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Come la siccità sta mettendo in ginocchio il 60% degli allevamenti siciliani

La crisi idrica in Sicilia causa una drastica mancanza di acqua e foraggio, mettendo a rischio la sopravvivenza degli allevamenti e delle colture locali
  • La mancanza di pioggia ha causato un calo del 70% del raccolto in molte aree interne della Sicilia
  • Centinaia di allevamenti non riescono a sfamare gli animali, con la necessità di acquistare foraggio fuori regione a costi elevati
  • Nel 2024, la temperatura in Sicilia è stata di 1,84 gradi sopra la media storica, aggravando la siccità

La Sicilia sta affrontando una crisi agricola senza precedenti, con centinaia di allevamenti che non riescono a sfamare gli animali a causa della mancanza di acqua e del foraggio bruciato dalla siccità. La situazione è drammatica, con il rischio concreto di vedere morire mucche e pecore. Coldiretti, insieme ai Consorzi Agrari d’Italia, Bonifiche Ferraresi, Associazione Italiana Allevatori e Fedama, ha inviato il primo carico di un milione e mezzo di chili di fieno per aiutare le stalle dell’isola. Tuttavia, questo aiuto è solo parziale e non potrà salvare tutti gli animali allo stremo.

Le zone interne della regione sono particolarmente colpite, con campi di grano e pascoli secchi a causa della mancanza di pioggia. Coldiretti Sicilia è impegnata a portare acqua nelle aree in difficoltà, ma le stime parlano di un calo del 70% del raccolto. Se la situazione dovesse perdurare, il rischio è quello di un azzeramento totale delle produzioni. Gli allevatori sono costretti a comprare foraggio fuori regione a costi elevati, aggravando ulteriormente la crisi.

La preoccupazione riguarda tutti i comparti dell’agroalimentare siciliano, vittima di anni di incapacità di investire in un sistema infrastrutturale adeguato per non disperdere l’acqua e garantire la sopravvivenza delle aziende. Lo scorso anno, in Italia, è sparito un litro d’acqua su cinque, con un calo della disponibilità idrica del 18%. L’inizio del 2024 è stato il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Isac Cnr.

Terreni infertili: è emergenza acqua

Il Nord Italia sta affrontando danni da maltempo, mentre al Sud la situazione è opposta. Molti raccolti non sono riusciti a partire, non si tratta di perdite, ma di qualcosa che non è mai nato. I cambiamenti climatici costringono a una riflessione seria e puntuale, non si può più aspettare. La situazione è di normalità e va affrontata senza se e senza ma. L’Italia è divisa in due, con due inverni diversi e due habitat diversi. La mappa dell’Osservatorio Pioggia e Siccità de Il Sole 24 Ore mostra chiaramente questa divisione: metà del paese è sotto pioggia, mentre l’altra metà invoca la caduta di due gocce d’acqua.

In Sicilia, l’apicoltura è uno dei settori più a rischio a causa della siccità. Gli apicoltori denunciano da un decennio che i cambiamenti climatici rendono impossibile l’apicoltura da reddito. La situazione climatica ha portato alla nascita di una nuova categoria socio-ambientale: la calamità naturale permanente. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per dodici mesi, stanziando 20 milioni di euro per i primi interventi in corso.

La Sardegna, che sembrava salvata dal problema della siccità grazie alle piogge di marzo, oggi si trova di fronte a un dramma. Gli allevatori e gli agricoltori invocano aiuto da più parti. La situazione idrica è oltre il limite, con molte aziende che ricorrono all’utilizzo di autobotti per dare da bere agli animali. Tuttavia, questo non basta: le istituzioni devono richiedere lo stato di calamità naturale per affrontare i costi onerosi per l’acquisto di foraggi.

Sicilia, siccità a Caltanissetta: il lago Disueri è quasi a secco

La situazione della siccità in Sicilia è particolarmente grave a Caltanissetta, dove il lago Disueri è quasi a secco. Questo ha un impatto devastante sull’agricoltura locale, con gli agricoltori che lottano per trovare risorse idriche sufficienti per le loro colture e il bestiame. La mancanza di acqua ha portato a una riduzione significativa dei raccolti, con conseguenze economiche disastrose per la regione.

La perdita di acqua è ingente, con oltre 400 litri al secondo che si disperdono. A questo si aggiunge lo scandalo della mancata attivazione della fornitura idrica del biviere di Lentini, dove i lavori di predisposizione delle pompe e i controlli sistemici procedono a rilento. Antonio Nicita, candidato Pd alle europee per la circoscrizione Isole, ha evidenziato al ministro Musumeci e al presidente Schifani la necessità di investimenti immediati per impedire ulteriori sprechi di acqua.

La situazione è insostenibile per gli agricoltori e i cittadini, e sono necessari interventi strutturali importanti per garantire un giusto approvvigionamento di acqua a tutte le aree agricole, soprattutto in fasi climatiche come quella attuale. La politica deve rispondere concretamente alle richieste del mondo delle campagne, che non può assistere alla distruzione della principale fonte economica della regione.

Bullet Executive Summary

La crisi idrica in Sicilia e Sardegna è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La mancanza di acqua e foraggio sta mettendo in ginocchio gli allevamenti e le colture, con conseguenze devastanti per l’economia locale. È essenziale che le istituzioni intervengano con investimenti strutturali per garantire un approvvigionamento idrico adeguato e sostenibile.

Una nozione base di agricoltura correlata al tema è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica che può aiutare a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre la dipendenza dall’irrigazione. In un contesto di siccità, questa pratica può fare la differenza tra un raccolto fallito e uno di successo.

Una nozione avanzata di agricoltura applicabile al tema è l’uso della tecnologia di irrigazione a goccia, che consente di ridurre significativamente il consumo di acqua. Questa tecnologia, combinata con sensori di umidità del suolo e sistemi di gestione automatizzata, può ottimizzare l’uso delle risorse idriche, garantendo che le piante ricevano solo l’acqua di cui hanno bisogno.

In conclusione, la crisi idrica in Sicilia e Sardegna richiede un’azione immediata e concertata. Solo attraverso investimenti mirati e l’adozione di pratiche agricole sostenibili possiamo sperare di mitigare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e garantire un futuro prospero per le nostre comunità rurali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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