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Appello dei sindacati: stop al lavoro nelle ore più calde per proteggere i lavoratori

I sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche chiedono alla Regione di sospendere le attività all'aperto durante l'ondata di caldo, con focus su edilizia e agricoltura.
  • I sindacati chiedono la sospensione del lavoro dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni con rischio alto di stress termico.
  • In Abruzzo, il presidente della Regione ha emesso un'ordinanza valida fino al 31 agosto 2024 per proteggere i lavoratori.
  • A Belpasso, le attività lavorative sono vietate quando le temperature superano i 35 gradi centigradi.

In risposta all’ondata di caldo eccezionale che sta colpendo l’Italia, i sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche hanno inviato una richiesta urgente alla Regione per emettere un’ordinanza che preveda la sospensione del lavoro nelle ore più calde per le attività lavorative all’aperto. Questa richiesta si concentra particolarmente sui settori dell’edilizia e dell’agricoltura, dove lo stress termico è accentuato dalle altissime temperature e dall’elevata umidità.

Secondo le linee guida del Ministero della Salute, queste condizioni possono provocare gravi danni alla salute dei lavoratori, riducendo l’attenzione e aumentando il rischio di infortuni. I sindacati chiedono che nelle Marche venga predisposto un divieto di lavoro nei settori agricolo ed edile, e in tutte le attività affini che comportano una prolungata esposizione al sole, dalle ore 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui la mappa del rischio di Worklimate segnala un rischio alto per i lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa.

Giuseppe Quinzi, rappresentante territoriale di Macerata per Filca Cisl, ha sottolineato l’importanza di un maggiore dialogo con le aziende locali per rimodulare gli orari di lavoro in base alle temperature e adottare misure preventive per contrastare l’ondata di calore. Tuttavia, ha evidenziato le difficoltà nel stabilire contatti con le piccole e medie imprese, specialmente quelle provenienti da fuori regione, che lavorano sul territorio per il terremoto con l’unico obiettivo di massimizzare i guadagni.

Ordinanza a Tutela dei Lavoratori in Abruzzo

In Abruzzo, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha firmato un’ordinanza a tutela dei lavoratori che operano all’aperto. Questa misura è stata adottata per proteggere la salute dei lavoratori esposti a temperature estremamente elevate, che possono causare gravi problemi di salute, tra cui colpi di calore e stress termico.

La decisione di Marsilio segue le linee guida ministeriali e le richieste dei sindacati, che hanno sottolineato l’urgenza di adottare misure preventive per evitare incidenti e malattie legate al calore. L’ordinanza prevede la sospensione delle attività lavorative all’aperto nelle ore più calde della giornata, in particolare dalle 12:30 alle 16:00, fino al 31 agosto 2024.

Questa misura è stata accolta positivamente dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, che hanno evidenziato l’importanza di proteggere la salute dei lavoratori in un periodo caratterizzato da temperature eccezionalmente elevate.

Belpasso: Stop alle Attività Lavorative all’Aperto con Temperature Alte

Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente contenente disposizioni per le attività lavorative all’aperto, in caso di prolungata esposizione al sole. L’ordinanza, che ha efficacia immediata fino al 31 agosto 2024, vieta su tutto il territorio comunale le attività lavorative nei settori delle costruzioni edili e affini, nonché nei settori agricoli e florovivaistici, quando i bollettini della Sias e della Protezione Civile segnalano temperature superiori ai 35 gradi centigradi.

Questa decisione è stata presa in seguito alle sollecitazioni della Regione Siciliana e dei sindacati di categoria, che hanno evidenziato i rischi per la salute dei lavoratori esposti a lunghe ore di radiazioni solari. Il sindaco Caputo ha dichiarato che tutelare la salute dei lavoratori deve essere una priorità, soprattutto in un contesto di temperature estremamente elevate che possono causare stress termico e colpi di calore con esiti potenzialmente letali.

Ordinanza Urgente in Sicilia: Tutelare la Salute è Prioritario

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha firmato un’ordinanza urgente che prevede il divieto di lavoro nelle ore più calde per i settori a rischio. Questa ordinanza, valida con efficacia immediata fino al 31 agosto 2024, riguarda gli addetti dei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini, che svolgono attività fisica intensa e sono esposti al sole per lunghi periodi.

Schifani ha spiegato che il provvedimento è stato assunto in autonomia per tutelare la salute dei lavoratori esposti al sole, in un periodo in cui la Sicilia è interessata da un’eccezionale ondata di caldo, con temperature elevate e un alto tasso di umidità. L’ordinanza prevede la sospensione delle attività dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui la mappa dell’Inail sul sito Worklimate segnala un rischio “alto”.

Per le operazioni di pubblica utilità, i datori di lavoro dovranno adottare misure organizzative per salvaguardare i livelli minimi di prestazioni dei servizi essenziali. Questa misura è stata accolta con favore dai sindacati e dalle organizzazioni dei lavoratori, che hanno sottolineato l’importanza di proteggere la salute dei lavoratori in un contesto di condizioni ambientali estremamente rischiose.

Bullet Executive Summary

In conclusione, le recenti ordinanze emesse in diverse regioni italiane per sospendere le attività lavorative all’aperto nelle ore più calde rappresentano un passo importante per la tutela della salute dei lavoratori. Le temperature eccezionalmente elevate e l’alto tasso di umidità aumentano il rischio di stress termico e colpi di calore, rendendo necessario adottare misure preventive per evitare gravi danni alla salute e ridurre il rischio di infortuni.

Una nozione base di agricoltura correlata a questo tema è l’importanza della rotazione delle colture per mantenere la fertilità del suolo e ridurre l’impatto delle condizioni climatiche estreme. In agricoltura avanzata, invece, l’uso di tecnologie di monitoraggio climatico può aiutare gli agricoltori a prendere decisioni informate sulle tempistiche delle attività agricole, migliorando la sicurezza e l’efficienza del lavoro.

Queste misure non solo proteggono i lavoratori, ma promuovono anche un approccio più sostenibile e responsabile alla gestione delle risorse umane e ambientali. Riflettiamo su come possiamo continuare a migliorare le condizioni di lavoro e a proteggere la salute dei lavoratori in un mondo sempre più influenzato dai cambiamenti climatici.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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