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- L'assessore Zannier avverte che l'applicazione inflessibile delle misure del Green Deal potrebbe mettere a rischio la profittabilità delle imprese agricole nel Friuli Venezia Giulia e nel resto d'Italia. Si teme una diminuzione dei volumi di produzione nel settore primario.
- La riduzione dell'uso di fitofarmaci e fertilizzanti, insieme all'incremento delle superfici destinate alla biodiversità, previsti dal Green Deal, potrebbero penalizzare le imprese agricole europee rispetto a quelle di Paesi extra-UE, non soggetti agli stessi standard.
- Zannier sottolinea la necessità di garantire alle aziende l'accesso a incentivi mirati, investimenti in ricerca e innovazione, e un periodo di adattamento adeguato, per evitare un rincaro dei prezzi per i consumatori e una maggiore dipendenza dall'approvvigionamento da Paesi esterni all'UE.
L’Equilibrio tra Sostenibilità e Competitività Agricola: Una Sfida Europea
Il 15 marzo 2025, l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Stefano Zannier, ha sollevato un’importante questione durante una tavola rotonda organizzata da Confcooperative-FedagriPesca del Friuli Venezia Giulia. Al centro della discussione vi era il complesso rapporto tra tutela dell’ambiente e capacità di competere delle aziende agricole, con un’attenzione specifica alla necessità di rimodulare il Green Deal europeo. Zannier ha manifestato la sua preoccupazione per il fatto che le direttive del Green Deal, benché animate da nobili fini ambientali, potrebbero mettere a repentaglio la profittabilità delle imprese agricole, non solo nel Friuli Venezia Giulia, ma in tutto il territorio nazionale.
L’evento, svoltosi presso il Centro di ricerca dei Vivai Cooperativi di Rauscedo a San Giorgio della Richinvelda, ha visto la partecipazione di addetti ai lavori e specialisti dell’Ersa Fvg. Nel corso dell’incontro, Zannier ha posto l’accento su come l’applicazione inflessibile delle misure connesse alla transizione ecologica imponga agli agricoltori obblighi potenzialmente gravosi, nonostante gli strumenti di supporto messi a disposizione dalla Regione.
Criticità e Rischi del Green Deal: Una Visione Dettagliata
L’assessore ha citato esempi concreti, come la riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti e l’incremento delle superfici destinate alla biodiversità, sottolineando come tali misure, sebbene importanti, possano penalizzare le imprese agricole europee. Il rischio è che Paesi extra-UE, non soggetti agli stessi standard ambientali e produttivi, ne traggano vantaggio, senza che siano stati valutati adeguatamente gli impatti delle politiche europee.
Zannier ha fatto eco alle preoccupazioni del mondo della cooperazione agricola, insistendo sulla necessità di garantire alle aziende l’accesso a incentivi mirati, investimenti in ricerca e innovazione, e un periodo di adattamento adeguato. Ha inoltre ribadito l’importanza di una revisione critica del percorso metodologico seguito per la definizione dei criteri di sostenibilità. Qualora tale revisione non avvenisse, ha messo in guardia, si profilerebbe una diminuzione dei volumi di produzione nel settore primario, un rincaro dei prezzi per i consumatori e una maggiore dipendenza dall’approvvigionamento da Paesi esterni all’UE.

La Sostenibilità a 360 Gradi: Un Approccio Integrato
Zannier ha ribadito la necessità di un dialogo costante con le istituzioni europee, sottolineando che la sostenibilità deve essere intesa non solo in termini ambientali, ma anche economici e sociali. Le deliberazioni a livello comunitario devono tenere in debito conto le specifiche peculiarità dei territori in cui operano le aziende agricole, al fine di evitare che l’adesione agli obiettivi del Green Deal ostacoli la crescita e l’evoluzione del comparto. È essenziale che le determinazioni a livello comunitario siano in linea con le specifiche peculiarità delle aziende agricole dislocate nei diversi territori, al fine di evitare che il Green Deal diventi un impedimento all’espansione e al progresso dell’intero comparto.
L’assessore ha concluso sottolineando l’importanza di bilanciare gli obiettivi ambientali con la necessità di garantire la competitività delle aziende agricole, affinché il Green Deal non diventi un ostacolo insormontabile per il settore primario.
Verso un Futuro Agricolo Resiliente: Innovazione e Adattamento
La sfida delineata da Zannier pone l’accento su un tema cruciale: come conciliare le ambizioni ambientali con le esigenze economiche di un settore vitale come l’agricoltura. La transizione verso un’agricoltura più sostenibile richiede un approccio olistico, che tenga conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle imprese agricole. È fondamentale investire in ricerca e innovazione per sviluppare pratiche agricole a basso impatto ambientale, ma al contempo efficienti e produttive.
Un concetto base dell’agricoltura, strettamente legato a questo tema, è la rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, apporta numerosi benefici: migliora la fertilità del suolo, riduce la diffusione di parassiti e malattie, e contribuisce a preservare la biodiversità.
In un’ottica di agricoltura avanzata, si può parlare di agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie all’avanguardia come sensori, droni e software di analisi dei dati per ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e fitofarmaci. Questo approccio consente di ridurre gli sprechi, minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare la resa delle colture.
Riflettiamo: il futuro dell’agricoltura dipende dalla nostra capacità di trovare un equilibrio tra sostenibilità e competitività. Solo attraverso un approccio integrato, che tenga conto delle esigenze ambientali, economiche e sociali, potremo garantire un futuro prospero e sostenibile per il settore agricolo e per l’intera società.
- Comunicati stampa dell'Assessore Zannier relativi alle politiche agroalimentari regionali.
- Comunicato stampa della Regione FVG sull'incontro e le preoccupazioni espresse.
- Dettagli sull'inaugurazione del centro di ricerca menzionato nell'articolo, sede della tavola rotonda.
- Dettagli sul progetto AgriCS, menzionato nell'articolo, e finanziato dal PSR della Regione FVG.