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Come affrontare il cambiamento climatico: lezioni dalla devastante alluvione di Valencia

Scopri come l'alluvione senza precedenti ha colpito l'agricoltura a Valencia, con dettagli su perdite economiche e strategie di adattamento per il futuro.
  • L'alluvione ha causato 95 morti e danni incalcolabili a Valencia.
  • Distruzione del 100% della produzione di agrumi e cachi nella Ribera Alta.
  • Precipitazioni record di 445,4 mm in un giorno, con picchi di 343 mm in quattro ore.
  • Danni a 4.500 ettari di serre ad El Ejido, riduzione del 20% della raccolta di peperoni.
  • Danni economici in Andalusia stimati in oltre 30 milioni di euro.

La recente alluvione che ha colpito Valencia ha lasciato un segno indelebile sulla regione, con un bilancio di almeno 95 morti e danni incalcolabili alle infrastrutture e all’agricoltura. Questo evento meteorologico, noto come Dana, è tipico della Spagna e del Mediterraneo occidentale, ma la sua intensità è stata senza precedenti. Le campagne valenciane, cuore pulsante dell’agricoltura locale, sono state sommerse, con migliaia di ettari di colture distrutti. Gli agrumi, i cachi e gli ortaggi sono stati particolarmente colpiti, con perdite economiche che si stimano nell’ordine di milioni di euro.

Nella Ribera Alta, una delle aree più devastate, la distruzione ha coinvolto fino al 100% della produzione di agrumi e cachi, coincidente con la stagione della raccolta. Inoltre, nelle zone interne come La Hoya de Buñol e Utiel-Requena, le precipitazioni torrenziali hanno divelto vigneti e ortaggi, già indeboliti dalla lunga siccità dell’anno passato. Le precipitazioni hanno raggiunto livelli record, con 445,4 mm di pioggia in un solo giorno e picchi di 343 mm in appena quattro ore.

L’impatto sui settori agricoli e zootecnici

Oltre ai danni alle colture, l’alluvione ha avuto un impatto devastante anche sugli allevamenti. Poiché i campi erano sommersi, molti allevatori hanno affrontato enormi sfide per alimentare e dissetare gli animali, alcuni dei quali sono periti per annegamento. La rimozione dei corpi è complicata dalle condizioni delle strade rurali, gravemente danneggiate. La tempesta ha colpito duramente anche le serre di El Ejido, nella provincia di Almeria, con danni stimati a oltre 4500 ettari. In questa zona, centro principale di coltivazione di peperoni, si anticipa una riduzione del 20% della raccolta, mentre le culture di cetrioli, zucchine e melanzane hanno riportato fino al 30% di danni.

La grandine, con chicchi grandi come un pugno, ha distrutto interi raccolti in zone come Alfarp e Llombai. Le coperture delle serre sono state penetrate, causando ulteriori danni alle piante. Gli agricoltori, rappresentati dall’associazione AVA-ASAJA, hanno lanciato un appello urgente per richiedere misure di sostegno, evidenziando che i danni non si limitano alle perdite dirette, ma si estendono anche alle infrastrutture agricole.

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La situazione in Andalusia

Anche l’Andalusia ha subito gravi danni a causa delle piogge torrenziali. Le serre, soprattutto di cetrioli e peperoni, sono state colpite su circa 4.264 ettari. I danni economici sono significativi, con milioni di euro di perdite solo per le coperture in plastica. L’acqua ha inondato agrumeti e uliveti, compromettendo la raccolta delle olive, un prodotto di punta dell’agricoltura andalusa.

La provincia di Malaga ha registrato precipitazioni fino a 100 litri all’ora nella zona del fiume Guadalhorce, colpendo le coltivazioni di agrumi. Le strade rurali sono state gravemente danneggiate, complicando ulteriormente la situazione. Le organizzazioni agricole stimano danni per oltre 30 milioni di euro, mentre la paralisi dei frantoi potrebbe causare un aumento dei prezzi dell’olio d’oliva.

Una crisi climatica in evoluzione

L’alluvione di Valencia e dell’Andalusia è un chiaro esempio delle conseguenze del cambiamento climatico, con eventi meteorologici estremi che diventano sempre più frequenti e intensi. Secondo gli esperti, dobbiamo abituarci a questi episodi, che rappresentano una sfida crescente per l’agricoltura e l’economia delle regioni colpite. Le immagini satellitari hanno mostrato l’entità del disastro, con la “pioggia di un anno in sole otto ore” che ha devastato il territorio.

La necessità di strategie di adattamento è evidente. Gli agricoltori devono affrontare non solo le perdite immediate, ma anche le sfide a lungo termine legate alla sostenibilità delle loro attività. Le istituzioni sono chiamate a intervenire con misure di supporto e piani di adattamento per mitigare gli effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura.

In conclusione, riflettendo su quanto accaduto, è importante considerare come le pratiche agricole possano adattarsi a un clima in evoluzione. Una nozione base di agricoltura correlata a questo tema è l’importanza della rotazione delle colture, che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l’impatto delle condizioni meteorologiche estreme. Inoltre, un approccio avanzato potrebbe essere l’agricoltura rigenerativa, che mira a migliorare la salute del suolo e la biodiversità, contribuendo a rendere le colture più resilienti ai cambiamenti climatici. Questo evento ci invita a riflettere su come possiamo sostenere gli agricoltori nel loro sforzo di adattarsi a un futuro incerto, promuovendo pratiche sostenibili che proteggano le risorse naturali e garantiscano la sicurezza alimentare.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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