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- La legge regionale impone l'uso di varietà locali tra il 10-20%.
- Il Festival Agri Risk Management ha visto oltre 250 partecipanti.
- Sperimentazioni dal 1995 dimostrano produttività senza input chimici.
Agroecologia e Resilienza: Un Nuovo Paradigma per l’Agricoltura del Futuro
Il convegno “Resilienza degli agroecosistemi: metodi di adattamento e mitigazione”, tenutosi il 17 aprile 2025 ad Acireale, ha rappresentato un momento cruciale per delineare le strategie future dell’agricoltura. L’evento, parte del mese dedicato ad Ambiente & Biodiversità, ha visto esperti del settore agricolo e forestale confrontarsi sulla necessità di rafforzare la capacità di adattamento degli agroecosistemi ai cambiamenti ambientali. Il filo conduttore degli interventi è stato chiaro: una transizione verso un’agricoltura sostenibile e resiliente, attraverso l’adozione di un approccio agroecologico. Questo modello si propone come risposta concreta alle sfide poste dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità e dalle crisi ambientali ed economiche che affliggono il settore. La biologa F. Messina ha sottolineato come l’agroecologia non sia più un’alternativa, ma una necessità impellente per preservare la biodiversità e affrontare le criticità ambientali. L’agroecosistema deve essere concepito come parte integrante dell’ecosistema ambientale, dove aree incolte, siepi e margini agricoli ospitano insetti utili, impollinatori e predatori naturali, essenziali per l’equilibrio biologico. Un passo significativo in questa direzione è rappresentato dalla legge regionale sull’agroecologia, operativa dal decreto 273/2025. La Sicilia, già all’avanguardia in Europa nella produzione biologica, si fornisce di un mezzo tangibile per guidare le imprese agricole verso una transizione ecologica ben definita. La legge definisce prerequisiti specifici per l’accesso a finanziamenti e incentivi, inclusa l’integrazione di varietà locali (almeno il 10-20%), la dedicazione di aree a piante nettarifere o spontanee, l’impiego di fonti idriche gestite in modo sostenibile, l’allevamento di api con razze autoctone e l’uso di energie rinnovabili. La trasformazione degli scarti agricoli attraverso il compostaggio costituisce un altro elemento fondamentale. L’agronomo Giancarlo Roccuzzo ha illustrato sperimentazioni avviate fin dal 1995, evidenziando come sia possibile mantenere produttività e qualità anche senza input chimici, attraverso il riciclo della materia organica tramite compost aziendale. Salvatore Mangiafico, agronomo con formazione forestale e ambientale, ha provocatoriamente affermato: “Non esistono malerbe!”. Ogni specie ha una funzione e partecipa a equilibri ecologici fondamentali. L’agricoltura ecosistemica, che si inserisce armonicamente nell’ambiente, arricchisce il suolo nel tempo, a differenza dell’agricoltura intensiva che spesso riduce la biodiversità.

Cambiamenti Climatici e Agricoltura: Strategie di Adattamento e Mitigazione
I cambiamenti climatici, causati principalmente da attività umane, rappresentano una minaccia significativa per l’industria agricola. L’aumento delle temperature globali, le alterazioni dei modelli meteorologici e gli eventi estremi come siccità e inondazioni sconvolgono gli ecosistemi e mettono a rischio la sicurezza alimentare globale. L’agricoltura, pur contribuendo per una porzione considerevole delle emissioni globali di CO2, possiede la capacità di evolvere in una chiave di volta per contrastare la crisi. La FAO evidenzia l’occasione per il settore agroalimentare di condurre la trasformazione verso sistemi agricoli più duraturi e adattabili. Malgrado ciò, i finanziamenti restano un nodo critico, con una frazione limitata degli investimenti per lo sviluppo legati al clima indirizzata all’agroalimentare. Il depauperamento del terreno, l’utilizzo efficace dell’acqua e il mutamento climatico sono strettamente connessi. Le calamità atmosferiche estreme incrementano la degradazione dei terreni, che perdono sostanza, tessitura e l’attitudine a trattenere l’acqua, disperdendo il carbonio accumulato e concorrendo alle emissioni di gas serra. L’agricoltura assorbe una quota preponderante dei prelievi mondiali di acqua potabile, evidenziando l’urgenza di una gestione più razionale delle risorse. L’implementazione di pratiche agronomiche sostenibili si rivela essenziale per attenuare questi effetti e incrementare la resilienza. Tattiche quali l’impiego ottimizzato dell’acqua tramite l’irrigazione a goccia, la raccolta delle precipitazioni atmosferiche e la messa in pratica della rotazione e della diversificazione colturale, migliorano la salute del suolo e l’efficienza delle risorse. Le tecniche agroforestali possono contenere l’erosione e catturare il carbonio, mentre l’applicazione di biostimolanti, concimi efficaci e il controllo biologico di parassiti e malattie potenzia la resilienza delle piante e attenua l’impatto ambientale. Anche le metodologie di protezione del terreno, come la semina diretta, e la coltivazione di specie resilienti a contesti critici come la siccità e il calore, giocano un ruolo cruciale. Rovensa Next si posiziona come leader nella biotrasformazione dell’agricoltura, offrendo biosoluzioni innovative per aiutare gli agricoltori ad affrontare le sfide attuali e future. *Le loro soluzioni, tra cui biostimolanti, biofertilizzanti, prodotti per la nutrizione delle colture, sistemi di biocontrollo e coadiuvanti, si rivelano indispensabili per un’agricoltura che punti a essere più efficiente, resiliente ed ecologicamente responsabile.
Agri Risk Management 2025: Innovazione e Gestione del Rischio per un’Agricoltura Resiliente
Il Festival Agri Risk Management 2025 ha riunito esperti, istituzioni e imprese per confrontarsi su innovazione, sostenibilità e gestione del rischio in agricoltura. L’evento si è confermato come punto di riferimento in Italia per la gestione del rischio in agricoltura e per l’innovazione sostenibile nel comparto. Durante i tre giorni del Festival, tavole rotonde, workshop, sessioni scientifiche e attività di networking hanno offerto uno spazio dinamico di confronto tra le realtà più avanzate del settore agricolo. Il concetto chiave che si è imposto è stato che il futuro dell’agricoltura richiede una strategia unitaria che integri tecnologia, rispetto ambientale, strumenti finanziari all’avanguardia e piani di gestione dei rischi. L’Experts Talk Agri Risk ha coinvolto alcuni tra i massimi esperti nazionali e internazionali, che si sono confrontati su politiche, strumenti e strategie per la gestione del rischio in agricoltura. L’ “Experts Talk Agri Risk” ha visto la partecipazione di alcune delle figure di spicco, sia italiane che internazionali, le quali hanno dibattuto su normative, strumenti e approcci per la gestione del rischio in ambito agricolo. L’Hackathon “Creare soluzioni per l’agricoltura del futuro” ha visto giovani talenti e innovatori sfidarsi nello sviluppo di tecnologie e modelli operativi innovativi, volti a migliorare la produttivit agricola, rispondere alle emergenze climatiche e promuovere pratiche sostenibili. L’iniziativa “Hackathon: plasmare le soluzioni per l’agricoltura di domani” ha spronato menti brillanti e innovatori a competere per sviluppare tecnologie e schemi operativi all’avanguardia, con l’obiettivo di accrescere la resa agricola, affrontare le crisi climatiche e favorire metodologie sostenibili. La sessione plenaria ha analizzato le opportunit e i rischi che attendono l’agricoltura nei prossimi anni, sottolineando l’importanza di adottare un approccio integrato alla gestione del rischio, non più limitato agli strumenti assicurativi tradizionali ma aperto a soluzioni finanziarie e tecnologiche innovative. I workshop tematici hanno offerto un grande valore formativo, affrontando temi cruciali per la resilienza agricola, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale, dei big data, dei digital twin e delle tecnologie predittive. L’edizione 2025 ha registrato una crescita significativa rispetto agli anni precedenti, con oltre 250 partecipanti, più di 80 speaker e il supporto di importanti realtà del mondo agricolo e assicurativo. La manifestazione si è conclusa con un’affermazione inequivocabile: il settore agricolo deve perseguire un piano di progresso integrato, combinando progresso, digitalizzazione, rispetto per l’ambiente e strumenti sofisticati per la gestione del rischio.*
Verso un Futuro Agricolo Sostenibile: Un Imperativo Etico e Ambientale
Gli eventi e le iniziative descritte delineano un percorso chiaro verso un’agricoltura più resiliente e sostenibile. La convergenza tra agroecologia, gestione del rischio e innovazione tecnologica rappresenta una strategia vincente per affrontare le sfide globali e garantire un futuro sicuro per il settore agricolo. La Sicilia, con la sua legge regionale sull’agroecologia, si pone come modello virtuoso, dimostrando che è possibile coniugare produttività e rispetto per l’ambiente. L’adozione di pratiche agricole sostenibili, la valorizzazione della biodiversità e l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi sono elementi chiave per costruire un’agricoltura capace di adattarsi ai cambiamenti climatici e di rigenerare il territorio. L’impegno collettivo tra istituzioni, esperti e produttori è fondamentale per trasformare questa visione in realtà e per costruire un futuro agricolo sostenibile per le generazioni a venire.
Amici, parliamoci chiaro. Avete mai pensato a quanto sia importante la rotazione delle colture? È una pratica agricola semplice ma potentissima, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno in cicli programmati. Questo non solo aiuta a prevenire l’esaurimento del suolo, ma riduce anche la diffusione di parassiti e malattie, migliorando la salute generale dell’agroecosistema. Un po’ come variare la nostra dieta per assicurarci tutti i nutrienti necessari!
E se volessimo fare un passo avanti? Pensiamo all’agricoltura rigenerativa, un approccio olistico che mira a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e migliorare il ciclo dell’acqua. Tecniche come la minima lavorazione del suolo, l’uso di colture di copertura e l’integrazione di bestiame possono trasformare i nostri campi in veri e propri ecosistemi autosufficienti, capaci di sequestrare carbonio e mitigare i cambiamenti climatici.
Insomma, l’agricoltura è molto più di una semplice attività produttiva: è un’arte, una scienza e una responsabilità. Sta a noi scegliere se continuare a sfruttare la terra o se iniziare a prenderci cura di lei, per un futuro più verde e prospero. Riflettiamoci!