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- Il Piano Regionale di Qualità dell'Aria è stato rivisto nel 2024 per adeguarsi alle normative europee, con l'obiettivo di ridurre le emissioni nocive.
- Un investimento di 2,9 miliardi di euro è destinato a migliorare le infrastrutture di mobilità urbana e interurbana, riducendo i veicoli inquinanti.
- Il numero dei giorni con sforamenti degli agenti inquinanti è calato da 270 nel 2000 a soli 70 attualmente, un progresso significativo.
Il PRQA organizza le sue azioni in quattro principali settori: trasporto urbano e mobilità, transizione verso energie rinnovabili, attività industriali e agricole/zootecniche. Al centro del programma vi è il rafforzamento del sistema di trasporto pubblico accompagnato dalla riduzione dei mezzi veicolari che emettono agenti inquinanti; si prevede uno stanziamento pari a 2,9 miliardi di euro destinati specificamente alle infrastrutture legate alla mobilità urbana e interurbana. Notevoli innovazioni includono l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi agricoli nonché l’impiego di biocarburanti avanzati e additivi ecocompatibili. Il progetto contempla anche il rimpiazzo degli impianti termici datati con nuovi sistemi a biomasse più efficienti dal punto di vista energetico, nonché misure per migliorare il rendimento energetico complessivo delle costruzioni esistenti. In ambito agricolo si sottolinea l’importanza della chiusura adeguata delle vasche per il contenimento dei liquami e una forte contrazione nell’emissione delle particelle fini prodotte dalla bruciatura all’aperto degli scarti vegetali. Queste misure beneficiano inoltre di un accurato sistema di controllo atto a garantire pronte risposte grazie ai fondi complessivi pari a 4 miliardi previsti dal piano stesso che contano già su 2,8 miliardi resisi immediatamente disponibili.
Le Sfide e le Critiche
Nonostante gli apprezzabili sviluppi realizzati dal PRQA, esistono voci critiche. Tra queste vi è Claudio Sacchetto e altri leader politici preoccupati della rigida applicazione degli obiettivi ambientali stabiliti dall’Unione Europea. Essi sollecitano un adattamento delle misure in modo tale da riflettere meglio le peculiarità regionali e suggeriscono di evitare ulteriori oneri economici per le imprese zootecniche meno grandi o fragili finanziariamente. La maggior parte delle problematiche ambientali trova origine nelle zone urbane; nel contesto piemontese poi la morfologia della pianura padana accresce la suscettibilità regionale verso l’inquinamento atmosferico. Nello specifico, Sacchetto ha messo in luce come il numero dei giorni annui con sforamenti degli agenti inquinanti sia calato drasticamente dai circa 270 del 2000 a solo 70 attualmente; progresso tangibile ma vi sono ostacoli persistenti legati alla modalità con cui le operazioni agricole vengono comunicate che richiedono una maggiore adattabilità ai cambiamenti meteorologici quotidiani.
- 👏 Un passo avanti per l'ambiente e il futuro del Piemonte......
- 👎 Critiche giustificate: questo piano potrebbe danneggiare le piccole imprese......
- 🤔 Modernità e sostenibilità possono davvero andare di pari passo? ......
Un Futuro Sostenibile per il Piemonte
Il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA) costituisce una tappa significativa nel cammino verso un futuro più sostenibile per il Piemonte. Con l’approvazione del piano stesso, ci si impegna a soddisfare gli standard europei nella diminuzione delle emissioni entro il 2030 mentre si incoraggia contemporaneamente uno sviluppo economico in armonia con l’ambiente. L’imponente supporto finanziario accompagnato da strategie innovative conferma quanto fortemente sia deciso l’impegno della regione a migliorare l’atmosfera ambientale ed il benessere degli abitanti. Ciononostante, diventa essenziale rendere le politiche versatili e capaci di adeguarsi alle specifiche necessità locali affinché i vantaggi possano essere condivisi equamente tra tutte le parti coinvolte.
Per quanto riguarda il settore agricolo emerge come centrale la pratica della rotazione delle colture, tecnicamente definita per mantenere una sana fertilità nei terreni ed ostacolare la diffusione sia di parassiti che di malattie agrarie. All’interno del PRQA risulta particolarmente pertinente in quanto permette una riduzione nell’impiego dei prodotti fitosanitari chimici innalzando contestualmente lo standard qualitativo dell’aria stessa. Con un’ottica più sofisticata, l’introduzione delle tecnologie di agricoltura di precisione emerge come una prospettiva significativa per avanzare nel settore. Queste innovazioni rendono possibile ottimizzare l’impiego delle risorse, abbattendo lo spreco e riducendo al minimo le conseguenze negative sull’ambiente derivanti dalle pratiche agricole. Esaminando tali metodologie, si può cogliere il modo in cui modernità e sostenibilità possano collaborare strettamente per affrontare con successo le odierne problematiche ecologiche.