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- Evento dal 18 al 22 novembre, un'opportunità unica per il settore agricolo irpino.
- Focus su 8 principali filiere agricole, tra cui apicoltura e vitivinicoltura.
- Incontro con esperti e istituzioni per una strategia sostenibile e innovativa.
L’Irpinia si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza per il settore agricolo: gli Stati Generali dell’Agricoltura, che si terranno dal 18 al 22 novembre. Questa iniziativa, organizzata dalla Regione Campania, dalla Commissione Agricoltura della Regione e dalla Comunità Montana Partenio ? Vallo di Lauro, rappresenta una chance irripetibile per il territorio. L’obiettivo è facilitare una conversazione aperta tra i differenti attori delle catene agricole, le istituzioni sia locali che regionali, esperti e accademici, al fine di concepire una strategia condivisa. Attraverso un percorso di ascolto e valutazione, si punta a definire una road map strategica che incoraggi un’agricoltura sostenibile, attenta alle peculiarità dell’Irpinia e alle necessità delle comunità locali.
Il Programma dell’Evento
La kermesse innalzerà il sipario il 18 novembre presso l’Abbazia del Loreto di Mercogliano, con una giornata dedicata all’ascolto e al dialogo con le associazioni di categoria, i consorzi e le amministrazioni locali. Tra i protagonisti degli interventi emergono le figure di spicco, quali il Presidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca, il Direttore Generale per le Politiche Agricole della Regione Campania Maria Passari e l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo. Dal 20 al 22 novembre, l’evento si trasferirà al Polo Giovani di Avellino, dove si terranno dei workshop tematici di approfondimento. Queste sessioni saranno specificamente dedicate alle più importanti filiere agricole del territorio, tra cui l’apicoltura, l’ortofrutticoltura, la zootecnia, la corilicoltura, la vitivinicoltura, la cerealicoltura, la castanicoltura e l’olivicoltura. Ai tavoli prenderanno posto rappresentanti istituzionali della Regione Campania, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, rappresentati da Giuseppe Rofrano e Domenico Vecchio, oltre a esperti del CNR e professori universitari quali Teresa Del Giudice, Angelita Gambuti e Piermichele La Sala.
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Prospettive per il Futuro
L’evento si concluderà il 22 novembre con una sessione finale al Polo Giovani di Avellino, aperta a tutte le aziende, associazioni e istituzioni interessate. Questo incontro conclusivo consentirà di condividere le visioni e le idee emerse durante i lavori, per concordare collettivamente le priorità per il settore agricolo irpino. Gli Stati Generali dell’Agricoltura in Irpinia rappresentano un’opportunità di riscatto per il comparto agricolo locale, puntando su modernizzazione tecnologica, efficacia e valorizzazione delle risorse del territorio. L’Irpinia aspira a posizionarsi come esempio di sviluppo agricolo sostenibile e inclusivo, riuscendo a integrare tradizione e tecnologie emergenti, rispondendo alle esigenze del presente e del futuro.
Un Nuovo Inizio per l’Agricoltura Irpina
Gli Stati Generali dell’Agricoltura in Irpinia si presentano come un punto chiave per il destino dell’agricoltura locale. Questo evento non solo offre una piattaforma per discussione e cooperazione, ma sottolinea anche l’importanza di un approccio integrato e sostenibile. L’agricoltura irpina ha il potenziale per diventare un esempio di sviluppo sostenibile, capace di coniugare tradizione e innovazione.
Una nozione di base correlata al tema è la rotazione delle colture, una pratica agricola che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante. Questa tecnica è fondamentale per mantenere la salute del suolo e aumentare la resa delle colture.
In un contesto più avanzato, l’uso di tecnologie di precisione come i droni e i sensori per monitorare le condizioni del terreno e delle colture può ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare l’efficienza produttiva. Queste tecnologie consentono agli agricoltori di prendere decisioni informate e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti ambientali.
Riflettendo su questi aspetti, emerge l’importanza di un’agricoltura che sappia guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici. L’Irpinia, con il suo patrimonio culturale e naturale, ha tutte le carte in regola per diventare un faro di sostenibilità e innovazione nel panorama agricolo italiano.