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- L'UE ha destinato 1,24 miliardi di euro in più rispetto alla proposta iniziale per il bilancio del 2025.
- Incrementi significativi nel bilancio: 110 milioni per progetti sanitari e 70 milioni per Erasmus.
- Il progetto di bonus per giovani agricoltori in Italia ha visto un sotto-utilizzo, con solo 600.000 ettari dei 800.000 pianificati coperti da contributo nel 2023.
Il Parlamento europeo ha recentemente definito la sua visione per il bilancio dell’UE del 2025, proponendo di allocare complessivamente quasi 201 miliardi di euro. Questo incremento di 1,24 miliardi di euro rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea è stato ritenuto indispensabile per far fronte alle sfide centrali per l’Unione, come sanità, istruzione, cambiamento climatico, agricoltura, sicurezza e immigrazione. È stata data particolare importanza alla gestione delle spese di rimborso per il programma Next Generation EU, il principale strumento per la ripresa dopo la pandemia. Sebbene i costi associati a questo strumento siano risultati superiori alle previsioni, il Parlamento sostiene fermamente che ciò non debba penalizzare programmi essenziali come Erasmus+ e gli investimenti in ricerca e innovazione. Per assicurare una continuità nel finanziamento, è stato creato il nuovo meccanismo di compensazione a cascata “EURI”, che faciliterà la gestione dei rimborsi evitando di intaccare i fondi per iniziative di importanza cruciale per l’Unione. Nelle altre strategie, il Parlamento ha ripristinato tagli per 1,52 miliardi proposti dal Consiglio e promosso una crescita di 110 milioni per progetti sanitari, 70 milioni aggiuntivi per Erasmus, 42 milioni aggiunti per tutelare i cittadini dai disastri naturali, ulteriori 96 milioni per il comparto agricolo, 120 milioni per prestare aiuto umanitario e 110 milioni finalizzati al sostegno del vicinato ad est e a sud.
Le Sfide dell’Agricoltura Europea: Verso un Futuro Sostenibile
L’agricoltura europea si trova ad affrontare sfide significative nel periodo 2024-2029. Tra queste emergono il crescente divario tra pratica agricola e regolamentazioni, la scarsa rigenerazione generazionale, i bassi compensi riconosciuti ai produttori e la disparità di trattamento tra prodotti europei e importazioni. L’UE, sebbene sia un leader globale con oltre 513 miliardi in esportazioni agroalimentari, sta manifestando segnali di debolezza nel suo tessuto produttivo. È fondamentale depoliticizzare dibattiti riguardanti la transizione verde. Le nuove direttive della politica agricola europea, esaminate all’incontro “Le priorità agricole dell’Unione Europea per il 2024-2029: tra revisione della PAC e completamento del Green Deal”, enfatizzano come il Green Deal europeo, l’iniziativa Farm to Fork, la Strategia per la Biodiversità e la riforma della PAC 2023-2027 abbiano imposto notevoli oneri agli agricoltori. In Italia, ad esempio, i dati indicano preoccupazione sia per il ricambio generazionale che per la presenza di giovani agricoltori. Il progetto di un bonus aggiuntivo per i giovani si è rivelato meno efficace del previsto nei suoi primi anni di applicazione in base alla PAC 2023-2027. Nel 2023, vi è stato un declino nelle nuove richieste e, nonostante un output pianificato di oltre 800.000 ettari, solo 600.000 ettari sono stati oggetto di contributo, portando a un sotto-utilizzo del budget stanziato.
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- ⚠️ Troppi costi e ancora poche soluzioni concrete......
- 🤔 E se l'accesso alla tecnologia fosse un diritto agricolo?......
La Digitalizzazione del Settore Agricolo: Un Potenziale da Sfruttare
La digitalizzazione in agricoltura assume un’importanza fondamentale per ottimizzare efficienza, efficacia, sostenibilità e competitività nel settore. L’introduzione di tecnologie digitali come l’Internet delle cose (IoT), sensori, analisi dati e sistemi di supporto decisionale, sta innovando il comparto agricolo, incrementando produttività e capacità di adattamento. La Commissione europea ha supportato diversi progetti di ricerca e innovazione, come i programmi ATLAS e DEMETER, e iniziative come lo spazio europeo per la condivisione agraria dei dati, favorendo il percorso digitale del settore agroalimentare continentale. Tuttavia, questa trasformazione digitale può anche determinare disuguaglianze tra agricoltori che possono avvalersi di tecnologie avanzate e coloro che non vi possono accedere. Tra i fattori che possono accentuare tali disparità vi sono l’ubicazione geografica delle aziende, la dimensione finanziaria dell’impresa, le competenze e l’età degli agricoltori. Per rispondere a queste problematiche, l’UE ha adottato regolamenti sui dati, che diventeranno operativi nel 2025, accompagnati dal Codice di condotta sulla condivisione dei dati agricoli, che offre direttive sull’utilizzo dei dati stessi.
Verso un’Agricoltura Sostenibile: Sfide e Opportunità
L’agricoltura europea si trova a un bivio, con sfide significative da affrontare, ma anche opportunità da cogliere. Per garantire un avvenire florido al settore agricolo, si rivela imprescindibile intraprendere una transizione verso metodi più sostenibili, competitivi e diversificati. L’impiego della digitalizzazione offre mezzi significativi in grado di incrementare l’efficienza nonché la sostenibilità nelle operazioni agricole; nondimeno risulta imperativo che tali tecnologie siano accessibili a ogni agricoltore. Affinché si possano fronteggiare le sfide odierne oltre quelle avvenire, la politica agricola comune (PAC) necessita di adattamenti volti a promuovere sistemi agroalimentari indirizzati alla sostenibilità futura. L’alleanza tra settori pubblici e privati accompagnata da investimenti ed evoluzioni tecnologiche svolgerà un ruolo determinante nella lotta ai cambiamenti climatici e nella salvaguardia della sicurezza alimentare. Nel quadro delle attività agricole riveste importanza il principio della rotazione delle colture, una pratica che prevede l’intercambiabilità periodica di colture sul medesimo terreno al fine di ottimizzare le caratteristiche del suolo ed attenuare l’impatto negativo derivante da parassiti o malattie specifiche: tecnica essenziale nella conservazione della salubrità del terreno stesso volta ad ottenere raccolti durevoli col tempo. Una nozione avanzata correlata è l’uso dell’agricoltura di precisione, che sfrutta tecnologie avanzate come i sensori e i sistemi di posizionamento globale (GPS) per monitorare e gestire le variabili agricole con maggiore precisione. Questo approccio consente di ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre gli sprechi e migliorare la produttività. Riflettendo su queste pratiche, possiamo considerare come l’integrazione di tecnologie avanzate e pratiche sostenibili possa trasformare il settore agricolo, rendendolo più resiliente e sostenibile.È essenziale che le politiche agricole supportino questa transizione, garantendo che tutti gli agricoltori abbiano accesso alle risorse e alle conoscenze necessarie per adottare queste innovazioni. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura europea.