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- Legge n. 36/2024: Riduzione del 60% sulle imposte di registro, ipotecaria e catastale per acquisti non superiori a 200.000 euro.
- Accesso al credito: Tempi di risposta fino a 18 mesi creano difficoltà per le nuove imprese agricole.
- Demografia agricola in Toscana: Solo il 4% delle aziende agricole guidato da under 35, in calo rispetto a dieci anni fa.
La campagna rappresenta una sfida affascinante ma complessa per i giovani che desiderano intraprendere una carriera nel settore agricolo. Il fascino della vita immersa nella natura, con ritmi lenti e lontano dai problemi di inquinamento e traffico delle città, attira molti giovani. Tuttavia, questa attrazione è spesso frenata da numerosi ostacoli economici, fiscali e burocratici. Alessandro Ferrante, presidente di Cia Agricoltura, sottolinea che la passione per la vita all’aperto deve essere abbinata a una giusta programmazione per avere successo.
La nuova frontiera dell’agricoltura offre possibilità di tornare a lavorare in campagna, ma la strada è in salita per chi vuole aprire oggi un’attività legata all’agricoltura o all’allevamento. Le difficoltà includono la ricerca di terreni coltivabili o adatti al pascolo e una redditività minima. Ad esempio, per un oliveto sono necessari sei ettari, e poche aziende produttrici di olio riescono a superare i problemi legati agli insetti e alla produzione.
Un altro ostacolo significativo è l’accesso al credito. Meno istituti bancari sono pronti a sostenere progetti agricoli senza adeguate coperture e garanzie. A livello burocratico, la situazione è altrettanto complicata. Anni fa, in Regione Liguria, gli addetti al disbrigo delle pratiche agricole erano più del doppio rispetto a oggi, e le risposte arrivavano in tempi rapidi. Attualmente, ottenere risposte può richiedere fino a 18 mesi, tempi non consoni alle esigenze delle imprese agricole.
Le agevolazioni per l’imprenditoria agricola giovanile
Una novità importante per favorire l’ingresso dei giovani nel settore agricolo è la Legge n. 36 del 15 marzo 2024, entrata in vigore il 10 aprile 2024. Questa legge è volta alla promozione e al sostegno dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e al rilancio del sistema produttivo agricolo mediante interventi per favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani, nonché il ricambio generazionale.
La nuova disposizione normativa si rivolge a imprenditori singoli tra i 18 e i 41 anni non compiuti, società di persone e società cooperative con almeno metà dei soci costituita da imprenditori agricoli che rispettano il requisito di età. Anche le società di capitali devono avere almeno metà del capitale sottoscritto da imprenditori agricoli che rispettano il requisito di età. Inoltre, nel caso di società di capitali, il requisito dell’età deve essere rispettato da almeno metà dei componenti dell’organo amministrativo.
La Legge n. 36/2024, composta da 13 articoli, contiene misure per incentivare l’ingresso e la permanenza dei giovani nel settore agricolo. Tra le principali agevolazioni, la legge prevede una riduzione del 60% sulle imposte di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto o la permuta di terreni agricoli e pertinenze, per acquisti non superiori ai 200.000 euro. Inoltre, è prevista una riduzione dell’onorario notarile.
Per fruire dell’agevolazione tributaria, è richiesto il requisito di una regolare posizione previdenziale e assistenziale, nonché la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale. La legge prevede anche un fondo di 15 milioni di euro annui a partire dal 2024 per finanziare l’acquisto di terreni e strutture necessarie per l’avvio dell’attività imprenditoriale agricola, l’acquisto di beni strumentali, e l’introduzione di innovazioni relative al prodotto e alle pratiche di coltivazione.
La situazione in Toscana: mancanza di giovani agricoltori
In Toscana, la situazione è particolarmente critica per i giovani agricoltori. La terra, strumento fondamentale di lavoro, non è facilmente disponibile a costi accessibili, e questo ha portato a un calo della presenza di giovani in agricoltura, un calo superiore rispetto al resto dell’agricoltura toscana. Valentino Berni, presidente di Cia Toscana, ha sottolineato la necessità di invertire questo trend con un migliore accesso al credito e strumenti adeguati.
Il quadro non è roseo per i giovani alla conduzione delle aziende agricole in Toscana. I principali problemi sono l’accesso al credito e l’accesso alla terra. È necessario trovare strumenti concreti e funzionali per investire nell’attività agricola. Innovazione, investimenti e ricerca sono fondamentali per crescere e migliorare la sostenibilità economica e ambientale delle aziende.
Quindici anni fa, l’età media degli agricoltori in Italia era molto alta, con oltre il 40% degli agricoltori over 65 anni. Secondo il censimento del 2020, in Toscana, il 55% degli agricoltori ha un titolo di studio elementare o medie, il 30% ha un diploma superiore, e solo il 15% ha una laurea, con meno del 10% specializzato in agraria. Tuttavia, i valori cambiano per gli under 40: il 20% ha un titolo di studio elementare o medie, il 55% ha un diploma superiore, e il 25% ha una laurea, con oltre il 20% specializzato in agraria.
Solo il 4% delle aziende agricole è guidato da under 35, un dato in flessione rispetto a dieci anni fa. Questa flessione è dovuta principalmente alla chiusura di aziende nate e non sopravvissute, e all’interruzione nell’ingresso di nuovi giovani, oltre alla perdita dovuta all’invecchiamento dei giovani di dieci anni fa. Tra il 2010 e il 2020, in Toscana si è registrato un calo del 28% delle aziende agricole e del 15% della superficie agricola utilizzata (SAU).
Bullet Executive Summary
In conclusione, la sfida per i giovani agricoltori è complessa e richiede un approccio multifattoriale. La passione per la vita all’aperto e il contatto con la natura devono essere supportati da una solida programmazione e da un accesso facilitato a risorse economiche e terreni. Le nuove normative, come la Legge n. 36/2024, rappresentano un passo avanti significativo, ma è necessario un impegno costante per migliorare l’accesso al credito e alla terra, soprattutto in regioni come la Toscana.
Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica agricola consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre l’incidenza di parassiti e malattie. La rotazione delle colture può essere particolarmente utile per i giovani agricoltori che cercano di massimizzare la produttività dei loro terreni.
Una nozione avanzata di agricoltura applicabile al tema dell’articolo è l’uso delle tecnologie di precisione. Queste tecnologie, come i droni e i sensori di umidità del suolo, permettono agli agricoltori di monitorare e gestire le loro colture con una precisione senza precedenti, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la sostenibilità delle pratiche agricole. Investire in tecnologie di precisione può rappresentare una soluzione innovativa per superare alcune delle sfide affrontate dai giovani agricoltori.
Incoraggiamo i lettori a riflettere su come queste pratiche e tecnologie possano essere integrate nelle loro attività quotidiane per migliorare la sostenibilità e la redditività delle loro aziende agricole.