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Emergenza cinghiali: come Coldiretti sta proteggendo le campagne italiane

L'assemblea annuale di Coldiretti Forlì-Cesena evidenzia le sfide causate dall'invasione dei cinghiali e le soluzioni proposte per proteggere il settore agricolo.
  • 200 milioni di euro di danni annuali causati dai cinghiali in Italia
  • Popolazione di cinghiali in Italia: 2,3 milioni
  • Nel 2023, l’Osservatorio Asaps ha registrato 193 incidenti rilevanti con persone ferite o decedute, con un aumento del 7,8% rispetto all’anno precedente

Martedì sera, presso la sede di Coldiretti Forlì-Cesena a Forlì, si è tenuta l’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio della Federazione Provinciale. L’incontro ha visto la partecipazione della maggioranza degli aventi diritto al voto, sottolineando l’importanza di questo evento per la comunità agricola della provincia. Il presidente Massimiliano Bernabini, al suo secondo mandato, ha aperto la serata con un discorso deciso, facendo un resoconto di un’annata complessa. La struttura è stata fortemente impegnata nel sostenere le imprese colpite dalla calamità alluvionale e nel fronteggiare i problemi urgenti del settore, tra cui i danni causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali.

Negli ultimi anni, i danni causati dai cinghiali sono aumentati esponenzialmente, creando disagi per le aziende agricole e la popolazione locale. Bernabini ha sottolineato che “i danni provocati dagli animali selvatici ammontano a 200 milioni di euro all’anno, con una popolazione verificata di più di 2,3 milioni di cinghiali in Italia, e il rischio di diffusione della peste suina africana (Psa)”. La problematica legata ai cinghiali non è nuova, ma negli ultimi anni è diventata più critica. La proliferazione incontrollata ha causato danni in molte regioni d’Italia, mettendo in ginocchio le aziende agricole. Le perdite economiche sono ingenti: campi devastati, raccolti falcidiati, infrastrutture danneggiate. Inoltre, la presenza dei cinghiali rappresenta un grave pericolo per la sicurezza pubblica, con incidenti stradali, alcuni mortali, causati dai cinghiali sulle strade urbane e rurali.

L’organizzazione richiede interventi rapidi e piani regionali straordinari di contenimento per garantire la sicurezza delle colture e degli allevamenti. Il presidente ha comunicato che una delegazione di Coldiretti Forlì-Cesena è stata ricevuta dal rappresentante territoriale del Governo, il Prefetto Rinaldo Argentieri. L’incontro ha visto la consegna della documentazione relativa alla mobilitazione nazionale di Coldiretti per contrastare la presenza dei cinghiali sul territorio.

Mobilitazione Nazionale di Coldiretti: Blitz in Italia per Fermare l’Invasione dei Cinghiali

La mobilitazione di Coldiretti si estende a livello nazionale, con blitz in tutta Italia per fermare l’invasione dei cinghiali e di altri animali selvatici. L’emergenza non riguarda solo le aziende agricole, ma tutta la comunità. I danni provocati dagli animali selvatici nelle campagne ammontano a 200 milioni di euro all’anno, con una popolazione verificata di più di 2,3 milioni di cinghiali in Italia. L’intero comparto suinicolo è a rischio per la diffusione della peste suina africana (Psa). Servono interventi rapidi e piani regionali straordinari di contenimento per garantire la sicurezza delle campagne e delle città.

Campi devastati, raccolti falcidiati, infrastrutture danneggiate: la presenza dei cinghiali rappresenta un grave pericolo per la sicurezza pubblica. Gli incidenti stradali, alcuni mortali, sono in aumento. Nel 2023, l’Osservatorio Asaps ha registrato 193 incidenti rilevanti con persone ferite o decedute a causa del coinvolgimento di animali, con un aumento del 7,8% rispetto all’anno precedente. In questi incidenti, 11 persone hanno perso la vita. In 170 casi, l’incidente è stato causato da un animale selvatico (88%), mentre in 23 casi da un animale domestico (12%). Gli incidenti con danni ai soli mezzi, senza coinvolgimento di persone, sono parecchie migliaia ogni anno, ma è difficile calcolare il numero esatto poiché molti automobilisti coinvolti non denunciano il sinistro, sapendo che difficilmente saranno rimborsati per i danni.

Rischio Colonizzazione: Da Argenta a Bondeno, l’Urgenza di un Piano per Abbattere i Cinghiali

Il rischio di colonizzazione dei cinghiali è una preoccupazione crescente. Da Argenta a Bondeno, le segnalazioni di avvistamenti di cinghiali sono in aumento. I ricercatori dell’Università stanno verificando le segnalazioni nell’Alto Ferrarese. Coldiretti è mobilitata per fermare i cinghiali prima che la situazione sfugga di mano. “Per difendere le campagne assediate dai cinghiali e tutelare la vita dei cittadini a rischio sulle strade”, è lo slogan della mobilitazione che partirà il 18 giugno dalla Lombardia a Milano e dalla Calabria a Cosenza. Migliaia di agricoltori scenderanno in piazza davanti alle Regioni. Anche in Emilia e a Ferrara, Coldiretti sta studiando date e forme di protesta, nonché un piano straordinario per il contenimento.

Coldiretti chiede misure efficaci, compreso l’uso dell’esercito per abbattere i cinghiali quando il numero diventa eccessivo. In alcune zone, la concentrazione di specie è preoccupante, dal lupo al cinghiale, dai daini alle oche. “Dobbiamo muoverci prima che sia troppo tardi”, afferma Coldiretti. La peste suina africana è un rischio tangibile e la situazione potrebbe sfuggire di mano. Gli allevamenti di suini devono uniformarsi alle indicazioni regionali, con doppie reti e distanze dalle zone boschive. Queste misure comportano costi per le imprese agricole.

Emanuele Tognetti, un agricoltore di 35 anni di Argenta, racconta la sua lotta contro le oche selvatiche. “Tutto inutile”, dice. Ha comprato cannoncini a gas per spaventarle, realizzato sacchi e palloni predator, e ricorso ai vecchi spaventapasseri. Le oche selvatiche hanno devastato il mais, costringendolo a seminare più volte. “Adesso si buttano sulle spighe di grano”, aggiunge. Tognetti ha trovato faccia a faccia con i cinghiali nella zona di Campotto. Anche Sergio Stignani, un appassionato di natura di 66 anni, ha catturato con le sue fototrappole una decina di cinghiali nell’oasi d’Argenta. Le fototrappole dei ricercatori dell’Università, del dipartimento di scienze dell’ambiente e prevenzione, hanno ripreso cinghiali in video del 2022. Mattia Lanzoni e Anna Gavioli, che studiano il lupo in pianura, precisano che le segnalazioni di cinghiali dal Bosco Panfilia tra Sant’Agostino e Bondeno sono ancora da verificare.

Emergenza Cinghiali: Coldiretti Lucana in Piazza a Luglio

La Coldiretti lucana ha annunciato una mobilitazione entro la prima metà di luglio per denunciare l’emergenza cinghiali. Il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani, ha definito il problema degli ungulati come risolvibile solo con l’attuazione del decreto interministeriale per la gestione e il contenimento della fauna. Da anni, la presenza di cinghiali in Basilicata è fuori controllo. L’invasione è ormai fuori controllo e l’emergenza è stata segnalata dalla Coldiretti lucana, che si è mobilitata attraverso assemblee regionali e provinciali. Gli agricoltori e gli allevatori non possono più aspettare, poiché i cinghiali devastano i frutti del loro duro lavoro, lasciando danni e desolazione. Gli agricoltori e gli allevatori sono pronti a scendere nuovamente in piazza per chiedere interventi urgenti.

Bullet Executive Summary

L’assemblea annuale di Coldiretti Forlì-Cesena ha messo in luce le sfide e i successi del settore agricolo locale, con un focus particolare sui danni causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali. La mobilitazione nazionale di Coldiretti mira a fermare l’invasione dei cinghiali e a garantire la sicurezza delle campagne e delle città. Il rischio di colonizzazione dei cinghiali è una preoccupazione crescente, con segnalazioni in aumento in diverse regioni. La Coldiretti lucana ha annunciato una mobilitazione per denunciare l’emergenza cinghiali e chiedere interventi urgenti.

In agricoltura, la gestione della fauna selvatica è una nozione base fondamentale per proteggere le colture e garantire la sicurezza degli agricoltori. Una nozione avanzata correlata è l’implementazione di tecnologie di monitoraggio e controllo, come le fototrappole e i sistemi di allarme, per prevenire i danni causati dagli animali selvatici. Queste tecnologie possono aiutare a monitorare la presenza degli animali e a intervenire tempestivamente per proteggere le colture. Riflettendo su queste sfide, è evidente quanto sia cruciale un approccio integrato e tecnologicamente avanzato per affrontare le problematiche legate alla fauna selvatica in agricoltura.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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