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- Forlì ha 661 orti sociali distribuiti su sedici zone ortive.
- Le richieste per gli orti sociali sono cresciute da 161 nel 2023 a 153 nel 2024 nonostante la riduzione degli appezzamenti.
- Gli orti sociali coinvolgono cittadini di tutte le età, promuovendo l'inclusione sociale e la sostenibilità ambientale.
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un’emergente rivoluzione verde, un fenomeno che ha trasformato lo spazio urbano di moltissime città: il sorprendente aumento degli orti sociali. Tale movimento, che vede un sempre più alto numero di cittadini coinvolti, ha trovato terreno fertile a Forlì, città che si distingue per l’adesione entusiastica delle sue comunità. Ma quali sono le motivazioni alla base di questa crescita? E in che modo questi spazi verdi stanno influenzando la città e i suoi abitanti?
Forlì, con ben 661 orti distribuiti su sedici zone ortive, ha registrato un incremento significativo nelle richieste di partecipazione. Questa crescita è attribuibile alle modifiche introdotte dall’amministrazione comunale che ha reso l’accesso più inclusivo, portando a un aumento di domande: nel 2023 erano 161 per 60 orti, mentre nel 2024, nonostante una leggera diminuzione del numero di appezzamenti disponibili, sono stati ricevuti 153 richieste per 52 orti.
L’importanza sociale e ambientale degli orti sociali
Oltre a essere luoghi di coltura, gli orti sociali sono vere e proprie fucine di relazioni umane. Offrono la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta, favorendo la socializzazione tra diverse generazioni e gruppi sociali. A Forlì, gli orti non sono più riservati esclusivamente agli anziani, ma abbracciano un’ampia fascia di età, con persone over 60 coinvolte assieme a famiglie vulnerabili o singoli cittadini.
Questo cambiamento non è solo un segnale di maggiore equità sociale ma rappresenta anche un passo avanti verso la sostenibilità ambientale dell’area urbana. Gli orti contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria, a rendere più gradevole l’estetica urbana e permettono la crescita di ortaggi freschi a chilometro zero, supportando così alimentazioni più sane e riducendo l’impatto ambientale legato ai trasporti.
il ruolo delle amministrazioni locali nella diffusione degli orti
L’amministrazione di Forlì ha giocato un ruolo cruciale nella promozione degli orti sociali. Grazie a politiche mirate e alla rimozione di alcuni vincoli, oggi è possibile per molti cittadini accedere a questi spazi verdi. Il Comune si è impegnato a destinare aree non utilizzate a progetti di orticoltura sociale, contribuendo così a trasformare zone potenzialmente destinate alla speculazione edilizia in vivaci aree comunitarie.
Secondo l’assessore alla Partecipazione, Vincenzo Bongiorno, gli orti sociali rappresentano un valore aggiunto significativo: *«Gli orti coinvolgono diverse centinaia di persone, favorendo l?attività all?aria aperta, la socializzazione tra diverse generazioni e promuovendo una buona alimentazione.»* Grazie a queste iniziative, anche le scuole del territorio hanno la possibilità di educare i ragazzi alla stagionalità e ai cicli naturali attraverso esperienze dirette nel mondo dell?agricoltura urbana.
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- ⚠️ Non sono convinto che gli orti risolvano tutti i problemi......
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testimonianze di successo: storie dagli orti di forlì
Gli orti sociali di Forlì non sono solo spazi di coltivazione ma luoghi dove prendono vita storie di successo personale e comunitario. Gli orticoltori locali, infatti, raccontano di come questi spazi abbiano influenzato positivamente la loro quotidianità, offrendo un luogo di rifugio e tranquillità lontano dai ritmi frenetici della vita urbana.
Uno dei partecipanti, un giovane coinvolto in un progetto di reinserimento lavorativo, ha dichiarato: «Qui ho trovato uno spazio dove posso rilassarmi, costruendo qualcosa di utile non solo per me ma per l’intera comunità.» Queste esperienze sottolineano l’importanza della cooperazione e della condivisione tra le generazioni, valorizzando le capacità manuali e l’esperienza degli anziani, che diventano mentori per le generazioni più giovani.
Per molti, lavorare nell’orto è anche un modo per affrontare sfide personali con un approccio costruttivo e positivo. Le persone trovano nei loro orti uno spazio dove poter sviluppare competenze pratiche e lavorare verso un obiettivo tangibile, aumentando autostima e resilienza.
una nuova prospettiva per il futuro verde delle città
Con il crescente successo degli orti sociali a Forlì, si delineano nuove prospettive per un possibile futuro verde nelle aree urbane. Questi progetti dimostrano che l’agricoltura urbana non è solo una moda passeggera, ma un movimento di trasformazione duraturo che può migliorare la qualità della vita in città.
Riflettendo sulle pratiche agriculturali, comprendiamo che *anche la rotazione delle colture sugli appezzamenti degli orti sociali può essere applicata come strategia per mantenere la fertilità del suolo e prevenire la diffusione di parassiti e malattie*. Questa tecnica, fondamentale in agricoltura, può essere facilmente adattata alle dimensioni ridotte degli orti urbani, assicurandone la sostenibilità nel tempo.
In un contesto più avanzato, l’implementazione delle tecniche di permacultura può offrire ulteriori vantaggi. Quest’approccio integra i principi di progettazione ecologica negli orti sociali, favorendo la creazione di sistemi agricoli che operano armoniosamente con la natura e la comunità urbana circostante. La permacultura fa leva sulla diversità naturale degli ecosistemi riducendo al minimo le intrusioni artificiali.
E mentre ci impegniamo a guardare oltre, verso città più verdi e sostenibili, gli orti sociali sono di certo uno degli strumenti migliori con cui possiamo immaginare. La loro crescente popolarità è una testimonianza di come il desiderio di natura possa unirsi alla necessità di inclusione sociale, portando a comunità più forti e coese. Nell’auspicio che questi progetti continuino a prosperare e a ispirare altre città, riflettiamo su quanto possiamo fare, a partire da un piccolo pezzo di terra, per contribuire a un mondo migliore.