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Emergenza siccità: nuove misure in Sicilia per salvare l’agricoltura

La Regione Siciliana adotta una direttiva per velocizzare le autorizzazioni per l'uso agricolo di acqua non potabile, riducendo il tempo di attesa da 60 a 5 giorni.
  • Riduzione dei tempi per le licenze di attingimento d'acqua da 60 a 5 giorni.
  • Le 29 dighe in Sicilia contengono solo il 50% della loro capacità a luglio, con una riduzione dell'8% rispetto al mese precedente.
  • Stanziati 90 milioni di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) firmato con il governo Meloni.

La Regione Siciliana ha recentemente adottato una direttiva emergenziale per semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni per l’attingimento di acqua non potabile destinata all’uso agricolo e zootecnico. Questa misura, firmata dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, riduce il tempo necessario per ottenere le licenze da 60 a soli 5 giorni. La direttiva è stata emessa in risposta all’emergenza siccità che sta colpendo l’isola, richiedendo misure straordinarie e immediate per supportare le aziende agricole e zootecniche.

La nuova procedura consente alle aziende di iniziare i prelievi d’acqua subito dopo la presentazione dell’istanza corredata dalla documentazione necessaria e da una dichiarazione asseverata da un professionista. L’ufficio del Genio Civile competente rilascerà entro cinque giorni un’attestazione con valore abilitativo, mentre la procedura autorizzativa definitiva sarà completata entro 60 giorni. Questa direttiva emergenziale sarà valida solo durante lo stato di crisi idrica e si applicherà esclusivamente alle istanze per usi agricoli e zootecnici, con approvvigionamento da corsi d’acqua, sorgenti e pozzi. È garantito il deflusso vitale minimo per i corsi d’acqua e la portata massima di prelievo è fissata a un litro al secondo per ciascun pozzo.

Il Disastro delle Dighe Siciliane

La situazione delle dighe in Sicilia è altrettanto critica. Tre invasi, Cimia, Comunelli e Disueri, situati tra le province di Agrigento e Caltanissetta, avrebbero la capacità di contenere 41 milioni di metri cubi d’acqua, ma attualmente ne contengono solo poco più di 8 milioni, a causa di collaudi incompleti e manutenzioni mai effettuate. La diga di Comunelli, ad esempio, è praticamente a secco a causa dello scarico di fondo interrato.

La situazione non è migliore in altri invasi. La diga Fanaco, nella provincia di Palermo, ha una capacità di oltre 20 milioni di metri cubi, ma attualmente contiene solo 360 mila metri cubi. La diga Furore, nell’agrigentino, contiene 940 mila metri cubi rispetto ai 7 milioni che potrebbe contenere. Anche l’invaso Leone, realizzato durante il periodo fascista nell’agrigentino, ha un residuo di 800 mila metri cubi rispetto ai più di 4 milioni originari.

In totale, le 29 dighe in Sicilia contengono solo il 50% della loro capacità a luglio, con una riduzione dell’8% rispetto al mese precedente. Se non dovesse piovere nei prossimi sei mesi, tutti gli invasi sarebbero a secco.

La Politica e i Dissalatori Disattivati

Un altro aspetto critico riguarda i dissalatori. In Sicilia ci sono tre grandi dissalatori situati a Porto Empedocle, Gela e Trapani, che 14 anni fa funzionavano a pieno regime, producendo 600 litri al secondo. Tuttavia, questi impianti sono stati disattivati dalla politica e ora richiedono tempi lunghi per essere rimessi in funzione. Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, ha dichiarato che chiederà al governo poteri in deroga, sul modello di Genova, per accelerare i tempi di riattivazione.

Nel frattempo, il governo Schifani ha stanziato 90 milioni di euro nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) firmato con il governo Meloni. Tuttavia, l’emergenza ha tempi differenti e richiede soluzioni immediate. Per ridurre i disagi nelle zone di Caltanissetta, dove l’acqua manca da 40 giorni, sono arrivati i primi rifornimenti d’acqua con navi della marina militare, e la Regione ha deciso di ricorrere ai pozzi, molti dei quali abbandonati da anni. Per trivellare nuovi pozzi e recuperare quelli in disuso, il governo utilizzerà 17 dei 20 milioni stanziati dalla Protezione Civile Nazionale.

Controversie Politiche e Critiche

La questione della siccità in Sicilia ha anche suscitato polemiche politiche. Daniela Morfino, deputata siciliana del Movimento 5 Stelle, ha criticato il governo Meloni, accusandolo di considerare la siccità un’invenzione. Durante un intervento alla Camera dei Deputati, Morfino ha attaccato il leader della Lega, Matteo Salvini, per voler spendere miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto di Messina invece di affrontare i problemi della Sicilia.

Anche all’interno del Movimento 5 Stelle ci sono state critiche e tensioni. Danilo Toninelli ha esortato Giuseppe Conte e Beppe Grillo a fare pace per evitare ulteriori divisioni all’interno del movimento. La situazione politica è ulteriormente complicata dalle mosse di Italia Viva, che ha deciso di avvicinarsi al Partito Democratico, causando ulteriori frizioni tra i dirigenti.

Bullet Executive Summary

La crisi idrica in Sicilia rappresenta una sfida complessa che richiede interventi immediati e a lungo termine. La direttiva emergenziale della Regione Siciliana per semplificare le procedure di attingimento d’acqua è un passo nella giusta direzione, ma la situazione delle dighe e dei dissalatori disattivati richiede soluzioni strutturali. La politica deve affrontare queste sfide con urgenza e determinazione per garantire la continuità delle attività agricole e zootecniche nell’isola.

*Nozione Base di Agricoltura: L’irrigazione è una pratica fondamentale in agricoltura, soprattutto in regioni aride. Consiste nell’apportare acqua alle colture per garantire una crescita ottimale e una produzione sostenibile.

Nozione Avanzata di Agricoltura:* L’uso di tecnologie avanzate come i sistemi di irrigazione a goccia e i sensori di umidità del suolo può migliorare l’efficienza dell’uso dell’acqua, riducendo gli sprechi e ottimizzando la resa delle colture. Queste tecnologie sono particolarmente rilevanti in contesti di scarsità idrica come quello siciliano.

In conclusione, la crisi idrica in Sicilia è una questione complessa che richiede un approccio integrato e multidisciplinare. È fondamentale che le autorità locali e nazionali collaborino per implementare soluzioni sostenibili e innovative, garantendo così un futuro prospero per l’agricoltura e la zootecnia dell’isola.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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