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- La produttività agricola globale ha visto un aumento annuo di 33 chilogrammi di grano per ettaro negli ultimi sessant'anni.
- Si prevede un aumento della produzione agricola dell'1,1% annuo, inferiore alla domanda alimentare anticipata dell'1,3% entro il 2032.
- Le emissioni di gas serra diminuiranno principalmente in Nord America, mentre potrebbero aumentare in Africa subsahariana e America Latina.
Nel corso degli ultimi sessant’anni, la sfera agricola globale ha vissuto un ininterrotto aumento nella sua produttività, contrastando le diffuse ansie legate a una potenziale stagnazione nel settore. Un recente studio guidato da John Baffes della World Bank assieme a Xiaoli Etienne dell’University of Idaho, ha dimostrato come il progresso della produzione alimentare non abbia subito flessioni fin dagli anni Sessanta del Novecento. Tale constatazione acquisisce rilievo alla luce delle stime che proiettano la popolazione terrestre verso i dieci miliardi entro il 2050, sottolineando quindi l’essenzialità della continua espansione nel campo agroalimentare per rispondere adeguatamente alla crescente domanda globale.
Nel quadro dell’indagine sono state sviluppate misurazioni standardizzate in relazione alla resa e produzione di ben 144 colture differenti, abbracciando il 98% dei terreni destinati all’agricoltura nel mondo intero. Tali indicatori consentono analisi comparative sull’efficacia produttiva tra paesi differenti nonché fra varie macroregioni. L’esito dello studio lascia intravedere come non vi sia stata alcuna significativa decelerazione nel trend positivo riguardante le rese dei raccolti su scala planetaria durante questi ultimi sei decenni. Le produzioni hanno visto un aumento annuo quantificabile in circa 33 chilogrammi di grano per ettaro. Questo incremento offre una certa tranquillità sotto il profilo dell’approvvigionamento alimentare globale. Tuttavia, emergono anche inquietudini legate alla sostenibilità e all’accessibilità economica del cibo, fattori acuiti dalla presenza di cambiamenti climatici e dall’aumento della domanda complessiva.
Produttività Totale dei Fattori e Cambiamenti Climatici
La produttività totale dei fattori (PTF) rappresenta un parametro fondamentale per valutare la crescita agricola. Essa calcola il rapporto tra la resa totale e gli input impiegati complessivamente. Negli ultimi decenni il rafforzamento della produzione agricola è stato determinato prevalentemente dall’aumento della PTF piuttosto che dalla conversione di nuove terre coltivabili o dall’uso più massiccio degli input stessi. Tuttavia, i mutamenti climatici sono una seria minaccia per la PTF, con potenziali conseguenze sfavorevoli sul panorama mondiale dell’agricoltura.
Le analisi mostrano che i cambiamenti nel clima potrebbero acutizzare le incertezze legate alla sicurezza alimentare mondiale, generando effetti assai negativi nei paesi emergenti o in via di sviluppo. Tali nazioni, spesso situate nelle aree tropicali e subtropicali, sono infatti più fragili dinanzi ai cambiamenti del clima a causa delle limitate risorse disponibili per adottare misure adattive adeguate. Le influenze dei mutamenti climatici sulla PTF possono presentarsi direttamente tramite fenomeni come l’impoverimento della fertilità terrestre oppure indirettamente attraverso strategie di mitigazione e adattamento adottate localmente che agiscono sulla produttività complessiva.
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Prospettive Future e Sfide per l’Agricoltura Globale
FAO e OCSE prevedono un aumento della produzione agricola mondiale nei prossimi anni; tuttavia, tale espansione avverrà a un ritmo minore rispetto al passato. L’aumento annuo stimato è dell’1,1%, insufficiente per rispondere alla crescente domanda alimentare anticipata dell’1,3% entro il 2032. Questa prospettiva mette in luce l’urgenza di promuovere innovazione e incrementare la produttività nel settore agricolo oltre a ridurne l’impatto carbonico.
Secondo le stesse organizzazioni internazionali, la decarbonizzazione del comparto agricolo procederà in modo irregolare. Una notevole diminuzione delle emissioni dei gas serra dovrebbe avvenire principalmente nel Nord America. In contrasto con ciò, nell’Africa subsahariana e nell’America Latina le emissioni potrebbero registrare un incremento; ciò implica l’importanza di modernizzare i sistemi produttivi locali emergenti tramite investimenti nelle tecnologie avanzate.
Conclusioni: Verso un’Agricoltura Sostenibile e Resiliente
L’aumento della produzione agricola a livello mondiale negli ultimi anni è stato favorito dai progressi scientifico-tecnologici e dall’espansione dell’efficienza produttiva nei vari settori coinvolti. Ciononostante, le sfide originate dal riscaldamento globale unitamente alla crescente richiesta di derrate alimentari impongono un intervento integrato mirante ad assicurare la disponibilità alimentare planetaria. Investimenti in ricerca e innovazione sono indispensabili per tramutare i recenti sviluppi scientifici in tecnologie attuabili che siano fruibili da agricoltori ovunque si trovino nel globo.
All’interno del contesto instabile dovuto alle variazioni climatiche, è prioritario instaurare pratiche agricole rispettose dell’ambiente riducendone il carico dannoso mentre incrementano la robustezza dei sistemi di coltivazione. L’adozione dell’agricoltura intelligente offre vantaggi nel razionalizzare lo sfruttamento delle risorse affinché si elevino i livelli d’efficacia produttiva. La gestione corretta delle acque e una preservazione del suolo basata sulla sostenibilità risultano altresì essenziali nell’affrontarne le conseguenze future.
Pertanto, garantire un’adeguata disponibilità alimentare globalmente implica necessariamente saper fronteggiare adeguatamente i mutamenti climatici avviando politiche a favore di sistemi agricoli rinnovati, resistenti ed ecosostenibili. Per garantire la sicurezza alimentare delle prossime generazioni, è indispensabile un coinvolgimento collettivo congiunto a investimenti strategicamente indirizzati.