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- 18 mesi di divieto per l'installazione di nuovi impianti rinnovabili in Sardegna.
- Il Ministero dell'Ambiente richiederà il parere obbligatorio della Regione Sardegna per i grandi impianti.
- Solo 677 Megawatt di nuova installazione nel 2023, ben lontani dagli obiettivi di neutralità climatica.
La Sardegna si trova al centro di un acceso dibattito riguardante l’installazione di impianti di energia rinnovabile. Fratelli d’Italia ha recentemente presentato una proposta di legge, denominata “salva-campagne” o “salva-agricoltura”, per contrastare l’assalto dei speculatori energetici nell’Isola. La normativa urbanistica proposta mira a individuare aree in cui non sarà possibile installare nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (Fer), con l’obiettivo di tutelare le superfici agricole rispetto alle richieste future e alle procedure in corso.
Il capogruppo Paolo Truzzu ha spiegato che la Sardegna ha competenza primaria in materia urbanistica, e che su tutti i terreni agricoli non si potranno realizzare impianti eolici o fotovoltaici a terra. La proposta prevede che per i procedimenti relativi a grandi impianti, che richiedono la valutazione del Ministero dell’Ambiente, sia richiesto il parere obbligatorio della Regione Sardegna. La proposta sarà presentata domani come emendamento al ddl della Giunta, vietando l’installazione di nuovi impianti per i prossimi 18 mesi.
Secondo Truzzu, il divieto potrebbe generare una corsa alla speculazione, ma grazie alla proposta di legge, diventerà inutile presentare nuove domande.
Il Dibattito Politico e le Divergenze
Il decreto legge Lollobrigida, che vieta l’installazione di pannelli solari sui terreni agricoli, ha complicato ulteriormente il quadro. Fabio Roggiolani, co-fondatore dell’Ecofuturo Festival, ha denunciato che il decreto non è chiaro riguardo all’agrivoltaico, e che rischia di paralizzare il fotovoltaico e l’eolico. Gianni Girotto, coordinatore del Comitato per la Transizione Ecologica del Movimento Cinque Stelle, ha spiegato che le norme attuali creano un clima di incertezza che blocca tutto.
Il Partito Democratico, insieme ad altre forze politiche e associazioni come Greenpeace, Wwf e Legambiente, sostiene che l’Italia sia in grande ritardo rispetto agli obiettivi di neutralità climatica. Con 1376 progetti di grandi impianti in attesa di valutazione e solo 677 Megawatt di nuova installazione nel 2023, l’Italia è ben lontana dai 9000 Megawatt del 2010. Secondo Girotto, la Sardegna dovrebbe installare circa 6000 Megawatt di rinnovabili entro il 2030, ma la richiesta di una moratoria potrebbe complicare ulteriormente il quadro.
Le Preoccupazioni delle Associazioni e delle Imprese
Le associazioni pro paesaggio hanno esultato per la richiesta di un temporaneo stop, mentre le imprese del settore rinnovabile chiedono chiarezza e regole certe. Fabio Roggiolani ha affermato che non si tratta di un’invasione di speculatori, ma di investitori che portano occupazione e pagano le tasse in Italia. Roberto Rolando, vicepresidente di Italia Solare, ha sottolineato che le rinnovabili non contrastano né la biodiversità né il turismo, e che le Commissioni di valutazione di impatto ambientale devono rispettare requisiti specifici.
Gianni Girotto ha evidenziato che le rinnovabili abbassano il costo dell’energia, ma che l’incertezza normativa attuale non attira investitori. In Italia, ci sono 16 milioni di ettari di terreno agricolo, di cui 4 milioni abbandonati. Per le necessità energetiche, servirebbero solo 70mila ettari, un numero che parla da solo.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la proposta di legge “salva-campagne” in Sardegna rappresenta un tentativo di bilanciare la necessità di sviluppare energie rinnovabili con la tutela del paesaggio e delle superfici agricole. La questione è complessa e coinvolge diversi attori, dalle associazioni ambientaliste alle imprese del settore energetico, fino alle forze politiche.
Nozione base di agricoltura: La rotazione delle colture è una pratica agricola che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno per migliorare la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante.
Nozione avanzata di agricoltura: L’agrivoltaico è una tecnica che combina la produzione di energia solare con l’agricoltura, permettendo di utilizzare lo stesso terreno per entrambe le attività. Questa pratica può contribuire a ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sostenibilità delle aziende agricole.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la transizione energetica richiede un approccio equilibrato e regolamentato, che tenga conto delle esigenze ambientali, economiche e sociali. La Sardegna, con le sue peculiarità territoriali e climatiche, rappresenta un caso emblematico di come sia possibile trovare soluzioni innovative e sostenibili per il futuro.