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- L'ue definisce il quadro normativo con il regolamento 1689/2024 (ai act).
- Seminario a utrecht con 200 esperti su ia e robotica.
- L'ia ottimizza l'uso di risorse riducendo gli sprechi.
L’alba di una nuova era agricola: Intelligenza Artificiale e Robotica
Il settore agricolo sta vivendo una trasformazione epocale, guidata dall’integrazione di intelligenza artificiale (IA) e robotica. Questo cambiamento non è più una questione di “se”, ma di “quando” queste tecnologie diventeranno onnipresenti. L’IA e la robotica promettono di rivoluzionare l’efficienza, la sostenibilità e la resilienza delle aziende agricole, affrontando sfide globali come il cambiamento climatico, la scarsità di risorse e la crescente domanda di cibo.
L’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza di questo cambiamento, definendo un quadro normativo per l’IA nel settore agroalimentare attraverso il Regolamento Ue 1689/2024 (AI Act). Questo segna un passo fondamentale verso un’adozione responsabile e consapevole di queste tecnologie.
La Commissione Europea, nel suo report di febbraio 2025, “Una visione per l’agricoltura e l’alimentazione”, sottolinea come la digitalizzazione, se ben gestita, possa migliorare la resilienza e la sostenibilità delle aziende agricole. Tuttavia, l’adozione di strumenti digitali è ancora limitata, a causa di costi esorbitanti, mancanza di preparazione digitale e connettività precaria nelle zone di campagna.
Un esempio concreto dell’interesse europeo verso queste tematiche è il primo seminario europeo su IA e robotica in agricoltura, tenutosi a Utrecht il 19 e 20 febbraio 2025. L’evento ha visto la partecipazione di circa 200 esperti provenienti da tutta Europa, tra cui tecnici, ricercatori, agricoltori e decisori politici, che hanno discusso delle applicazioni dell’IA e della robotica nel miglioramento della produttività e sostenibilità agricola.
Applicazioni concrete e sfide future
Le applicazioni dell’IA e della robotica in agricoltura sono molteplici e in continua evoluzione. Tra le più promettenti, troviamo:
- Agricoltura di precisione: L’IA analizza dati provenienti da sensori, droni e satelliti per ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.
- Monitoraggio ambientale: L’IA supporta il monitoraggio ambientale e la conservazione della biodiversità, oltre che la mitigazione dei cambiamenti climatici.
- Robotica agricola: Robot autonomi dotati di sensori e IA eseguono operazioni agricole con precisione, come la semina, la raccolta e il diserbo.
- Gestione delle infestanti: Sistemi di visione artificiale identificano e rimuovono le infestanti senza l’uso di diserbanti, promuovendo un’agricoltura più sostenibile.
- Tracciabilità alimentare: La tecnologia blockchain, integrata con l’IA, garantisce la tracciabilità dei prodotti alimentari, dalla produzione alla distribuzione, aumentando la fiducia dei consumatori.
Nonostante le enormi potenzialità, l’adozione di IA e robotica in agricoltura presenta ancora diverse sfide:
- Accessibilità e usabilità: L’IA e la robotica devono essere strumenti accessibili e adattabili per una diffusione capillare.
- Proprietà dei dati e interoperabilità: Gli agricoltori devono avere la facoltà di gestire i propri dati, sfruttando sistemi 5G e protocolli aperti che ne agevolino l’impiego su svariate piattaforme.
- Superare il digital divide: È necessario un maggiore impegno nell’istruzione e nel trasferimento tecnologico, includendo consulenti e figure di formazione.
- Equilibrio tra agroecologia e tecnologia: Le innovazioni devono essere in armonia con l’ambiente naturale e non imporre modifiche al paesaggio per adattarlo alle macchine.
Tra le soluzioni presentate al seminario di Utrecht, alcune si trovano in fase sperimentale, mentre altre sono già commercializzate, come i prototipi Agromoby e Squat per l’esame del terreno e i farmbot di Ekobot ed Ecorobotix, ideati per controllare le erbacce senza ricorrere a erbicidi.
L’implementazione di IA e robotica in agricoltura deve essere orchestrata da figure professionali quali agronomi e tecnici, in sinergia con agricoltori e lavoratori del settore.
La tecnologia fornisce occasioni formidabili per contenere le emissioni, salvaguardare la biodiversità e assicurare la sicurezza alimentare, ma richiede un supporto appropriato per le aziende, in modo particolare considerando la decrescita del numero di aziende agricole e la mancanza di personale specializzato.
Eit Digital identifica tre pilastri che sosterranno lo sviluppo dell’IA e della robotica:
- Modelli digitali per il monitoraggio e l’ottimizzazione in tempo reale delle colture.
- Robot autonomi dotati di sensori e IA per eseguire operazioni agricole con precisione.
- IA e visione artificiale per analizzare e rispondere agli stimoli ambientali in tempo reale.
Queste tecnologie potranno anche supportare lo studio della biodiversit e degli agroecosistemi oltre al monitoraggio di malattie e parassiti.
Tuttavia fondamentale garantire un uso etico dell ia e della robotica collaborativa mantenendo il controllo umano su dati e processi.
Eit Digital identifica tre pilastri che sosterranno lo sviluppo dell’IA e della robotica:
- Modelli digitali per il monitoraggio e l’ottimizzazione in tempo reale delle colture.
- Macchine agricole indipendenti, equipaggiate con sensori e intelligenza artificiale, al fine di svolgere con accuratezza le operazioni colturali.
- Sistemi di IA e riconoscimento visivo atti ad elaborare e reagire agli input provenienti dall’ambiente circostante in tempo reale.
Questi strumenti potranno altresì agevolare la ricerca sulla diversità biologica e sugli ecosistemi agricoli, unitamente alla sorveglianza di patologie e agenti infestanti.
È nondimeno imperativo assicurare un impiego responsabile dell’IA e della robotica cooperativa, salvaguardando la supervisione umana su dati e dinamiche.

Agricoltura rigenerativa e il ruolo dell’IA
L’Agri Data Green Summit 2024 ha posto l’accento sul ruolo dell’IA nell’agricoltura rigenerativa, un approccio che mira a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e migliorare la resilienza degli ecosistemi agricoli. L’IA può contribuire a questo obiettivo in diversi modi:
- Analisi del suolo: L’IA analizza dati provenienti da sensori e immagini satellitari per valutare la salute del suolo, identificando aree degradate e suggerendo pratiche di gestione appropriate.
- Gestione della biodiversità: L’IA monitora la biodiversità negli agroecosistemi, identificando specie a rischio e suggerendo misure per la loro conservazione.
- Ottimizzazione delle pratiche agricole: L’IA analizza dati sulle pratiche agricole, come la rotazione delle colture e l’uso di cover crops, per identificare quelle più efficaci nel migliorare la salute del suolo e la biodiversità.
Antonio Germano Spagnolo, Advisor e Former CEO di Danone, Plasmon, Leaf e IFFCO Italia, ha sottolineato come l’IA possa contribuire a trovare risposte sostenibili alla domanda di cibo che arriva da una popolazione in continua crescita, in un contesto ambientale sempre più difficile a causa del cambiamento climatico, della desertificazione e dei fenomeni climatici estremi.
In aggiunta, l’IA può supportare le aziende agroindustriali e il settore della distribuzione nell’interpretazione e nell’orientamento delle esigenze e delle abitudini dei consumatori.
È comunque essenziale che l’agricoltura rigenerativa diventi una priorità, anche se permangono dubbi sui risultati estensibili su vasta scala.
Il tempo stringe, e non devono esserci perplessità nel considerare la prosperità del settore agricolo indissolubilmente connessa alla preservazione dell’ambiente.
Verso un futuro agricolo sostenibile e resiliente
L’integrazione di IA e robotica in agricoltura rappresenta un’opportunità unica per affrontare le sfide globali e costruire un futuro agricolo più sostenibile e resiliente. Tuttavia, è fondamentale che questa trasformazione avvenga in modo responsabile e consapevole, tenendo conto delle esigenze degli agricoltori, dell’ambiente e dei consumatori.
È necessario investire in formazione, infrastrutture e ricerca per garantire che tutti gli attori del settore agricolo possano beneficiare delle potenzialità dell’IA e della robotica. Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra ricercatori, agricoltori, imprese e istituzioni per sviluppare soluzioni innovative e adattate alle diverse realtà territoriali.
Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare sarà possibile sfruttare appieno il potenziale dell’IA e della robotica per costruire un futuro agricolo più prospero, sostenibile e resiliente.
Riflessioni conclusive: Coltivare il futuro con saggezza
Amici lettori, immergiamoci un istante nel cuore pulsante della terra, là dove il seme incontra la speranza. L’articolo che abbiamo esplorato ci svela un orizzonte agricolo trasformato dall’intelligenza artificiale e dalla robotica, un connubio che promette raccolti abbondanti e rispetto per il nostro pianeta. Ma cosa significa tutto questo per noi, custodi di questa terra?
Una nozione base di agricoltura ci insegna che la rotazione delle colture è fondamentale per mantenere la fertilità del suolo. Alternare diverse colture previene l’esaurimento dei nutrienti e riduce il rischio di malattie. Allo stesso modo, l’IA e la robotica rappresentano una “rotazione” tecnologica, un’innovazione che può rivitalizzare le nostre pratiche agricole.
Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura avanzata ci parla di agricoltura rigenerativa, un approccio che va oltre la semplice sostenibilità, mirando a ripristinare la salute del suolo e degli ecosistemi. L’IA, in questo contesto, diventa uno strumento prezioso per monitorare e ottimizzare le pratiche rigenerative, come la gestione del carbonio nel suolo e la promozione della biodiversità.
Ora, chiudete gli occhi per un momento e immaginate un campo rigoglioso, dove robot autonomi lavorano in armonia con la natura, guidati dall’intelligenza artificiale. Un campo dove ogni goccia d’acqua è utilizzata con saggezza, ogni nutriente è dosato con precisione, e ogni pianta cresce sana e forte. Questo è il futuro che possiamo costruire, un futuro dove l’agricoltura non è solo una fonte di cibo, ma anche un motore di rigenerazione ambientale e sociale.
Ma attenzione, amici. La tecnologia è solo uno strumento. La vera sfida è quella di utilizzarla con saggezza, con un occhio attento all’etica e alla giustizia. Dobbiamo garantire che l’IA e la robotica siano accessibili a tutti gli agricoltori, che non creino nuove disuguaglianze, e che rispettino i valori della nostra tradizione agricola. Solo così potremo coltivare un futuro veramente sostenibile e prospero per tutti.