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- 429 ettari di terreni pubblici concessi alla Società Bonifiche Ferraresi per 15 anni
- Il presidente di Confagricoltura Oristano ha chiesto verifiche sull'effettivo utilizzo dei terreni, sottolineando la mancanza di ricadute economiche positive
- Il consigliere regionale Emanuele Cera ha sollevato questioni di trasparenza e correttezza nella gestione della concessione
Il tema della gestione dei terreni agricoli pubblici è tornato al centro del dibattito in Sardegna, sollevando questioni di trasparenza e correttezza nell’assegnazione delle concessioni. La vicenda riguarda i 429 ettari di terreni di proprietà dell’Agenzia Laore Sardegna, concessi per 15 anni alla Società Bonifiche Ferraresi (SBF), la più grande azienda agricola italiana. Questo articolo esplora i dettagli della concessione, le preoccupazioni sollevate da Confagricoltura Oristano e le polemiche politiche che ne sono derivate.
La Concessione dei Terreni
Nel febbraio 2017, la Società Bonifiche della Sardegna (SBS) di Arborea, dopo un decennio di liquidazione, ha venduto numerosi immobili e 573 ettari di terreni tra Arborea e Terralba. Di questi, 429 ettari di proprietà dell’Agenzia Laore Sardegna sono stati concessi in affitto per 15 anni alla Società Bonifiche Ferraresi. La concessione prevedeva la promessa di rimettere in produzione questi terreni, un impegno che ora viene messo in discussione.
Il presidente di Confagricoltura Oristano, Tonino Sanna, ha chiesto alla presidente della Regione, Alessandra Todde, e all’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, di attivare gli uffici competenti per verificare se la SBF stia effettivamente lavorando i terreni concessi. Sanna ha sottolineato che, al momento della vendita, si parlava di ricadute economiche positive per il territorio e di un rilancio produttivo dell’ex SBS. Tuttavia, a distanza di sette anni, questi benefici non si sono ancora concretizzati.
Le Polemiche Politiche
La questione della concessione dei terreni ha acceso un acceso scontro politico in Regione. Il consigliere regionale del Partito Democratico (Pd), Antonio Solinas, ha risposto polemicamente agli interventi del vicepresidente della Commissione regionale attività produttive, Emanuele Cera, consigliere regionale di Fratelli d’Italia (FdI). Cera ha sollevato il problema del corretto utilizzo dei terreni regionali concessi alla SBF e ha chiesto chiarimenti sulla gestione delle graduatorie degli idonei al concorso Laore.
Solinas ha ricordato che durante la legislatura di Ugo Cappellacci ci furono diversi tentativi di cedere il ramo d’azienda della SBS di Arborea per evitare il fallimento della società, ma questi tentativi fallirono a causa della poca determinazione dei soci e del carico di personale. Successivamente, nella legislatura di Francesco Pigliaru, si tentò di trovare una soluzione all’interno del “Sistema Arborea”, ma anche questi tentativi non ebbero successo. La proposta delle Bonifiche Ferraresi fu considerata la più credibile, evitando il fallimento della SBS e salvaguardando i posti di lavoro dei trenta lavoratori stabilizzati nell’agenzia Forestas.
Richiesta di Chiarezza
Il consigliere regionale Emanuele Cera ha inviato una richiesta di accesso agli atti a Laore e ha presentato un’interrogazione alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta. Cera vuole verificare se il trasferimento dei 429 ettari di terreni di proprietà di Laore nel territorio comunale di Arborea, ceduti in concessione per 15 anni alla Società Bonifiche Ferraresi durante l’amministrazione Pigliaru, sia avvenuto nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti.
Cera ha sottolineato che le terre pubbliche avrebbero dovuto essere concesse alle aziende locali di Arborea, e non a operatori esterni. Ha inoltre espresso il suo impegno a sostenere e tutelare il sistema produttivo di Arborea, in rispetto verso i padri fondatori della bonifica che hanno lavorato per rendere fertili e utilizzabili queste terre a fini agricoli.
Bullet Executive Summary
L’assegnazione dei 429 ettari di terreni di proprietà dell’Agenzia Laore Sardegna alla Società Bonifiche Ferraresi ha sollevato numerose questioni di trasparenza e correttezza. Confagricoltura Oristano e il consigliere regionale Emanuele Cera chiedono chiarimenti sulla gestione della concessione e sull’effettivo utilizzo dei terreni. La vicenda ha acceso un acceso dibattito politico, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione alla gestione delle risorse agricole pubbliche.
In agricoltura, è fondamentale che le terre siano gestite in modo sostenibile e produttivo, rispettando le normative vigenti e garantendo benefici economici per il territorio. Un aspetto avanzato dell’agricoltura moderna è l’uso di tecnologie di precisione per ottimizzare la produzione e ridurre l’impatto ambientale, un approccio che potrebbe essere applicato anche nella gestione dei terreni concessi alla SBF.
In conclusione, questa vicenda ci invita a riflettere sull’importanza della trasparenza e della responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, nonché sull’adozione di pratiche agricole innovative per garantire un futuro sostenibile e prospero per le comunità locali.