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Crisi idrica in Sicilia: urgenti misure per salvare le colture locali

Sindaci e agricoltori chiedono 1 milione di metri cubi d'acqua per salvare arance e pesche, con danni economici stimati fino a 800 milioni di euro.
  • Richiesta di 1 milione di metri cubi di acqua dalla diga Castello e 500 mila dalla diga di Prizzi per salvare le colture.
  • Disponibili solo 400 mila metri cubi di acqua dalla diga Castello, nessun volume dalla diga di Prizzi.
  • Proteste di agricoltori e sindaci con sit-in lungo la statale 115 e corteo di circa 200 auto.
  • Danni economici stimati fino a 800 milioni di euro, con 4.000 famiglie coinvolte.

La crisi idrica che sta colpendo la Sicilia ha raggiunto un punto critico, con sindaci e agricoltori che lanciano un grido d’allarme per la sopravvivenza delle loro colture. La richiesta è chiara: almeno 1 milione di metri cubi di acqua dalla diga Castello e 500 mila dalla diga di Prizzi per garantire una seconda irrigazione essenziale. La situazione è stata discussa durante una riunione della Cabina di regia presso il dipartimento acqua e rifiuti, alla presenza di figure chiave come l’assessore Roberto Di Mauro e l’ingegnere Leonardo Santoro dell’Autorità di bacino.

Secondo i calcoli dei tecnici del dipartimento, sono disponibili solo 400 mila metri cubi di acqua ad uso irriguo dalla diga Castello, mentre nessun volume è stato reso disponibile dalla diga Raia di Prizzi. Tuttavia, il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, insieme ai sindaci di Bivona, Lucca Sicula e Montallegro, ha ribadito con forza che almeno 1 milione e 200 mila metri cubi devono essere assegnati ad uso irriguo, considerando che per l’uso potabile 1 milione e mezzo di metri cubi sono già stati messi in salvaguardia fino a dicembre.

Proteste degli Agricoltori e Sindaci

La risposta negativa della Regione Siciliana ha scatenato proteste. Un gruppo di produttori agricoli del comprensorio di Ribera ha inscenato un sit-in lungo la statale 115, in contrada Verdura. L’obiettivo è salvare gli impianti, poiché il raccolto è già compromesso. “Siamo pronti ad azioni forti per scongiurare la catastrofe economica dei nostri territori”, ha dichiarato il sindaco Ruvolo.

La cabina di regia ha stabilito che, a fronte di 5,9 milioni di metri cubi presenti nella diga Castello, almeno 1,2 milioni dovrebbero essere attribuiti all’irrigazione delle campagne. Tuttavia, i volumi di acqua per gli usi civici devono essere accantonati almeno fino a febbraio 2025, data l’incertezza sulle future precipitazioni. I sindaci, però, contestano questa decisione, sottolineando che senza una irrigazione nei prossimi giorni, l’agricoltura del territorio è condannata a morte.

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  • 👏 Ottime iniziative per affrontare la crisi idrica......
  • 😡 È inaccettabile che le richieste degli agricoltori vengano ignorate......
  • 🤔 E se puntassimo su tecnologie di irrigazione di precisione?......

Sit-In e Richieste di Intervento

Gli operatori del settore agricolo temono danni fino a 800 milioni di euro e una catastrofe economica che coinvolgerebbe 4.000 famiglie. A rischio ci sono le arance Dop di Ribera e le pesche Igp di Bivona, due prodotti fiore all’occhiello dell’agricoltura siciliana. Al fianco degli agricoltori ci sono 12 sindaci del comprensorio, tra cui quelli di Ribera, Bivona, Alessandria della Rocca, Calamonaci, Burgio, Villafranca Sicula, Montallegro, Santo Stefano Quisquina, Lucca Sicula, Caltabellotta, San Biagio Platani e Cattolica Eraclea.

Durante la riunione della cabina di regia, i tecnici del dipartimento hanno dato la disponibilità di soli 400 mila metri cubi di acqua dalla diga Castello, mentre nessun volume è stato reso disponibile dalla diga di Prizzi. Sindaci e agricoltori hanno quindi organizzato un presidio pacifico lungo la Statale 115, prima del bivio per Sant’Anna, e un corteo di circa 200 auto è partito per la sede del Consorzio di bonifica.

Emergenza Idrica e Sostegno Regionale

Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha espresso comprensione per le proteste dei sindaci della provincia di Agrigento riguardo alla redistribuzione dell’acqua. Tuttavia, ha sottolineato che non si tratta di una questione semplice da risolvere. La crisi idrica sta devastando l’agricoltura e l’ambiente del trapanese, mettendo in ginocchio l’intera regione.

In risposta alla situazione critica, è stato proposto il trasloco dei pesci nei laghi per irrigare i campi, una soluzione che ha suscitato polemiche e critiche da parte di Legambiente. La situazione è talmente grave che si pensa anche a misure drastiche come queste per cercare di salvare le colture e l’economia locale.

Bullet Executive Summary

La crisi idrica in Sicilia ha raggiunto livelli allarmanti, con sindaci e agricoltori che chiedono urgentemente una redistribuzione equa dell’acqua per salvare le colture di arance e pesche, fondamentali per l’economia locale. La situazione è critica, con rischi di danni economici fino a 800 milioni di euro e coinvolgimento di 4.000 famiglie. Nonostante le proteste e le richieste, la disponibilità di acqua rimane insufficiente, mettendo a rischio l’intero sistema agricolo della regione.

In agricoltura, l’irrigazione è una pratica fondamentale per garantire la crescita e la produttività delle colture. Senza un adeguato apporto idrico, le piante non possono completare il loro ciclo vitale, portando a perdite significative nei raccolti. In situazioni di siccità, la gestione delle risorse idriche diventa cruciale per la sopravvivenza delle colture e delle comunità agricole.

Un concetto avanzato correlato è l’uso di tecnologie di irrigazione di precisione, come i sistemi di irrigazione a goccia e i sensori di umidità del suolo. Queste tecnologie permettono di ottimizzare l’uso dell’acqua, riducendo gli sprechi e garantendo che le piante ricevano l’esatta quantità di acqua necessaria. In tempi di crisi idrica, l’adozione di queste tecnologie può fare la differenza tra la sopravvivenza e il fallimento delle colture.

La crisi idrica in Sicilia ci ricorda l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse naturali. È un monito per tutti noi a riflettere su come possiamo contribuire a preservare l’acqua, una risorsa vitale per la nostra sopravvivenza e per quella delle future generazioni.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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