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Dalle emergenze alle eccellenze: come i formaggi bresciani hanno conquistato il mondo

Scopri come il Centro di miglioramento della qualità del latte e della carne ha trasformato Brescia in un leader nell'industria lattiero-casearia italiana.
  • Nel 1974, Brescia produceva 5 milioni di quintali di latte; oggi la produzione è aumentata a 17 milioni di quintali.
  • Il territorio bresciano produce 5 milioni di forme di Grana, rappresentando il 23% della produzione nazionale in 29 caseifici.
  • Il centro di miglioramento della qualità del latte ha risolto problematiche come la mastite delle bovine da latte e crisi come Cernobyl e Mucca pazza.

Cinquant’anni di storia del mondo agricolo bresciano lattiero-caseario sono stati raccontati attraverso le vicende che hanno trasformato un’emergenza in un’opportunità di eccellenza. Il Centro di miglioramento della qualità del latte e della carne è stato al centro di questa trasformazione. La storia è stata ripercorsa e analizzata durante il convegno «Dalle stalle alle eccellenze: i formaggi bresciani conquistano il mondo», promosso dalla Fondazione iniziative zooprofilattiche zootecniche di Brescia, presieduta da Costantino Vitali.

Nel 1974, insieme all’Istituto Zooprofilattico, alla Provincia, alla Camera di Commercio e all’Ispettorato agrario, oggi Regione Lombardia, è stato creato un centro che ha portato il territorio bresciano al primo posto in Italia nel settore lattiero-caseario, risolvendo problematiche diffuse negli anni Sessanta come la mastite delle bovine da latte. Il centro, chiuso perché oggi le emergenze non esistono più, ha contribuito a superare altre crisi come «Cernobyl» e «Mucca pazza».

Durante il convegno, moderato dal direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini, erano presenti la prefetta Maria Rosaria Laganà e la neoeletta parlamentare europea Mariateresa Vivaldini, con la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi. Il presidente della Provincia, Moraschini, ha augurato di tornare alla competenza dell’ente guidato.

Francesco Bettoni ha spiegato che nel 1974 Brescia produceva 5 milioni di quintali di latte, mentre oggi si è arrivati a 17 milioni di quintali di latte di qualità. Cinque milioni di forme di Grana rappresentano il 23% della produzione in 29 caseifici del territorio. Bettoni ha esortato a non dormire sugli allori e a riempire di contenuti il “Made in Italy e Made in Brescia”, valorizzando aspetti come il benessere animale, l’ecosostenibilità e gli aspetti ambientali, che rappresentano la vera sfida del futuro.

Latte: il cibo della salute, fonte di vita e benessere

Il convegno “Latte, cibo della salute” promosso dalla Latteria Soligo ha evidenziato i benefici di questo super-alimento, fonte naturale di iodio. L’evento, organizzato il 31 maggio alla Villa Bolasco di Castelfranco Veneto dall’Università degli Studi di Padova in collaborazione con Latteria Soligo, ha mostrato come il latte contribuisca allo sviluppo e alla salute della persona.

Fondata nel 1883, la Latteria Soligo ha oltre 140 anni di attività, producendo prodotti sani e di alta qualità con cura degli animali, salvaguardia del territorio e equa remunerazione degli allevatori. La Latteria Soligo lavora 900mila quintali di latte l’anno, provenienti da 160 stalle nel territorio trevigiano e quattro siti di lavorazione.

Durante il convegno, studiosi dell’Università di Padova hanno mostrato i risultati degli studi sulla presenza dello iodio nel latte, dalla stalla alla trasformazione, e gli effetti dei differenti trattamenti tecnologici sul latte. Massimo De Marchi, professore ordinario di Zootecnica Speciale al Dipartimento DAFNAE dell’Università degli Studi di Padova, ha spiegato che il latte vaccino è una fonte naturale di iodio, fondamentale per la salute dell’uomo e il benessere della tiroide.

Lorenzo Brugnera, presidente della Latteria Soligo, ha sottolineato che il latte è un alimento vivo e una materia prima essenziale. La Latteria Soligo diventerà la prima azienda a promuovere prodotti con il claim “Il latte è fonte naturale di iodio”.

Giornata mondiale del latte: «Vale, è insostituibile e fa bene»

La Giornata mondiale del latte, istituita dalla Fao per il 1o giugno, è stata celebrata a Cremona con l’obiettivo di fornire nuova consapevolezza ai consumatori sul valore nutrizionale e ambientale del latte. Cesare Soldi, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, ha illustrato la mission dell’evento, organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica, la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e il quotidiano La Provincia.

Durante l’incontro, moderato dal direttore de La Provincia, Paolo Gualandris, sono intervenuti presidenti e rappresentanti delle principali associazioni agricole, oltre a esponenti politici come il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il governatore lombardo Attilio Fontana. Maurizio Martina, Deputy-Director General della FAO, ha partecipato in videocollegamento, sottolineando l’importanza del latte e dei prodotti lattiero-caseari come alleati contro la fame e ricchi di nutrienti.

Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, ha evidenziato la necessità di fare intensificazione sostenibile per diventare competitivi come sistema Italia. Il ministro Lollobrigida ha rimarcato l’importanza del latte di qualità e della produzione agro-zootecnica italiana, mentre Attilio Fontana ha ribadito il ruolo fondamentale della Lombardia nella difesa del settore lattiero-caseario.

Celebrata a CremonaFiere la “Giornata mondiale del latte”

La “Giornata mondiale del latte” è stata celebrata venerdì 14 giugno a CremonaFiere, con un convegno incentrato sulla qualità del latte e l’impatto ambientale della sua produzione. L’iniziativa, organizzata dalla Libera Agricoltori in collaborazione con l’Università Cattolica e la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, ha visto la partecipazione di Cesare Soldi, l’assessore regionale Alessandro Beduschi e Massimiliano Giansanti di Confagricoltura.

Maurizio Martina, Deputy-Director General della FAO, ha partecipato in videocollegamento, sottolineando l’importanza del latte e dei prodotti lattiero-caseari come alleati contro la fame e ricchi di nutrienti. La filiera lattiero-casearia offre mezzi di sussistenza a oltre 500 milioni di persone nel mondo.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il latte rappresenta un alimento fondamentale e insostituibile, con una storia ricca e un futuro promettente. Dalla trasformazione delle emergenze in eccellenze nel settore lattiero-caseario bresciano, alla promozione del latte come super-alimento da parte della Latteria Soligo, fino alla celebrazione della Giornata mondiale del latte a Cremona, emerge chiaramente l’importanza di questo prodotto per la salute umana e il benessere globale.

Nozione base di agricoltura: La mastite è una delle malattie più comuni e costose per le bovine da latte, causando infiammazione della ghiandola mammaria e riduzione della produzione di latte.

Nozione avanzata di agricoltura: L’intensificazione sostenibile è un approccio che mira a aumentare la produttività agricola senza compromettere l’ambiente, utilizzando tecniche come la gestione integrata delle risorse e l’adozione di pratiche agricole ecologiche.

Riflettendo su questi temi, possiamo apprezzare come la collaborazione tra scienza, agricoltura e politica possa portare a risultati straordinari, migliorando la qualità della vita e promuovendo la sostenibilità ambientale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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