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- Confagricoltura Piacenza richiede nuove infrastrutture idriche, inclusa una diga in Valnure.
- Il ministro Salvini ha firmato un protocollo per il polo del ferro e ha discusso la necessità di una programmazione a medio e lungo termine per le dighe.
- Secondo l'ingegner Lasagna, bonificare significa rendere buono ciò che l’uomo ha fatto dall’anno Mille.
Il grande evento intitolato “Forte come l’acqua – insieme per uscire dal caos” si è tenuto nel salone monumentale di Palazzo Gotico a Piacenza, organizzato da Confagricoltura Piacenza in collaborazione con il Comune di Piacenza. L’evento ha visto la partecipazione del vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, del presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, del preside della Facoltà di Agraria, professor Marco Trevisan, dell’ingegner Alberto Lasagna, esperto nella gestione della falda freatica, e del presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Luigi Bisi.
Il direttore di Confagricoltura Piacenza, Marco Casagrande, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dell’evento: «È una delle campagne agricole più difficili degli ultimi vent’anni grazie agli agricoltori presenti in sala e alla nostra associazione. Confagricoltura è dei suoi soci. Abbiamo voluto questo evento per parlare di acqua e grandi infrastrutture». Il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, ha espresso il suo orgoglio per l’evento: «Come sindaco, mi inorgoglisce per l’evento più importante dell’anno, la vostra associazione ha scelto l’edificio comunale simbolo della nostra città».
La necessità di nuove infrastrutture
Durante l’evento, Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza, ha evidenziato la necessità di una migliore gestione dell’acqua e la costruzione di nuove infrastrutture: «Chiediamo una migliore gestione dell’acqua e paragoniamo il disorientamento e l’inefficienza generale all’ordine delle aziende agricole, al rigore necessario, al senso della vita. La situazione del caos è data dall’immobilismo e dal relativismo. Viviamo un grandissimo sviluppo della tecnologia, ma in contrapposizione a un umanesimo decadente».
Gasparini ha poi rivolto un appello al ministro Salvini: «Signor ministro, lei oggi a Piacenza ha firmato un protocollo per il polo del ferro. Il nostro evento ruota attorno all’analisi di ciò che serve al nostro territorio e alle nostre imprese per svilupparsi. Chiediamo una diga in Valnure e una diversa gestione del bacino idrico della diga del Brugneto in Valtrebbia. Chiediamo coraggio, competenza e determinismo nella gestione della risorsa idrica e nella gestione del Paese».
Risposta del ministro Salvini
Il ministro Salvini ha risposto prontamente alle richieste di Gasparini: «La battaglia contro i tecnocrati di Bruxelles è chiara: le misure per contenere la CO2 non servono se Cina e India raddoppiano le emissioni nell’aria. A cosa serve riconvertire a green i terreni agricoli se in 10 anni il patrimonio forestale è triplicato?». Salvini ha poi sottolineato la mancanza di programmazione a medio e lungo termine per le dighe: «Chi non vuole un ambiente pulito per i nostri figli? Ma non devono essere disoccupati se le misure green penalizzano le produzioni italiane. Dobbiamo superare l’ideologia del “no” e sviluppare un sistema infrastrutturale che ci avvicini alla Spagna nell’agricoltura».
La tavola rotonda e le proposte concrete
La tavola rotonda intitolata “Infrastrutture per gestire l’acqua” ha visto la partecipazione di diversi esperti. Il professor Marco Trevisan ha presentato dati sull’uso dell’acqua, ribadendo che nulla dell’acqua utilizzata va dispersa, ma solo spostata. L’ingegner Alberto Lasagna ha invitato a considerare il Po come un sistema complesso e non lineare, sottolineando che bonificare significa rendere buono ciò che l’uomo ha fatto dall’anno Mille. Luigi Bisi ha ricordato gli impegni del Consorzio di Bonifica di Piacenza: «L’acqua va stoccata, le due dighe in Valtrebbia e Valnure sono “scoperte”, non abbiamo una gestione adeguata e non possiamo spendere finanziamenti nel Trebbia, dove passa in un giorno l’acqua che l’agricoltura userebbe in un anno».
Il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato il ruolo centrale dell’agricoltura nelle future politiche, sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea. Ha evidenziato come gli Stati Uniti diano priorità all’efficienza della produzione e alla tutela del reddito degli agricoltori, suggerendo che l’Europa potrebbe prendere esempio dal modello americano.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’evento “Forte come l’acqua – insieme per uscire dal caos” organizzato da Confagricoltura Piacenza ha messo in luce l’importanza di una gestione efficiente delle risorse idriche e la necessità di nuove infrastrutture per supportare l’agricoltura. La costruzione di una diga in Valnure e una diversa gestione del bacino idrico del Trebbia sono state proposte concrete per affrontare le sfide attuali. Il ministro Salvini ha risposto positivamente alle richieste, sottolineando la necessità di superare l’ideologia del “no” e sviluppare un sistema infrastrutturale sostenibile.
L’acqua è una risorsa fondamentale per l’agricoltura. Senza un’adeguata gestione delle risorse idriche, la produzione agricola ne risente gravemente. È essenziale investire in infrastrutture moderne e sinergiche che contemperino lo sviluppo con la preservazione dei luoghi.
Una nozione avanzata di agricoltura correlata al tema è l’uso dell’irrigazione di precisione. Questa tecnica consente di ottimizzare l’uso dell’acqua, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza delle colture. Utilizzando sensori e tecnologie avanzate, gli agricoltori possono monitorare in tempo reale le esigenze idriche delle piante e fornire l’acqua necessaria solo quando e dove serve.
In definitiva, l’evento ha sottolineato l’importanza di una visione a lungo termine e di una programmazione strategica per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura e le comunità locali.