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- La percentuale di prodotto agricolo del Pil è scesa all'1%, una delle più basse dalla fondazione dello Stato.
- Le esportazioni agricole sono diminuite drasticamente dal 60% a meno del 2% del totale.
- La guerra ha causato la perdita di 150.000 tonnellate di prodotti agricoli nei primi sei mesi del conflitto, con danni economici di 178 milioni di dollari.
L’agricoltura in Israele, storicamente un pilastro della società, ha subito gravi conseguenze a causa del conflitto in corso. La guerra contro Hamas a Gaza e gli attacchi di Hezbollah dal nord hanno colpito duramente le comunità agricole, molte delle quali sono state evacuate. La percentuale di prodotto agricolo del Pil è scesa all’1%, una delle più basse dalla fondazione dello Stato. Questo dato riflette non solo la diminuzione della produzione, ma anche la riduzione della forza lavoro palestinese e straniera, che ha subito un netto calo. Le esportazioni agricole, un tempo rappresentanti il 60% del totale, sono ora meno del 2%.
Il Declino della Superficie Agricola e delle Esportazioni
Nel 2021, la superficie agricola in Israele rappresentava il 29,74% del territorio nazionale. Tuttavia, più del 30% di questi terreni si trova in zone di conflitto. Circa il 22% si trova nell’area di Takuma, vicino a Gaza, e un altro 10% lungo il confine settentrionale, inclusi il 7% in Galilea e il 3% nel Golan. La guerra ha causato la perdita di 150.000 tonnellate di prodotti agricoli nei primi sei mesi del conflitto, causando danni economici stimabili in 178 milioni di dollari. Nonostante l’introduzione di tecnologie avanzate e metodi innovativi, l’agricoltura orientata all’esportazione ha subito un duro colpo.
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La Resistenza delle Comunità Agricole
Nonostante le difficoltà, le comunità agricole israeliane continuano a resistere. Eyal Ovadia, residente nel Kibbutz Kabri e presidente di un comitato di agricoltori, ha sottolineato la determinazione degli agricoltori nel proteggere i loro territori. Ovadia ha affermato che “i contadini nel nord lavorano sotto il fuoco nemico e rischiano la vita ogni giorno.” Tuttavia, la paura è palpabile, specialmente tra i lavoratori stranieri, come i thailandesi, che sono riluttanti a lavorare nei campi a causa del pericolo costante rappresentato dai razzi non intercettati.
Conclusioni: La Sfida di un Futuro Incerto
Il futuro dell’agricoltura israeliana appare incerto, ma non privo di speranza. Le comunità agricole continuano a dimostrare una resilienza straordinaria, nonostante le avversità. La necessità di innovazione e adattamento è più urgente che mai, mentre il settore affronta sfide economiche e sociali senza precedenti.
In un contesto agricolo, è importante comprendere che la rotazione delle colture è una pratica fondamentale per mantenere la fertilità del suolo e prevenire l’erosione. Questa tecnica, che prevede l’alternanza di diverse colture su uno stesso terreno, aiuta a ridurre la dipendenza dai fertilizzanti chimici e a migliorare la salute del suolo.
Un concetto avanzato correlato è l’uso di tecnologie di precisione, come i droni e i sensori, per monitorare le condizioni del suolo e delle colture. Queste tecnologie possono ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre gli sprechi e aumentare la produttività, rappresentando una risposta concreta alle sfide attuali. Riflettendo su queste pratiche, si può apprezzare come l’innovazione e la tradizione possano coesistere per garantire un’agricoltura sostenibile e resiliente.