecipazione agli screening oncologici come misure preventive.
Alessandro Del Carlo, presidente nazionale di Anp, ha sottolineato la necessità di sensibilizzare la popolazione sugli effetti dei cambiamenti climatici e di mappare le disabilità per garantire un supporto adeguato durante le calamità. Ha ribadito l’importanza di una rete di servizi efficace per sostenere gli agricoltori nelle aree più svantaggiate.
Verso un’agricoltura sostenibile e resiliente
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Stefano Francia, presidente di Cia-Emilia Romagna, che ha delineato la direzione futura dell’associazione agricola. Francia ha enfatizzato l’importanza di un approccio tecnico e scientifico per affrontare la sfida climatica, promuovendo un’agricoltura sostenibile che mitighi l’inquinamento e garantisca prezzi equi per i prodotti. Ha sottolineato che l’adattamento idrogeologico dei territori e delle pratiche agricole è essenziale per preservare il tessuto sociale ed economico.
In un contesto in cui il clima diventa un fattore determinante per la stabilità dei territori, è fondamentale che le comunità agricole non siano lasciate sole ad affrontare questi cambiamenti. La redistribuzione mirata delle risorse, in base al rischio idrogeologico, rappresenta una delle soluzioni per garantire la sicurezza e il benessere delle aree rurali.
*Nozione base di agricoltura: La rotazione delle colture è una pratica agricola fondamentale che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre la pressione dei parassiti. Questa tecnica è particolarmente utile in un contesto di cambiamenti climatici, poiché può contribuire a rendere i sistemi agricoli più resilienti.
Nozione avanzata di agricoltura*: L’agricoltura di precisione utilizza tecnologie avanzate, come sensori e droni, per monitorare e gestire le colture in modo più efficiente. Questo approccio permette di ottimizzare l’uso delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la produttività. In un’epoca di cambiamenti climatici, l’agricoltura di precisione rappresenta una strategia promettente per affrontare le sfide future.
Riflettendo su queste tematiche, è evidente come l’adattamento ai cambiamenti climatici richieda un impegno collettivo e una visione a lungo termine. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, agricoltori e comunità possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile e resiliente.