E-Mail: [email protected]
- La 22esima edizione di Cibus ha attratto l'attenzione di 3mila brand e presentato oltre mille novità prodotto, evidenziando l'importanza strategica dell'agroalimentare.
- L'investimento di quasi 43 milioni di euro nel 2023 da parte dell'Agenzia ICE per supportare l'export agroalimentare italiano sottolinea l'impegno verso la competitività internazionale.
- Il valore dell'export del Made in Italy nel 2023 ha raggiunto i 53 miliardi, con una crescita del 57,3% nel decennio 2013-2023, dimostrando l'efficacia delle strategie adottate.
La 22esima edizione di Cibus, tenutasi presso l’Ente Fiere di Parma, ha segnato un momento di grande rilevanza per il settore agroalimentare, attirando l’attenzione di 3mila brand e presentando oltre mille novità prodotto. Con circa 3mila top buyer provenienti da tutto il mondo e la presenza di due Ministri, del Made in Italy delle Imprese Adolfo Urso e dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, l’evento ha dimostrato l’importanza strategica ed economica dell’agro-alimentare. La manifestazione, che alterna la sua sede con le Fiere di Milano per TuttoFood, ha visto la partecipazione di 17 aziende associate al Consorzio Piacenza Alimentare, tra cui notevoli esempi di eccellenza come Steriltom S.R.L, leader europeo della polpa di pomodoro con un fatturato nel 2023 che ha superato i 200 milioni di euro.
La sostenibilità e l’innovazione al centro di Cibus 2024
L’evento “Strumenti moderni per una filiera agroalimentare sostenibile”, organizzato da Giovani di Confagricoltura-ANGA e Gruppo Giovani Imprenditori di Federalimentare durante Cibus 2024, ha messo in luce l’impegno verso la sostenibilità e l’innovazione. Con la partecipazione di figure chiave come Daniele Rossi, Vice Presidente Ricerca & Innovazione di Food Drink Europe Copa Cogeca, e il Prof. Angelo Riccaboni, è stato presentato l’innovativo standard di certificazione Valoritalia Santa Chiara Next per le imprese agroalimentari, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. L’Agenzia ICE ha evidenziato l’investimento di quasi 43 milioni di euro nel 2023 per supportare l’export agroalimentare italiano, sottolineando l’importanza di rafforzare le filiere per migliorare la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali.
Il Made in Italy come ambasciatore dell’italianità nel mondo
Secondo una ricerca Federalimentare-Censis, il 94% degli italiani considera il Made in Italy uno dei principali ambasciatori dell’italianità, con un valore dell’export che nel 2023 ha raggiunto i 53 miliardi. L’industria alimentare italiana, al primo posto tra i settori manifatturieri per valore di fatturato e al secondo per numero di imprese e addetti, rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia del Paese. La crescita impetuosa dell’export alimentare, con un incremento del 57,3% nel decennio 2013-2023, testimonia l’efficienza, la qualità e la sostenibilità dell’agroalimentare italiano. La tutela e il potenziamento delle industrie italiane, come quella alimentare, sono considerati essenziali per il 93% degli italiani, che vedono nell’Unione Europea un alleato per diventare più competitivi rispetto ai Paesi non UE.
Bullet Executive Summary
L’edizione record di Cibus e l’evento “Strumenti moderni per una filiera agroalimentare sostenibile” hanno evidenziato l’importanza strategica dell’agroalimentare italiano nel panorama internazionale. Con un focus sulla sostenibilità, l’innovazione e la promozione del Made in Italy, questi eventi hanno dimostrato come il settore agroalimentare possa essere un motore di sviluppo economico e sociale, nonché un ambasciatore dell’italianità nel mondo. La crescita dell’export agroalimentare italiano, che ha superato i 64 miliardi di dollari nel 2023, posizionando l’Italia al quarto posto in Europa, sottolinea l’efficacia delle strategie adottate dalle aziende del territorio piacentino e di tutta la nazione.
Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della biodiversità e della sostenibilità nelle pratiche agricole, che non solo contribuiscono alla salute del pianeta ma anche alla qualità e alla distintività dei prodotti agroalimentari italiani. Un’ulteriore nozione di agricoltura avanzata applicabile al tema è l’adozione di tecnologie innovative e di pratiche agricole sostenibili per ottimizzare la produzione e ridurre l’impatto ambientale, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e la competitività sui mercati internazionali. Queste riflessioni evidenziano come l’agricoltura moderna possa essere un equilibrio tra tradizione e innovazione, sostenendo la crescita economica e la sostenibilità ambientale.