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Emergenza lingua blu: epidemia devastante mette a rischio gli ovini in Calabria e Sardegna

La diffusione del virus lingua blu sta causando pesanti perdite tra gli ovini in Calabria e Sardegna. Scopri le misure adottate e l'impatto economico sugli allevatori.
  • Segnalati circa 50 focolai di lingua blu in Calabria, con il Crotonese particolarmente colpito.
  • In Sardegna, il numero di capi morti è aumentato di 2.700 unità in una settimana, raggiungendo i 6.294 ovini infetti.
  • Il virus ha interessato 253 aziende nell'oristanese, con una crescita del 40% in una settimana.

Emergenza Lingua Blu: Un’epidemia in espansione

L’epidemia di lingua blu, una patologia virale che colpisce principalmente gli ovini, sta destando serie preoccupazioni in varie aree italiane. In particolare, la situazione risulta critica nella zona del Crotonese, con focolai che si espandono progressivamente verso i territori confinanti. Anche nel Catanzarese e nel Cosentino si osservano alcuni casi, sebbene al momento siano ancora contenuti.

Pietro Bozzo, direttore di Coldiretti Calabria, ha confermato che il problema non è ancora sotto controllo. “Vorremmo tutti sperare che la fase peggiore sia passata, ma purtroppo non è così”, ha dichiarato. “Richied starts here [unchanged_q]”Credevamo che l’abbassarsi delle temperature potesse diminuire il tasso di mortalità, ma continuiamo a ricevere segnalazioni di capi morti in numeri pari a quelli registrati nel mese di agosto”. [unchanged_q]Richied ends”””

Attualmente, sono stati segnalati circa cinquanta focolai, ma questo è probabilmente un dato sottostimato. Coldiretti ha invitato gli allevatori a informare tempestivamente le autorità competenti sulla presenza di infezioni e ad applicare i protocolli di contenimento predisposti dalla Regione insieme ai Comuni.

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Misure di contenimento e sostegno agli allevatori

Le misure di contenimento includono l’interramento degli animali tramite l’utilizzo di calce e la disinfestazione delle aziende. Tuttavia, segnalare focolai diventa difficile per gli allevatori che temono pesanti perdite economiche dovute all’impossibilità di vendere i loro animali e prodotti agricoli.

Coldiretti ha rassicurato gli allevatori sull’imminente adozione di misure di sostegno da parte della Regione. Un bando consentirà di ottenere una ristrutturazione finanziaria per le imprese con rate di mutui. “Un’azienda che non può produrre e vendere avrà difficoltà a pagare le scadenze, ma vanno anche individuate forme di incentivi perché ciò che si percepisce è la disperazione”, ha aggiunto Bozzo.

La variante di malattia attualmente in circolazione è ritenuta più aggressiva, mettendo a rischio prodotti di particolare pregio come il pecorino crotonese dop. “Il Crotonese è il regno del pecorino crotonese dop, ma vale per tutti gli allevatori. Si rischia di perdere un indotto non solo per le aziende agricole ma anche per la forza lavoro”, ha concluso Bozzo.

La situazione in Sardegna: un’epidemia virale dichiarata

In Sardegna, la situazione è altrettanto preoccupante. Nell’oristanese, il virus della lingua blu ha colpito duramente gli allevamenti. Secondo l’ultimo report della Asl locale, in una settimana il numero di capi morti è prolificato drasticamente, con un aumento di 2.700 unità negli animali infetti. Finora, il virus ha interessato 253 aziende, dove gli ovini hanno contratto il “sierotipo 3”.

Enrico Vacca, direttore del servizio di sanità animale della Asl di Oristano, ha sottolineato che l’indice di mortalità è salito dallo 0,3% allo 0,5%. “Rimane quindi basso, ma purtroppo questo dato è solo la punta dell’iceberg, visto che i capi contagiati hanno sviluppato una sintomatologia severa e si sono verificati anche molti aborti. Di conseguenza, si registrano perdite significative per gli allevatori”.

Nella settimana passata, il numero di allevamenti infettati è cresciuto del 40%, da 180 a 253. I decessi tra i capi sono aumentati del 149%, passando da 215 a 536, e gli ovini infetti sono passati da 3.600 a 6.294, evidenziando un incremento del 75%.

Regole per le movimentazioni degli animali

La Asl di Oristano ha dichiarato l’intero territorio provinciale zona di circolazione del virus. Le misure per il trasferimento di ovini, caprini e bovini verso aree non soggette a contagio prevedono la necessità di coordinarsi con i servizi veterinari delle zone di partenza e arrivo, con una pre-notifica o nulla osta di almeno 48 ore.

Le movimentazioni degli animali sono condizionate all’adeguamento a misure preventive come trattamenti repellenti per insetti e test PCR. Gli spostamenti di animali solo per macellazione all’interno dello stesso territorio nazionale sono consentiti senza restrizioni a patto che non mostrino segni clinici il giorno del trasporto, siano abbattuti entro 24 ore dall’arrivo e che i mezzi di trasporto vengano disinfestati.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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