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Puglia senz’acqua: cosa rischia davvero l’agricoltura?

La grave crisi idrica in Puglia minaccia la filiera agroalimentare, con Foggia che prevede perdite di 1,4 miliardi di euro. Scopri le soluzioni a lungo termine e le innovazioni necessarie per un futuro sostenibile.
  • La provincia di Foggia prevede una perdita di 1,4 miliardi di euro a causa dell'impossibilità di avviare la stagione irrigua, compromettendo il 30% del comprensorio consortile.
  • Nonostante la capacità di trattenere 300 milioni di metri cubi d'acqua grazie a quattro dighe, solo il 10% dei 3 miliardi di metri cubi di pioggia annuali viene invasato.
  • La progettazione della diga di Palazzo d'Ascoli prevede un investimento di 8 milioni di euro per aumentare la capacità di invaso nel Basso Tavoliere.

Allarme siccità in Puglia: un futuro incerto per l’agricoltura

La Puglia, regione da sempre legata all’agricoltura, sta affrontando una _crisi idrica_ senza precedenti, una situazione che mette in pericolo l’intera filiera agroalimentare. Malgrado le recenti precipitazioni, la scarsità di acqua persiste, accrescendo la preoccupazione per la prossima stagione estiva. La mancanza di disponibilità idrica per l’irrigazione non solo danneggia i raccolti, ma influisce anche sui costi di produzione, rendendo sempre più complessa la sopravvivenza delle aziende agricole.

Antonio Ligorio, segretario generale della Flai Cgil Puglia, ha lanciato un allarme sulla drammatica carenza di acqua che sta colpendo il territorio pugliese.

Foggia senz’acqua: un disastro economico annunciato

La situazione più critica si registra nella provincia di Foggia, dove si prevede l’impossibilità di avviare la stagione irrigua. Giuseppe De Filippo, Presidente del Consorzio per la bonifica della Capitanata, ha confermato che l’insufficienza idrica è tale da compromettere il 30% del comprensorio consortile. Le stime parlano di un impatto negativo sull’economia agricola daunia di almeno 1,4 miliardi di euro, oltre all’indotto, su un prodotto complessivo di circa 7 miliardi.

Francesco Santoro, Direttore Generale dell’ente consorziale, ha sottolineato la difficoltà di poter contare su un accordo con il Molise per il trasferimento di risorse idriche, a causa della mancanza di copertura finanziaria per le infrastrutture necessarie. Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), ha espresso il suo disappunto per la mancata attivazione di un sicuro trasferimento idrico dalle regioni vicine, in soccorso di terre storicamente considerate uno dei granai d’Italia.

Soluzioni a lungo termine: investimenti e infrastrutture

In prospettiva, si guarda alla progettazione della diga di Palazzo d’Ascoli, nel Basso Tavoliere, per la quale sono previsti 8 milioni di investimento. Tuttavia, i tempi di realizzazione sono evidentemente lunghi. Raffaele Fattibene, Direttore dell’area Ingegneria del Consorzio per la bonifica della Capitanata, ha evidenziato che, nonostante la capacità di trattenere 300 milioni di metri cubi d’acqua grazie a quattro dighe, solo il 10% dei tre miliardi di metri cubi di pioggia che cadono annualmente sul comprensorio viene invasato.

Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, ha sottolineato la necessità di efficientare l’esistente, realizzare nuove infrastrutture a partire dal Piano Invasi e completare gli schemi idrici. Serve una pi decisa volont politica per superare gli ostacoli burocratici e aumentare la resilienza dei territori evitando pesanti conseguenze economiche e sociali per il paese.

Un futuro sostenibile per l’agricoltura pugliese: tra innovazione e responsabilità

La crisi idrica in Puglia rappresenta una sfida cruciale per il futuro della regione, in particolare per i lavoratori agricoli, florovivaisti, forestali e per chiunque dipenda da un uso responsabile delle risorse naturali.

Diventa essenziale assicurare una dotazione idrica adeguata per le coltivazioni, proteggendo al contempo l’ecosistema e il patrimonio naturale per le generazioni venture.
La regione necessita di stanziamenti effettivi per le opere idrauliche, di un utilizzo oculato e durevole dell’acqua e di metodi agricoli innovativi che consentano di minimizzare l’impiego di risorse idriche.

solo cos si potr assicurare un futuro per l agricoltura e per la comunit pugliese

Amici, riflettiamo un attimo. La crisi idrica in Puglia ci ricorda quanto sia fondamentale la gestione dell’acqua in agricoltura. Una nozione base, ma spesso sottovalutata, è l’importanza dell’irrigazione a goccia. Questa tecnica, che fornisce acqua direttamente alle radici delle piante, riduce al minimo lo spreco idrico e massimizza l’efficienza.

Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura moderna ci offre strumenti ancora più avanzati, come l’uso di sensori di umidità del suolo e sistemi di irrigazione controllati da remoto. Queste tecnologie permettono di monitorare costantemente le condizioni del terreno e di fornire acqua solo quando e dove è necessario, ottimizzando ulteriormente l’uso delle risorse idriche.

Pensiamoci: un approccio integrato, che combini tecniche tradizionali con innovazioni tecnologiche, può fare la differenza per un’agricoltura più sostenibile e resiliente. E forse, può aiutarci a superare questa crisi idrica e a garantire un futuro più verde per la Puglia.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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