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Agricoltura toscana in crisi, cosa sta succedendo?

Scopri come le pratiche commerciali scorrette e i dazi stanno mettendo a rischio la filiera agroalimentare toscana e cosa fa Coldiretti per proteggere i produttori.
  • Rilevate 12 violazioni nella grande distribuzione e trasformazione alimentare.
  • Dazi USA impattano il Made in Tuscany per 20 milioni di euro.
  • Il settore alimentare toscano esporta oltre 1 miliardo di euro negli USA.

In Toscana, il settore agricolo, in particolare la filiera del pomodoro, sta vivendo un periodo di forte instabilità. Coldiretti Toscana ha lanciato un allarme relativo a condotte commerciali inique perpetrate da alcune catene della grande distribuzione e da industrie di trasformazione. Queste azioni, evidenziate anche dall’Ispettorato centrale per il controllo della qualità e la repressione delle frodi, stanno compromettendo la tenuta economica delle imprese agricole e la genuinità dei prodotti offerti al pubblico.

Violazioni Accertate e Impatto sul Mercato

Alla data del 31 dicembre 2024, sono state rilevate 12 violazioni imputabili a società attive nella grande distribuzione e nel comparto della trasformazione alimentare. Tali aziende sono accusate di aver sfruttato la propria posizione dominante sul mercato, imponendo agli agricoltori condizioni economiche non sostenibili, giungendo a commercializzare prodotti agricoli a prezzi inferiori ai costi di produzione. Tale atteggiamento, oltre a danneggiare direttamente i guadagni dei produttori, rischia di inficiare la qualità delle merci e la stabilità dell’intera filiera agroalimentare toscana. Tra le irregolarità più frequenti, si segnalano i pagamenti dilazionati e l’imposizione ai fornitori di accordi contrattuali eccessivamente onerosi e ingiustificati.
La legge contro le pratiche sleali, fortemente sostenuta da Coldiretti e recepita anche in Italia, mira a tutelare gli agricoltori, garantendo loro un prezzo equo per i loro prodotti e condizioni contrattuali più trasparenti. In questo modo, si intende proteggere anche i consumatori, assicurando loro l’accesso a prodotti provenienti da filiere corrette ed etiche.

La Voce di Coldiretti Toscana

Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, ha sottolineato con forza che il prezzo pagato per i prodotti agricoli non può essere inferiore ai costi di produzione. Questo principio, valido per pomodori, latte, carne, olio e miele, è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole, messe a dura prova dall’aumento dei costi di produzione (energia, sementi, fertilizzanti) e dagli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici. La Cesani ha inoltre evidenziato che, al di sotto di una certa soglia, un contratto si trasforma in una vera e propria speculazione, e tale soglia è definita dall’Ismea, l’ente nazionale per l’agricoltura.
Secondo la Cesani, gli operatori agricoli dispongono ora della facoltà di tutelarsi dall’eccessivo potere dei distributori all’ingrosso e della grande distribuzione, sebbene molti temano ripercussioni.

Proprio per tale ragione, Coldiretti assicura la riservatezza a chiunque riporti delle irregolarità.

Dazi e Competizione Internazionale

Oltre alle problematiche legate alle pratiche commerciali scorrette, il settore agroalimentare toscano deve fare i conti con le conseguenze della politica commerciale internazionale. L’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, a partire dal 9 aprile 2025, ha già causato un impatto negativo stimato in 20 milioni di euro per il Made in Tuscany. Questi dazi, che prevedono una tariffa aggiuntiva del 20% sulle importazioni di vino, olio, formaggi, salumi e prodotti alimentari, rischiano di ripercuotersi sulle vendite, a causa dell’aumento dei prezzi per i consumatori.

Secondo le stime elaborate da Irpet, il settore alimentare e agricolo sarebbe tra i più penalizzati dalla politica protezionistica statunitense, data la sua forte esposizione verso quel mercato (oltre 1 miliardo di euro). Coldiretti Toscana sottolinea che il mercato statunitense è considerato insostituibile dalle filiere agricole regionali, in particolare dalle aziende produttrici di vino e olio, che difficilmente riuscirebbero a trovare alternative in tempi brevi.

Per attenuare i danni provocati dalle imposte doganali, Coldiretti suggerisce di rafforzare i finanziamenti per l’espansione sui mercati esteri, dare pregio ai prodotti autentici, proteggendoli dalle imitazioni, e appoggiare accordi commerciali internazionali basati sulla parità di trattamento, con lo scopo di contrastare la concorrenza disonesta.

Verso un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Toscana

La situazione descritta evidenzia la necessità di un impegno congiunto da parte di istituzioni, associazioni di categoria e imprese agricole per garantire un futuro sostenibile al settore agroalimentare toscano. La lotta contro le pratiche commerciali scorrette, la difesa del Made in Tuscany sui mercati internazionali e la promozione di un’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente e del lavoro, sono le sfide principali da affrontare.

La legge italiana che contrasta le pratiche commerciali scorrette, ratificata nel 2021, si configura come uno strumento essenziale per sanare una lacuna legislativa che concedeva un margine di manovra eccessivo nei rapporti contrattuali tra gli agricoltori e le aziende.
Coldiretti ha assunto un ruolo pionieristico, esponendo pubblicamente una multinazionale, inaugurando così l’effettiva messa in atto della normativa.

Questo intervento legislativo è solamente un tassello di un più ampio piano volto a tutelare il reddito degli agricoltori, che comprende, tra l’altro, sistemi di etichettatura trasparenti, la lotta contro le barriere doganali e la richiesta di standard uniformi negli scambi commerciali con i paesi esterni all’UE, per prevenire l’ingresso nel nostro mercato di prodotti di scarsa qualità a costi eccessivamente contenuti.

Riflessioni Finali: Un Ecosistema Agricolo Equo e Resiliente

In questo scenario complesso, è fondamentale ricordare un principio base dell’agricoltura: la rotazione delle colture. Questa pratica, apparentemente semplice, è in realtà un pilastro per la salute del suolo e la sostenibilità delle produzioni. Alternare diverse colture sullo stesso terreno aiuta a prevenire l’esaurimento dei nutrienti, a ridurre la diffusione di parassiti e malattie e a migliorare la struttura del suolo.

A livello più avanzato, l’agricoltura di precisione, con l’utilizzo di sensori, droni e software, permette di ottimizzare l’uso delle risorse (acqua, fertilizzanti, fitofarmaci) e di monitorare costantemente lo stato delle colture, intervenendo in modo mirato solo dove e quando necessario.

Questi due esempi, uno legato alla tradizione e l’altro all’innovazione, ci ricordano che l’agricoltura è un sistema complesso e delicato, che richiede attenzione, cura e rispetto. La crisi attuale, con le pratiche sleali e i dazi, ci invita a riflettere sul valore del cibo, sul lavoro degli agricoltori e sulla necessità di costruire un ecosistema agricolo più equo e resiliente, in grado di garantire un futuro sostenibile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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