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Agricoltura lucana in crisi: cosa puoi fare per sostenere il settore

Scopri come la gestione inadeguata dei ristori per la siccità e le condizioni climatiche avverse stanno mettendo in ginocchio l'agricoltura lucana e quali soluzioni si prospettano per il futuro.
  • Il Decreto Ministeriale limita il sostegno a 53 comuni lucani, escludendo importanti aree produttive come il Metapontino.
  • Il settore ortofrutticolo, che rappresenta il 20% dell'agroalimentare italiano, è in difficoltà a causa di costi di produzione elevati e mancanza di manodopera.
  • Gli esecutivi Cia-Agricoltori Italiani hanno presentato 5 proposte di bandi per affrontare le criticità del settore.

L’agricoltura lucana sta attraversando una fase di crisi profonda, aggravata da decisioni politiche considerate inadeguate e da condizioni climatiche avverse. La consigliera regionale Viviana Verri del Movimento 5 Stelle ha criticato aspramente la gestione dei ristori per la siccità da parte del governo nazionale e della giunta regionale. Secondo Verri, il decreto ministeriale restringe il sostegno economico esclusivamente alle coltivazioni di grano e a un numero limitato di comuni lucani, trascurando zone produttive chiave come il Metapontino, famoso per la sua produzione ortofrutticola d’eccellenza. La siccità ha gravemente danneggiato anche le prestigiose produzioni ortofrutticole, dichiara Verri, evidenziando che l’esecutivo ha scelto di non supportare questo settore, provocando una crisi ancora più acuta per molte aziende.
Le organizzazioni di settore hanno lanciato un segnale d’allarme, chiedendo con insistenza la convocazione tempestiva del Tavolo Verde per identificare soluzioni concrete. Non è più sopportabile gestire l’emergenza in questo modo e, secondo Verri, servono piani di investimento per migliorare le reti idriche, garantire l’accesso all’acqua e sostenere le aziende colpite dall’aumento dei costi e dalle crisi di mercato. Senza un orientamento preciso e azioni mirate, il futuro dell’agricoltura lucana è in serio pericolo, portando con sé il rischio per migliaia di lavoratori e la perdita di competitività della regione.

Il Decreto Ministeriale e le Sue Limitazioni

Il recente Decreto del Ministro dell’Agricoltura è stato definito insoddisfacente e penalizzante per l’agricoltura lucana. Questo provvedimento, che prevede un sostegno finanziario d’emergenza per ettaro alle aziende agricole colpite dalla siccità nel 2024, è stato criticato per la sua limitazione alle colture cerealicole e per non coprire l’intero territorio colpito da eventi climatici avversi. Solo 53 comuni lucani beneficeranno di queste provvidenze, escludendo paesi limitrofi che hanno subito danni simili. Nella ricognizione dei danni effettuata dal Dipartimento regionale all’Agricoltura è prevalsa una logica di figli e figliastri, penalizzando importanti comparti produttivi.

La classificazione dei danni per comuni è stata considerata avventata, suggerendo che sarebbe stato più sensato considerare la Basilicata un unico bacino colpito dalle avversità. Un provvedimento più equo avrebbe indennizzato ciascuna azienda agricola per i danni effettivamente subiti, indipendentemente dal tipo di coltura. La revisione del Decreto Ministeriale è auspicabile per estendere i benefici a tutte le colture agricole e all’intero territorio lucano.

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  • 🌟 È il momento di sostenere l'agricoltura lucana con forza......
  • 😡 Un'altra decisione politica che penalizza il settore agricolo......
  • 🤔 Hai mai pensato a come l'agricoltura di precisione possa......

Il Settore Ortofrutticolo e le Sfide del Mercato

Il settore ortofrutticolo lucano, strategico per l’economia regionale, affronta vecchi e nuovi problemi. Le gelate tardive di primavera hanno causato danni significativi, e la dotazione di 160 milioni prevista nel Dl Sostegni bis è considerata insufficiente. Affrontare subito questa crisi serve anche a cogliere le opportunità di PNRR e Pac, afferma Cia-Agricoltori Italiani. La scarsa remuneratività per i produttori è evidente: albicocche e nettarine sono quotate poco più di 1 euro al kg, mentre i prezzi ai consumatori sono tra due volte e mezzo e tre volte superiori.

Il settore ortofrutticolo è ancora alle prese con difficoltà legate alla carenza di manodopera straniera e all’aumento dei costi di produzione, post raccolta e logistica. Nonostante rappresenti il 20% dell’agroalimentare italiano, con un valore di 15 miliardi di euro, continua a essere considerato di serie B, senza agevolazioni previste dal Dl Rilancio. La pandemia ha solo aggravato una situazione economica già critica, dovuta a gelate, problemi fitosanitari e competizione internazionale.

Prospettive e Soluzioni per l’Agricoltura Lucana

Gli Esecutivi Cia-Agricoltori Italiani di Potenza e Matera si sono riuniti per esaminare lo stato di difficoltà del settore e pianificare iniziative future. È stata analizzata la piattaforma nazionale predisposta da Cia-Agricoltori Italiani, consegnata al presidente del Consiglio, e i provvedimenti in sede Ue. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle questioni che investono il settore agricolo, sulle quali la Regione Basilicata ha competenze.
Le criticità evidenziate includono i danni da fauna selvatica, eventi calamitosi del 2023 e l’aumento insostenibile dei costi di produzione. È stata valutata la convocazione del Tavolo Verde del 22 febbraio, con la presentazione di cinque proposte di bandi. Cia Basilicata auspica un confronto di merito per individuare soluzioni alle criticità del settore, consapevoli che l’agricoltura è uno degli asset di maggior importanza nell’economia regionale.

Riflessioni e Conclusioni

In un contesto agricolo così complesso, è essenziale comprendere le basi dell’agricoltura sostenibile, che si concentra su pratiche che preservano l’ambiente, supportano la salute pubblica e promuovono l’equità sociale. L’agricoltura sostenibile non solo mira a produrre cibo sano e accessibile, ma si impegna anche a proteggere le risorse naturali per le generazioni future.

Un concetto avanzato correlato è l’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come i droni e i sensori per monitorare le colture e ottimizzare l’uso delle risorse. Questa pratica può migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi, contribuendo a rendere l’agricoltura più resiliente di fronte alle sfide climatiche e di mercato.

Riflettendo su queste nozioni, emerge l’importanza di un approccio integrato e innovativo per affrontare le sfide dell’agricoltura lucana. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, agricoltori e comunità, si potrà costruire un futuro sostenibile e prospero per il settore agricolo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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