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- 77% dei casi di malattie professionali in agricoltura riguarda patologie muscolo-scheletriche.
- Incremento del 39% nei tumori denunciati nel 2022 rispetto al 2021.
- Il 70% delle malattie professionali è legato alla preparazione del terreno e altre operazioni agricole chiave.
Nel panorama agricolo italiano, le malattie professionali rappresentano un fenomeno in costante crescita, che richiede un’analisi approfondita e interventi mirati. Tra il 2018 e il 2022, le malattie professionali più frequenti nel settore agricolo sono state quelle a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, con una prevalenza del 77% dei casi. Queste patologie includono dorsopatie, disturbi ed ernie ai dischi intervertebrali, e disturbi dei tessuti molli come tendiniti e epicondiliti. Seguono le malattie del sistema nervoso, con una prevalenza del 15%, e le ipoacusie, che rappresentano il 5% dei casi.
Un dato significativo è l’aumento del 39% dei tumori denunciati nel 2022 rispetto al 2021, con 107 casi registrati. Questo incremento, sebbene in linea con i numeri pre-pandemia, sottolinea la necessità di un’attenzione continua e di misure preventive efficaci. Le denunce di malattia professionale provengono in gran parte da individui tra i 50 e i 64 anni, con un’età media alla denuncia di 59 anni. Solo il 3% dei casi riguarda lavoratori stranieri, evidenziando una distribuzione prevalentemente nazionale del fenomeno.
Le Operazioni Agricole e il Loro Impatto sulla Salute
Le operazioni agricole più dannose per la salute degli operatori includono la “preparazione del terreno”, che rappresenta oltre la metà dei casi riconosciuti nel 2022, seguita dalle “lavorazioni successive alla semina” e dalla “produzione e allevamento di animali”. Queste attività, che costituiscono il 70% del totale delle malattie professionali, sollevano interrogativi sul legame tra tecnopatie e mezzi meccanici utilizzati.
Nonostante i progressi nella meccanizzazione agricola, che ha migliorato le condizioni di lavoro con l’introduzione di cabine insonorizzate e sedili ammortizzati, le malattie professionali continuano a crescere. Questo fenomeno è attribuito all’invecchiamento della forza lavoro agricola e alla scarsa diffusione di moderni macchinari sul territorio italiano. Il parco macchine italiano è tra i più obsoleti d’Europa, con trattori di oltre 30-40 anni ancora in uso.
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Formazione e Sicurezza: Una Necessità Impellente
La formazione adeguata e la sicurezza sul lavoro sono elementi cruciali per ridurre l’incidenza delle malattie professionali in agricoltura. Nonostante i miglioramenti tecnologici, il settore agricolo è rimasto indietro rispetto ad altri settori, come quello metalmeccanico, dove il miglioramento tecnico ha ridotto significativamente i rischi. La formazione insufficiente e l’uso scorretto dei macchinari, anche quelli di nuova generazione, continuano a causare infortuni e malattie.
L’aggiornamento delle tabelle ministeriali delle malattie professionali ha introdotto il termine “cronico” per patologie che possono avere manifestazioni sia croniche sia acute. Questo cambiamento riflette una maggiore attenzione alle condizioni di lavoro prolungate e ai loro effetti sulla salute. Tuttavia, il numero di malattie riconosciute rimane invariato, evidenziando la necessità di ulteriori interventi per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori agricoli.
Una Visione per il Futuro: Innovazione e Sostenibilità
Per affrontare efficacemente il problema delle malattie professionali in agricoltura, è essenziale promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore. Le iniziative di supporto alla meccanizzazione, come i bandi Isi, rappresentano un passo importante verso la modernizzazione delle operazioni agricole. Tuttavia, è fondamentale che i sostegni giungano anche alle piccole aziende, spesso escluse dai benefici a causa di disfunzioni tecniche e procedurali.
In conclusione, il settore agricolo italiano si trova di fronte a sfide significative che richiedono un approccio integrato e coordinato. La promozione di una cultura della sicurezza sul lavoro, l’adozione di tecnologie avanzate e una formazione adeguata sono elementi chiave per garantire il benessere dei lavoratori e la sostenibilità del settore.
Nel contesto agricolo, una nozione base importante è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica che aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’insorgenza di malattie e parassiti. Questa tecnica, se applicata correttamente, può ridurre la necessità di interventi chimici e migliorare la salute delle piante e del suolo.
Un concetto avanzato correlato è l’adozione dell’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie avanzate per monitorare e gestire le variabili agricole in modo più efficiente. Questo approccio può contribuire a ridurre il carico di lavoro fisico e a migliorare la produttività, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Riflettendo su questi aspetti, emerge l’importanza di un’agricoltura sostenibile e innovativa, capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro.
- Informazioni ufficiali dell'INAIL sul riconoscimento delle malattie professionali per i lavoratori in agricoltura
- Sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sezione dedicata alle malattie professionali, con informazioni ufficiali e aggiornate sulle tabelle ministeriali e sulla gestione delle malattie professionali nel settore agricolo.