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Carta della frutticoltura: perché il Piemonte deve agire subito

La frutticoltura piemontese affronta una crisi profonda tra cambiamenti climatici e dinamiche di mercato sfavorevoli. Scopri le strategie proposte per garantire un futuro sostenibile.
  • La frutticoltura cuneese rappresenta circa il 80% della produzione regionale, ma sta affrontando gravi difficoltà.
  • Negli ultimi sei anni, il Piemonte ha perso 1000 ettari di frutteti, evidenziando una crisi crescente.
  • Il consumo medio di ortofrutta per famiglia è calato del 15% in cinque anni, influenzando negativamente le vendite al dettaglio.
  • Un crollo del 50% nelle vendite nei negozi di prossimità e mercati rionali.

La frutticoltura piemontese, pilastro dell’economia regionale, è al centro di una discussione cruciale che ha portato alla creazione della Carta della Frutticoltura. Questo documento, frutto di un dialogo tra le principali filiere agricole, rappresenta un tentativo di rispondere alle difficoltà che il settore sta affrontando. La frutticoltura cuneese, che forma circa l’80% della produzione regionale, è particolarmente affetta da problemi come il cambiamento climatico, l’aumento dei costi di produzione e la scarsità di risorse idriche. Maurizio Ribotta, responsabile provinciale del Settore Tecnico di Cia Agricoltori Italiani di Cuneo, evidenzia quanto siano cruciali gli strumenti di concertazione per affrontare queste emergenze. La ricerca e l’innovazione, supportate da Agrion, sono viste come elementi fondamentali per il rilancio del settore, ma è imprescindibile riportare al centro il ruolo dell’agricoltore nella società.

Un Settore in Crisi: Dati e Dinamiche di Mercato

Negli ultimi sei anni, il Piemonte ha registrato una perdita di mille ettari di frutteti, un dato preoccupante che rivela la crisi del settore. La frutticoltura è sotto pressione non solo a causa dei cambiamenti climatici, ma anche per le dinamiche di mercato sfavorevoli. Gli elevati costi di produzione, la carenza di manodopera e una burocrazia complessa rappresentano i principali ostacoli. Domenico Sacchetto, presidente di Aop Piemonte, ha sottolineato come queste difficoltà rischino di compromettere un patrimonio agricolo costruito in decenni di sacrifici.

Inoltre, si verifica un calo nel consumo di frutta e verdura: oggi una famiglia italiana media consuma 201 kg di ortofrutta l’anno, registrando un ribasso del 15% rispetto a cinque anni fa. Questa tendenza negativa influisce anche sulle vendite al dettaglio, che vedono un crollo del 50% nei negozi di prossimità e nei mercati rionali.

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  • 👏 Finalmente il Piemonte si muove per salvare la frutticoltura......
  • ❌ Basta promesse! I produttori sono stanchi di aspettare......
  • 🔍 E se il vero problema fosse il cambiamento delle abitudini alimentari?......

Innovazione e Politiche di Sostegno: Le Proposte per il Futuro

Durante l’evento “Frutticoltura Piemontese: il futuro in campo”, organizzato da Agrion, sono emerse diverse proposte per il rilancio del settore. L’importanza di strumenti che consentano produzioni a costi competitivi è stata sottolineata da Giacomo Ballari, presidente di Agrion. L’europarlamentare Giovanni Crosetto ha sottolineato quanto sia essenziale un Green Deal europeo nato da accordi di base e non imposto dall’alto. Paolo Bongioanni, assessore regionale all’Agricoltura, si è impegnato a portare le istanze del settore al Ministro dell’Agricoltura, mettendo in luce l’importanza di valorizzare il “brand Piemonte” a livello internazionale. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, ha ribadito la necessità di un’evoluzione nella Politica Agricola Comune per assicurare adeguati redditi agli agricoltori e prezzi equi ai consumatori.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile per la Frutticoltura

La frutticoltura piemontese si trova ad affrontare sfide significative, ma anche a cogliere opportunità di innovazione e crescita. La ricerca di soluzioni condivise e l’adozione di nuove tecnologie possono offrire una via di scampo dalla crisi attuale. È essenziale che tutte le parti interessate, dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni agricole, collaborino per garantire un futuro sostenibile al settore.

In agricoltura, una nozione fondamentale è la rotazione delle colture, un metodo che aiuta a preservare la fertilità del suolo e prevenire l’accumulo di parassiti e malattie. In un contesto avanzato, l’adozione di tecnologie di precision farming può ottimizzare l’uso delle risorse e incrementare l’efficienza produttiva. Riflettendo su questi aspetti, appare evidente come innovazione e sostenibilità siano le chiavi per affrontare le sfide future e garantire prosperità al settore frutticolo.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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