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- Cecilia Carbone ha lasciato la sua carriera in finanza per dedicarsi all'agricoltura biodinamica in Sicilia.
- Serra Ferdinandea coltiva su un terreno vergine da 400 anni, promuovendo biodiversità e rigenerazione.
- L'azienda produce grano, ceci, uva e miele con un approccio biologico.
Cecilia Carbone, una giovane donna di 30 anni, ha intrapreso un viaggio straordinario che l’ha portata dalle metropoli globali ai campi rigogliosi della Sicilia. Nata a Genova e cresciuta a Hong Kong, Cecilia ha studiato Economia e Finanza a Milano, lavorando successivamente a Londra e New York. Tuttavia, un viaggio in California ha segnato un punto di svolta nella sua vita, risvegliando in lei un profondo desiderio di riconnettersi con la natura. Questo desiderio l’ha condotta, cinque anni fa, a Serra Ferdinandea, un’azienda agricola biodinamica situata nel territorio di Menfi, in Sicilia, di cui oggi è responsabile.
La sua storia è un esempio emblematico di come un cambiamento di carriera possa rappresentare non una rinuncia, ma un’opportunità di crescita e realizzazione personale. Dopo aver lasciato il mondo della finanza, Cecilia ha deciso di iscriversi all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dove ha ampliato i suoi orizzonti e incontrato Alessio Planeta, che l’ha invitata a esplorare le possibilità offerte dalla terra siciliana. Era il 2018 quando ha trascorso tre giorni in campagna, un’esperienza che ha consolidato la sua decisione di dedicarsi all’agricoltura.
Serra Ferdinandea: Un Progetto Agricolo di Rigenerazione
Serra Ferdinandea è un progetto agricolo nato cinque anni fa, fondato sulla biodiversità e sulla rigenerazione del territorio. Situata su un terreno vergine da 400 anni, l’azienda si distingue per la sua conformazione complessa e la sua eccezionale biodiversità. Cecilia e il suo team hanno scelto di coltivare grano, ceci, uva e fichi, oltre a produrre miele grazie alle api sicule nere. L’obiettivo è elevare il concetto di sussistenza a quello di rigenerazione, rispettando e migliorando il carattere del territorio.
L’approccio di Serra Ferdinandea è radicato nell’agricoltura biologica, un metodo che in Sicilia trova terreno fertile grazie alle condizioni climatiche favorevoli. Cecilia sottolinea che, rispettando la natura e mantenendo coerenza nelle pratiche agricole, è possibile coltivare in maniera biologica senza difficoltà. La Sicilia, infatti, restituisce sempre ciò che le viene dato.
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La Biodinamica: Un’Antica Saggezza Rinnovata
L’agricoltura biodinamica, spesso fraintesa e sminuita, è al cuore del progetto di Cecilia. Questo approccio, teorizzato da Rudolf Steiner nel 1924, si basa sulla correlazione tra i movimenti planetari e il suolo, riconoscendo l’influenza del magnetismo sulla crescita delle piante. Nonostante il linguaggio della biodinamica possa sembrare arcaico, il suo valore risiede nella capacità di leggere la natura e di rispondere empaticamente alle sue esigenze.
Serra Ferdinandea è il frutto della collaborazione tra due famiglie, una siciliana e una francese, che hanno unito le loro forze per creare un progetto agricolo innovativo. Il nome dell’azienda è un omaggio all’isola Ferdinandea, emersa nel 1831 e scomparsa poco dopo, simbolo delle aspirazioni di questo progetto imprenditoriale che mira a rinnovare il legame plurisecolare tra Sicilia e Francia, anche nel settore vitivinicolo.
Un Futuro Sostenibile: La Visione di Cecilia
Dopo cinque anni di attività, Serra Ferdinandea non è solo un luogo di produzione, ma anche un centro di ispirazione e sperimentazione. Cecilia e il suo team continuano a studiare e testare nuove pratiche agricole, dimostrando che il loro sistema funziona anche a livello economico. La loro visione è quella di un’agricoltura che non solo rispetta, ma migliora il territorio, creando un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Nel contesto dell’agricoltura, è fondamentale comprendere il concetto di rotazione delle colture, una pratica che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. Questo approccio, sebbene antico, è ancora oggi rilevante e applicabile, specialmente in un contesto biodinamico come quello di Serra Ferdinandea.
Un’altra nozione avanzata è l’uso di preparati biodinamici, che consistono in sostanze naturali utilizzate per arricchire il suolo e stimolare la crescita delle piante. Questi preparati, applicati in momenti specifici del calendario lunare, rappresentano un esempio di come la biodinamica unisca tradizione e innovazione per promuovere un’agricoltura sostenibile.
Riflettendo su queste pratiche, possiamo chiederci: come possiamo integrare le antiche saggezze con le moderne tecnologie per creare un’agricoltura che sia non solo produttiva, ma anche rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali? La storia di Cecilia Carbone ci invita a esplorare nuove vie, unendo passato e presente in un’armonia che guarda al futuro.
- Informazioni sui corsi di laurea e master dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
- Sito ufficiale dell'azienda Planeta, fondata da Alessio Planeta, coinvolta nel progetto agricolo Serra Ferdinandea
- Sito ufficiale di Rudolf Steiner, fondatore dell'agricoltura biodinamica, per approfondire la sua filosofia e il suo approccio all'agricoltura