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- Il Green Deal ha causato un calo del 70% nell'uso di fitosanitari.
- Produzione di pere diminuita del 70% in 10 anni.
- La burocrazia europea è paragonata ai dazi di Trump.
L’agricoltura italiana si trova di fronte a sfide cruciali che ne mettono a rischio la produttività e la competitività. Durante un recente evento fieristico, politici e imprenditori si sono confrontati sulle strategie per sostenere il settore primario, con un focus particolare sulla revisione della politica agricola comunitaria (PAC), lo sblocco dei fondi Agricat e i negoziati commerciali con il Mercosur.
Il Green Deal e l’uso degli agrofarmaci
Un punto centrale del dibattito ha riguardato l’impatto del Green Deal europeo sull’agricoltura. Diverse voci si sono levate per criticare le restrizioni imposte sull’uso di prodotti fitosanitari, evidenziando come queste misure abbiano portato a una significativa riduzione della produzione. Paolo Bruni, presidente del Cso, ha definito il Green Deal un “progetto fallimentare”, sottolineando come la diminuzione del 70% nell’uso di fitosanitari abbia avuto effetti controproducenti. Marco Salvi di FruitImprese ha lanciato un allarme sulla produzione di pere, che ha subito un calo del 70% in dieci anni, avvertendo che senza agrofarmaci il settore primario potrebbe subire un tracollo simile a quello dell’automotive.
Il Piano Mattei e l’internazionalizzazione
Parallelamente, si è discusso del ruolo di Ferrara nel Piano Mattei, un’iniziativa governativa volta a promuovere lo sviluppo in Africa. L’espansione verso il Nord Africa di Bf, pur essendo antecedente al Piano Mattei, è stata considerata fondamentale in questa logica, grazie a un approccio non predatorio ma basato sulla condivisione del know-how italiano. Questo aspetto sottolinea l’importanza dell’internazionalizzazione e della cooperazione per sostenere la crescita del settore agricolo italiano.

Le richieste degli operatori e le risposte del governo
Gli operatori del settore hanno espresso la necessità di un maggiore coraggio politico e di investimenti per garantire il futuro dell’agricoltura italiana. Federico Fugaroli, presidente di Coldiretti, ha sottolineato l’importanza di una nuova postura da parte della politica, mentre Fausto Gianella ha evidenziato le difficoltà comuni a pescatori e agricoltori, citando esempi come la cimice asiatica e il granchio blu. I rappresentanti del governo, tra cui Marco Cerreto, Luca De Carlo e Stefano Cavedagna, hanno assicurato l’impegno a sbloccare i fondi per il settore e a rivedere la PAC, con un’attenzione particolare alla reciprocità negli accordi commerciali con il Mercosur.
Sovranità alimentare e Made in Italy: Una sfida complessa
Alberto Balboni ha concluso il dibattito sottolineando come la burocrazia europea rappresenti un costo eccessivo per le imprese, paragonabile ai dazi imposti da Trump. Ha ribadito l’importanza dell’agricoltura come volano di crescita e del Made in Italy come marchio di eccellenza riconosciuto a livello mondiale. La sfida, dunque, è quella di coniugare la sovranità alimentare con la competitività internazionale, semplificando le procedure burocratiche e sostenendo le imprese agricole.
Agricoltura Italiana: Tra sfide e opportunità per un futuro sostenibile
L’agricoltura italiana si trova a un bivio, tra la necessità di incrementare la produzione per garantire la sovranità alimentare e l’urgenza di adottare pratiche più sostenibili per proteggere l’ambiente. Le sfide sono molteplici, ma le opportunità non mancano.
Una nozione base di agricoltura, fondamentale per comprendere il contesto, è il concetto di rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e aumentare la biodiversità.
A livello di agricoltura avanzata, si parla sempre più di agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione per monitorare le condizioni del suolo e delle piante in tempo reale, consentendo di ottimizzare l’uso di acqua, fertilizzanti e fitosanitari.
Riflettiamo: come possiamo conciliare le esigenze di produttività con quelle di sostenibilità? Quali sono le strategie più efficaci per sostenere le imprese agricole italiane e garantire un futuro prospero per il settore? La risposta a queste domande richiede un approccio integrato e una visione a lungo termine, che tenga conto delle specificità del territorio e delle esigenze degli agricoltori.
- Dettagli sull'impegno di CSO Italy per le sfide fitosanitarie nel settore agricolo.
- Dati ufficiali FruitImprese sul calo produzione pere, kiwi e pesche.
- Posizione di Coldiretti su etichettatura, pratiche sleali e futuro dell'agricoltura europea.
- Comunicato stampa su Leonardo e BF SpA nel Piano Mattei.
- Pagina ufficiale sulle norme di finanziamento della PAC 2023-2027.