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Come sta cambiando il paesaggio pugliese a causa della Xylella fastidiosa?

La devastazione del paesaggio pugliese provocata dalla Xylella fastidiosa ha causato danni irreversibili; scopri come la regione sta affrontando la crisi e le prospettive future.
  • La Xylella fastidiosa ha colpito oltre 10 milioni di piante nel Salento, causando danni per oltre 2 miliardi di euro.
  • La Regione Puglia ha stanziato 181 milioni di euro per la rigenerazione olivicola, con un impegno di spesa del 76%.
  • Le previsioni per la prossima campagna olearia indicano un calo del 23% nella produzione di olio d'oliva.

«In molte aree il paesaggio è compromesso irreversibilmente dalla xylella. Dobbiamo guardare avanti», afferma l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia. La situazione attuale, soprattutto all’interno della Piana dei Millenari, vede il batterio killer degli ulivi continuare la sua corsa verso nord della regione. Si assiste al paradosso di colpevolizzare chi sradica, come l’imprenditore di Serranova. A Lecce, il problema è ripartire, mentre in provincia di Brindisi non c’è perfetta sintonia tra privati ed enti nella gestione del paesaggio compromesso.

La bellezza dei paesaggi pugliesi è un valore inestimabile e un fattore determinante di sviluppo al centro delle politiche regionali. Tuttavia, molte situazioni sono compromesse irreversibilmente dalla patologia, cancellando il paesaggio e lasciando posto a uno scenario desolante. La Xylella fastidiosa è uno dei batteri delle piante più pericolosi al mondo, classificato dalla Commissione Europea come organismo nocivo di primo livello per impatto economico, sociale e ambientale.

Nel Salento, il batterio ha colpito oltre 10 milioni di piante, causando danni alle imprese per oltre 2 miliardi di euro. La Regione ha investito risorse umane ed economiche per rilanciare le aree colpite, con un Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia. Tuttavia, la prima fase ha incontrato criticità che ne hanno ostacolato l’attuazione, ma oggi procede con performance coerenti con le attese.

Tra i temi affrontati vi sono la rigenerazione del patrimonio olivicolo, la ricerca di ulteriori varietà resistenti e l’individuazione di una cura, attualmente non disponibile. Le risorse economiche disponibili sono insufficienti, e vi è bisogno di un piano integrato di interventi, finanziato dall’Unione Europea e dallo Stato, per ricostituire il paesaggio delle zone devastate dalla Xylella nell’ambito di una strategia di sviluppo locale condivisa.

Gennaro Sicolo confermato presidente di Italia Olivicola

Il Consiglio del Consorzio nazionale degli olivicoltori ha confermato all’unanimità Gennaro Sicolo alla presidenza di Italia Olivicola per i prossimi tre anni. Sicolo, storico olivicoltore pugliese di 69 anni, è proprietario di una grande azienda olivicola a Bitonto (Bari), con 50 ettari coltivati a due varietà: Cima di Bitonto e Coratina. Ricopre anche incarichi nazionali, come la vicepresidenza della Cia-Agricoltori Italiani, e internazionali, come la vicepresidenza del Comitato consultivo del Consiglio oleicolo internazionale (Coi).

Italia Olivicola, che conta oltre 250mila soci in 15 regioni italiane e 56 organizzazioni di produttori, è impegnata nello sviluppo e nel rilancio dell’olivicoltura nazionale. Tra i nuovi dirigenti del comitato di presidenza, Luigi Canino è stato confermato vicepresidente vicario, mentre Raffaele Amore è stato eletto vicepresidente. Il Consiglio comprende anche Giosuè Luigi Catania, Raffaele Migliore, Benedetto Accogli, Donato La Raia, Emanuele Nuti e Gennaro Raso.

Le previsioni per la prossima campagna olearia indicano che l’Italia produrrà 250 mila tonnellate di olio extra vergine di oliva, a causa della normale alternanza di produzione nella principale regione olivicola nazionale, la Puglia, e degli effetti della siccità che sta attanagliando le regioni olivicole meridionali, come la Sicilia. A livello internazionale, si prevede una ripresa produttiva della Spagna, con una produzione superiore al milione di tonnellate, e recuperi produttivi in Grecia, Tunisia e Turchia.

Lotta alla Xylella e rigenerazione olivicola, in Puglia oltre 200 milioni per il piano

Il piano di Rigenerazione olivicola della Regione Puglia ha impegnato 181 milioni di euro ed erogato 137 milioni di euro, a fronte di una dotazione finanziaria disponibile di 237.300 euro. Questo significa che lo stato di attuazione del Piano di Rigenerazione olivicola è al 76% per gli impegni di spesa e al 58% per le erogazioni.

Un tavolo di confronto operativo dedicato alla Xylella si è riunito recentemente, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, del direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, e del dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario, Salvatore Infantino. Erano presenti anche i componenti del comitato scientifico regionale e del partenariato agricolo, per comunicare lo stato di attuazione del piano di Rigenerazione olivicola.

Ai fondi della Regione si aggiungono altri 70 milioni di euro gestiti dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. «In questo momento non ci sono domande di anticipazione o domande di saldo in istruttoria sull’articolo 6 – Reimpianto ulivi zona infetta del Piano di Rigenerazione Olivicola», ha spiegato l’assessore Pentassuglia. Per coprire tutte le 9.186 richieste di contributo servirebbero un totale di 222 milioni di euro. È stato chiesto alle organizzazioni professionali di sensibilizzare le aziende a produrre la documentazione utile per andare avanti con l’attuazione del Piano.

La battaglia contro la Xylella è a tutto campo, come dimostra lo stanziamento di 1,6 milioni di euro per istituire un regime di aiuto ai vivaisti e ai proprietari di terreni agricoli per i danni subiti dalla distruzione delle piante suscettibili alla Xylella fastidiosa e dall’abbattimento delle piante infette nelle aree delimitate. Questo ristoro esprime vicinanza agli agricoltori e vivaisti pugliesi coinvolti, malgrado la virulenza del batterio.

Olio di oliva, atteso un calo del 23% nella prossima campagna

Le prime previsioni sulla prossima campagna olearia nazionale, anticipate da Italia Olivicola, indicano un calo del 23% rispetto alla passata campagna. Le motivazioni sono legate alla «normale alternanza di produzione della principale regione olivicola nazionale, la Puglia, e alla siccità che sta attanagliando le regioni del Sud, come la Sicilia».

La Puglia, lo scorso anno, ha registrato una delle migliori produzioni degli ultimi tempi, con dati Sian che accreditano a 185 mila tonnellate, che possono considerarsi sopra le 200 mila, considerando i quantitativi di olive acquistati da regioni del centro-nord Italia. Ismea parla di 325 mila tonnellate di olio prodotto nella campagna 2023/2024, mentre Italia Olivicola prevede di raggiungere 250 mila, con un calo del 23%.

A compensare il calo in Puglia ci sarà il recupero delle regioni del centro-nord, che nella passata campagna hanno registrato produzioni modeste. A livello internazionale, Italia Olivicola stima una ripresa produttiva della Spagna, con una produzione superiore al milione di tonnellate, e recuperi produttivi in Grecia, Tunisia e Turchia.

La riconferma di Gennaro Sicolo alla presidenza di Italia Olivicola è stata decisa dal rinnovato Consiglio, che ha confermato anche Luigi Canino come vicepresidente vicario e Raffaele Amore come vicepresidente. Il nuovo Piano Olivicolo Nazionale, voluto dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, è una priorità di questa consiliatura. L’olivicoltura italiana ha necessità di rilancio per restare competitiva in un mondo in evoluzione, con cambiamenti climatici in atto.

«L’Italia dell’olio di oliva non può fare a meno della Puglia», ha confermato Gennaro Sicolo, sottolineando l’urgenza di un intervento del governo sulla questione della Xylella fastidiosa, nominando un commissario straordinario con adeguati poteri e fondi. La politica olivicola nazionale non può essere disgiunta dai partner europei, e devono essere difesi i valori italiani di biodiversità, qualità e tracciabilità. Sicolo ha concluso affermando che il primo panel test può essere migliorato, ma non stravolto né cancellato.

Bullet Executive Summary

La Xylella fastidiosa ha devastato il paesaggio pugliese, causando danni economici e ambientali significativi. La Regione Puglia ha investito risorse per la rigenerazione olivicola, ma le sfide restano enormi. Gennaro Sicolo è stato riconfermato presidente di Italia Olivicola, con l’obiettivo di rilanciare l’olivicoltura italiana. Le previsioni per la prossima campagna olearia indicano un calo del 23% nella produzione di olio d’oliva, principalmente a causa della siccità e della normale alternanza di produzione. La lotta contro la Xylella e la rigenerazione olivicola richiedono un impegno continuo e coordinato a livello regionale, nazionale ed europeo.

Nozione base di agricoltura: La rotazione delle colture è una pratica agricola che prevede l’alternanza di diverse colture su uno stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e controllare le malattie delle piante. Questa pratica è particolarmente rilevante nel contesto della Xylella, poiché può aiutare a ridurre la diffusione del batterio.

Nozione avanzata di agricoltura: L’agricoltura di precisione utilizza tecnologie avanzate come i droni, i sensori e i sistemi di informazione geografica (GIS) per monitorare e gestire le colture in modo più efficiente. Questa tecnologia può essere utilizzata per individuare precocemente le piante infette da Xylella e intervenire tempestivamente, riducendo così l’impatto del batterio sulle colture.

La rigenerazione del paesaggio olivicolo pugliese e la lotta contro la Xylella richiedono un impegno collettivo e l’adozione di pratiche agricole innovative. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile sarà possibile preservare il patrimonio olivicolo e garantire un futuro prospero per l’agricoltura pugliese.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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