Come sta affrontando la Puglia la crisi idrica che minaccia l’agricoltura?

La regione Puglia sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, con effetti devastanti sull’agricoltura locale. Le recenti piogge, sebbene abbiano portato un sollievo temporaneo, non sono sufficienti a risolvere la situazione. Secondo Coldiretti Puglia, gli invasi registrano solo il 30% dell’acqua invasata rispetto all’anno scorso. Questo dato allarmante sottolinea la gravità della situazione e la necessità di interventi strutturali a lungo termine.

Impatto della Siccità sulle Colture e sull’Allevamento

La siccità prolungata ha avuto effetti devastanti su diverse colture. Le clementine, ad esempio, sono finite al macero a causa della mancanza d’acqua che ha inibito il loro accrescimento. La produzione di grano per pane e pasta è stata dimezzata, e la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli, con un conseguente aumento dei costi per l’acquisto di mangimi per l’alimentazione degli animali nelle stalle.

Anche gli apicoltori hanno subito gravi perdite, con oltre il 60% in meno di raccolta di miele a causa delle fioriture azzerate dal caldo e dalla siccità. Le previsioni per la prossima campagna di raccolta delle olive sono altrettanto preoccupanti, con una stima di crollo del 50% rispetto all’anno scorso, il che avrà effetti gravi sulla produzione di olio extravergine.

Le Proposte di Coldiretti per Contrastare la Crisi

Per sostenere le produzioni pugliesi e resistere ai cambiamenti climatici, Coldiretti Puglia ha avanzato diverse proposte. Tra queste, la realizzazione di nuovi sistemi di irrigazione e opere infrastrutturali per la manutenzione, il risparmio e il riciclo delle acque. È fondamentale potenziare la rete degli invasi nei territori, creando bacini e utilizzando ex cave per raccogliere l’acqua piovana e gestirne l’utilizzo quando necessario.

Le Critiche alle Istituzioni e la Necessità di Interventi Strutturali

Pasquale Cataneo, consigliere comunale di Italia del Meridione, ha criticato duramente le istituzioni per la gestione delle risorse idriche. Secondo Cataneo, la ripartizione delle risorse del Pnrr ha accentuato i divari territoriali, con la Puglia che ha ricevuto solo 2 milioni di euro, pari all’1% del totale. In contrasto, regioni come la Calabria e la Campania hanno ricevuto rispettivamente il 16% e il 10,4% delle risorse.

Cataneo ha sottolineato l’urgenza di un ciclo integrato dell’acqua e ha evidenziato che, nonostante le delibere comunali approvate, non sono stati realizzati atti concreti. Attualmente, sono in corso attività operative di risanamento del depuratore del Consorzio Asi e investimenti per progettare una rete di controllo della qualità e disinfezione delle acque affinate.

Bullet Executive Summary

La crisi idrica in Puglia rappresenta una sfida complessa che richiede interventi strutturali e una gestione oculata delle risorse idriche. La siccità ha avuto effetti devastanti sulle colture e sull’allevamento, con perdite significative per agricoltori e apicoltori. Coldiretti Puglia ha avanzato diverse proposte per affrontare la situazione, ma le critiche alle istituzioni evidenziano la necessità di un impegno più concreto e coordinato.

In agricoltura, una nozione base correlata al tema è l’importanza della rotazione delle colture per mantenere la fertilità del suolo e ridurre la dipendenza dall’irrigazione. Una nozione avanzata è l’uso di sistemi di irrigazione a goccia che, sebbene richiedano un investimento iniziale, possono ridurre significativamente il consumo di acqua e migliorare l’efficienza idrica.

Riflettendo su questi temi, è evidente che la gestione sostenibile delle risorse idriche è cruciale per garantire la resilienza dell’agricoltura pugliese. Solo attraverso un impegno collettivo e interventi mirati sarà possibile affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura locale.