Come l’agricoltura si adatta alla crisi climatica: strategie e innovazioni

L’anno 2023 ha segnato un drammatico bilancio per l’agricoltura nazionale, con oltre 6 miliardi di danni tra coltivazioni e infrastrutture, a causa degli effetti devastanti della crisi climatica. Eventi estremi sempre più frequenti, come lunghi periodi di siccità, grandinate violente, e gelate improvvise, hanno messo a dura prova il settore. In particolare, in Trentino, si sono verificati i primi problemi con le gelate, mentre nel Bellunese le grandinate hanno colpito con forza.

Secondo l’Osservatorio città del clima di Legambiente, l’anno scorso sono stati verificati in Italia 378 eventi estremi, con un incremento del +22% rispetto al 2022. Di conseguenza, si è registrato un crollo dei raccolti nazionali, con riduzioni che vanno dal 20% per il vino al 30% per pesche e nettarine, fino al 63% per le pere, colpendo duramente anche il raccolto del miele.

Le piante hanno anticipato la fioritura a causa del freddo, ma sono state colpite duramente dall’ultimo periodo di gelo. Anche le precipitazioni intense sono in aumento, così come la violenza delle grandinate, sebbene il numero di eventi non sia aumentato.

Per fronteggiare questi cambiamenti, l’agricoltura di montagna, particolarmente sensibile e vulnerabile ai cambiamenti climatici, deve affrontare numerose sfide. Tra queste, l’aumento di quota delle colture e i maggiori rischi idrogeologici, oltre alla diffusione di fitopatie e insetti dovuta alle temperature più elevate.

Strategie di adattamento e innovazione

Per sostenere gli agricoltori e mantenere la produttività, esistono diverse opzioni di adattamento. Queste includono strumenti di gestione del rischio come assicurazioni, fondi comuni di investimento e coperture pooling del rischio, oltre a osservatori del cambiamento climatico e sistemi di allerta rapida implementati dalle autorità locali.

La siccità ha portato a una “guerra dell’acqua” tra Trentino, Lombardia e Veneto, sottolineando come l’acqua sia diventata la risorsa più strategica e la sua gestione e capacità di accumulo siano cruciali. In questo contesto, la sperimentazione gioca un ruolo fondamentale, con l’obiettivo di oggi di raggiungere il 30% di risparmio della risorsa idrica.

Il settore è consapevole dei cambiamenti climatici e si mostra attivo e ricettivo verso le innovazioni. Ad esempio, il Pastificio Felicetti ha abbandonato la plastica per il packaging in carta, dopo uno studio approfondito per capire gli impatti e valutare la soluzione migliore.

Il ruolo dell’agroecologia e dell’agricoltura rigenerativa

Uno studio italo-francese ha analizzato migliaia di pubblicazioni scientifiche sull’agroecologia, confermando che i sistemi di agroecologia portano a risultati positivi in termini di reddito, produttività ed efficienza. L’agroecologia, che si basa su strategie di diversificazione per favorire la biodiversità e tutelare le risorse naturali, ha dimostrato di avere effetti positivi anche sul piano sociale ed economico.

L’agricoltura rigenerativa, invece, si concentra sulla conservazione della struttura chimico-fisica del suolo e sulla riduzione dell’impatto ambientale delle pratiche agricole. Questo approccio incorpora pratiche come l’uso di animali da pascolo e il ripristino di habitat naturali, con l’obiettivo di migliorare la salute generale dell’ambiente circostante.

La meccanizzazione più attenta al suolo e l’adozione di tecniche di lavorazione del terreno meno intense sono fondamentali per l’agricoltura rigenerativa o conservativa, al fine di non intaccare la struttura chimico-fisica del suolo e le sue proprietà microbiologiche.

Bullet Executive Summary

Nel contesto dell’agricoltura moderna, la crisi climatica rappresenta una sfida senza precedenti, con impatti devastanti su coltivazioni e infrastrutture. La risposta del settore agricolo, attraverso l’adozione di strategie di adattamento e innovazione come l’agroecologia e l’agricoltura rigenerativa, dimostra un impegno verso la sostenibilità e la resilienza. Queste pratiche non solo migliorano la produttività e l’efficienza, ma offrono anche benefici socio-economici, sottolineando l’importanza di una transizione ecologica urgente e ben supportata.

Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche, essenziale per affrontare la siccità e altri eventi estremi aggravati dalla crisi climatica. Un’ulteriore nozione di agricoltura avanzata applicabile al tema è l’utilizzo di tecnologie e pratiche innovative per migliorare la resilienza delle colture ai cambiamenti climatici, come l’agroecologia e l’agricoltura rigenerativa, che promuovono la biodiversità e la salute del suolo.

Queste riflessioni stimolano una riflessione personale sull’importanza di adottare pratiche agricole sostenibili e resilienti, essenziali per garantire la sicurezza alimentare e la protezione dell’ambiente in un contesto di cambiamenti climatici sempre più intensi e imprevedibili.