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Agri risk management: come proteggere il tuo raccolto nel 2025

Scopri le strategie innovative presentate al Festival Agri Risk Management 2025 per affrontare i cambiamenti climatici e garantire la sostenibilità del settore agricolo.
  • Nel 2024, le calamità naturali costeranno 320 miliardi di dollari.
  • Polizza smart semplificata: protezione basata sull'indice dei costi.
  • La riforma europea 2028-2034 userà polizze parametriche e analisi dei rischi.

L’Agricoltura del Futuro: Gestione del Rischio, Innovazione e Tecnologia al Centro del Dibattito

L’Agricoltura di Domani: Al centro della discussione si trovano la Gestione dei Rischi, l’Innovazione e la Tecnologia

Nel contesto attuale dell’agricoltura moderna emerge una serie crescente di complessità legate ai cambiamenti climatici e alla reiterata incidenza degli eventi disastrosi. All’interno di tale quadro preoccupante si delineano nuovi paradigmi: al centro della discussione vi è pertanto la necessaria gestione del rischio, considerata essenziale nel perseguimento della sostenibilità e della resilienza. Il Festival Agri Risk Management 2025 ha avuto luogo a Madonna di Campiglio (TN) ed ha riunito esperti del settore insieme ad imprese innovative e figure istituzionali pertinenti; il suo fine primario era quello di individuare percorsi strategici efficaci contro questi problemi emergenti.

Il simposio ha messo in rilievo come sia fondamentale unire gli approcci passivi nella gestione dei rischi – quali contratti assicurativi o fondi mutualistici tra cui il Fondo AgriCat – all’applicazione attiva delle misure preventive da parte delle aziende agricole stesse. È attraverso una strategia sinergica volta a collegare tali modalità operative che diviene possibile affrontare i problemi derivanti dalla crisi climatica globale: problematiche manifestantesi sotto forma di uragani devastanti, tempeste intense, inondazioni improvvise, siccità protratte e ondate anomale. Il 2024 ha visto, su scala globale, le calamità naturali comportare costi economici devastanti ammontanti a 320 miliardi di dollari. Questo numero drammatico evidenzia con chiarezza la necessità pressante di intraprendere azioni decisive.

Dati, Tecnologia e Innovazione: Pilastri della Gestione del Rischio

La tecnologia e i dati giocano un ruolo fondamentale nella gestione del rischio in agricoltura. La conoscenza approfondita del territorio, delle colture e delle condizioni climatiche consente alle aziende agricole di pianificare strategie di adattamento e mitigazione del rischio più efficaci. Andrea Berti, direttore generale di Asnacodi, ha sottolineato come i dati permettano di “leggere la vocazionalità territoriale e pianificare l’evoluzione dell’impresa”. In questo contesto, il trasferimento del rischio a terzi, come le compagnie assicurative, deve essere considerato come una soluzione residuale, da adottare solo dopo che l’azienda agricola ha implementato tutte le possibili misure di difesa attiva.

Le nuove forme assicurative si concentrano sulla produzione effettiva dei raccolti, non più sulla mera valutazione dei danni su un campione rappresentativo. Grazie agli strumenti digitali, è possibile quantificare con maggiore precisione i danni causati da avversità atmosferiche come siccità, eccesso di pioggia e gelo, superando le difficoltà legate alla quantificazione di danni non immediatamente visibili.

Il Ruolo della Politica Agricola Comune (PAC) e del Fondo AgriCat

La Politica Agricola Comune (PAC), assieme al Fondo AgriCat, si configura come strumento essenziale nell’ambito della sostenibilità della gestione del rischio agricolo. Gli ingenti finanziamenti che affluiscono verso questo comparto necessitano di essere allocati con attenzione strategica, combinando le misure fiscali con un rigoroso approccio agronomico volto alla difesa proattiva. In tale contesto specifico emerge l’importanza del Fondo AgriCat nel fornire indennizzi contro le avversità catastrofiche quali gelo, brina o eventi atmosferici estremi come alluvioni e siccità.

Un elemento innovativo delineato nel Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura 2025 (PGRA 2025) è rappresentato dall’introduzione della polizza smart semplificata. Questa nuova misura intende incentivare la partecipazione delle aziende agricole all’interno dell’ecosistema assicurativo attraverso modalità più accessibili. A carattere sperimentale, riguardante determinate coltivazioni vegetali, essa offre protezione su base percentuale rispetto all’indice dei costi produttivi piuttosto che sul prezzo commerciale finale della merce. La sinergia tra questa polizza e il fondo offre quindi una rete protettiva efficace a fronte dei danni quantitativi subiti dagli operatori agricoli.

Verso un’Agricoltura Resiliente: Strategie Integrate e Visione a Lungo Termine

Non si può relegare la gestione del rischio in agricoltura a un mero processo autonomo; piuttosto essa deve far parte integrante di un piano strategico vasto che abbracci ogni elemento dell’azienda agricola. Da un lato troviamo la differenza tra difesa passiva e attiva: le prime includono le polizze assicurative, garantendo coperture per periodi brevi o medi; dall’altro lato ci sono iniziative attive orientate all’innovazione – come il variare delle coltivazioni o scegliere portainnesti con resistenza migliorata – mirate a potenziare la capacità degli agricoltori d’adattarsi alle sfide poste dai cambiamenti climatici sul lungo periodo.

In questo contesto si colloca la nuova riforma europea, progettata per il ciclo 2028-2034. Questa iniziativa intende evolvere verso strategie gestionali più direttamente correlate alle variabili ambientali contemporanee tramite il ricorso a polizze parametriche oltre alla considerazione approfondita dei rischi interrelati. Tali polizze propongono meccanismi automatizzati per avviare i processi indennitari al manifestarsi specifico delle circostanze atmosferiche previste dagli algoritmi fondati sui dati meteo disponibili; ne deriva quindi una forma complessiva di tutela assicurativa alimentata da rigorosi studi sui potenziali rischi associati.

Un Futuro Prospettico: Coltivare la Resilienza e l’Innovazione nel Settore Agricolo

Il Festival Agri Risk Management 2025 ha saputo illuminare l’importanza della gestione del rischio nel campo dell’agricoltura come una tematica cardine non solo per il futuro economico ma anche per garantire una sicurezza alimentare a livello mondiale. In tale contesto si rivela imprescindibile l’adozione dell’innovazione, insieme a tecnologie all’avanguardia e a una cooperazione profonda tra i vari attori coinvolti nel settore agricolo; solo così si potrà edificare un sistema agricolo che manifesti resilienza davanti alle crescenti sfide dovute al cambiamento climatico oltre ad assicurare pratiche produttive sostenibili.

È opportuno evidenziare come l’agricoltura sia legata indissolubilmente alla dimensione del rischio. Un aspetto fondamentale — spesso trascurato — è rappresentato dalla pratica della rotazione delle colture, che appare semplice ma offre soluzioni sostanziali nella riduzione dei rischi collegati all’esaurimento dei terreni stessi e alla proliferazione di infezioni o infestazioni. Implementando alternanze colturali diversificate che rispondano a necessità nutrizionali distinte si contribuisce non solo a preservare la fertilità dei suoli ma anche ad ostacolare i cicli biologici degli organismi dannosi.

In questo scenario evoluto emerge prepotentemente l’utilizzo dell’agricoltura di precisione, quale strategia innovativa per perfezionare ulteriormente le modalità operative nella gestione dei rischi agrari. La presente metodologia adotta avanzate innovazioni tecnologiche, incluse le modalità d’impiego dei sensori insieme a droni e sofisticati sistemi di geolocalizzazione; tali strumenti sono fondamentali nel monitoraggio in tempo reale delle condizioni sia del suolo che delle piante. Attraverso questa strategia si rende possibile un intervento preciso ed efficace che permette l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse idriche oltre che dei fertilizzanti, con la conseguente minimizzazione dell’impatto sull’ambiente circostante.
È quindi utile riflettere sulla sinergia tra pratiche agricole tradizionali e innovazioni moderne: essa potrebbe effettivamente costituire il fulcro per raggiungere un’agricoltura capace di maggiore resilienza, nonché sostenibilità. La prospettiva futura per questo settore agrario è indissolubilmente legata alla nostra attitudine a far fronte alle trasformazioni necessarie ed ad adottare soluzioni rivoluzionarie senza trascurare il forte legame culturale che abbiamo con il nostro territorio agricolo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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