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- La sovranità alimentare è stata riconosciuta come un diritto umano fondamentale sin dal 1993, evidenziando l'importanza dell'autodeterminazione nelle politiche agricole e alimentari.
- Nel 2022, la Francia e l'Italia hanno rafforzato il loro impegno verso la sovranità alimentare, con l'Italia che nomina un ministro dedicato, nonostante le controversie sulle sue dichiarazioni.
- La proposta di modifica dell'articolo 32 della Costituzione Italiana per includere il principio della sovranità alimentare mira a garantire una sana alimentazione e rafforzare la posizione dell'Italia a livello globale.
Nel 1986, durante una seduta plenaria dell’Organizzazione mondiale del Commercio a Ginevra, si decide di includere la produzione primaria nell’Accordo Generale sulle Tariffe Doganali e sul Commercio, sottoponendo così le scelte su produzione e commercio del cibo, ambiente, accesso alla terra e agricoltura alle regole del mercato internazionale. Questa decisione ha segnato un punto di svolta, provocando una reazione immediata a livello mondiale e la nascita di movimenti di base del mondo contadino con l’obiettivo di difendere il valore del cibo come diritto umano.
Il concetto di sovranità alimentare emerge con forza nel 1993, grazie all’opera di milioni di contadini in tutto il mondo e alla fondazione di organizzazioni come Via Campesina. Questo principio viene ulteriormente rafforzato nel 1996 quando, durante un incontro alla FAO a Roma, viene definito come “il principio di autodeterminazione dei popoli”.
Nel 2008, l’International Assessment of Agricultural Science and Technology for Development, patrocinato da Onu e Banca Mondiale, adotta una definizione di sovranità alimentare che sottolinea il diritto dei popoli e degli Stati sovrani a determinare democraticamente le proprie politiche agricole e alimentari. Questa definizione pone l’accento sulla difesa della biodiversità e sulla dignità dei popoli, tanto che nazioni come l’Ecuador, il Venezuela, il Mali, la Bolivia, il Nepal, il Senegal e l’Egitto hanno incluso il diritto alla sovranità alimentare nelle proprie costituzioni.
Nel 2022, la Francia istituisce il ministero per la Sovranità Alimentare, seguita dall’Italia con la nomina di Francesco Lollobrigida a ministro. Tuttavia, in Italia, la discussione si accende quando le prime dichiarazioni del ministro sembrano orientate alla difesa del “Made in Italy”, suscitando critiche da parte di chi sostiene che la sovranità alimentare non debba essere interpretata come un concetto nazionalista ma come un’idea di solidarietà globale.
Le Dichiarazioni Controverse e le Proposte di Modifica Costituzionale
Francesco Lollobrigida, dal palco della kermesse programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara, ha espresso opinioni che hanno sollevato polemiche, affermando che “l’uomo è l’unico essere senziente” e sostenendo che agricoltori e pescatori, traggono reddito da mare e terra, siano i primi ambientalisti. Queste dichiarazioni hanno evidenziato una visione che molti considerano superata rispetto alle sensibilità e convinzioni più diffuse riguardo al rispetto dell’ecosistema e alla sensibilità degli altri esseri viventi.
Inoltre, Lollobrigida ha annunciato l’intenzione di chiedere una modifica dell’articolo 32 della Costituzione Italiana, per includere il principio della sovranità alimentare e la tutela dei prodotti simbolo dell’Identità nazionale. Questa proposta mira a garantire la sana alimentazione del cittadino e a rafforzare la posizione dell’Italia nel contesto della sovranità alimentare globale.
La Sovranità Alimentare nel Contesto Politico Attuale
La sovranità alimentare diventa un tema centrale nel dibattito politico, con il governo italiano che, attraverso le figure di Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida, cerca di posizionarsi come difensore del diritto al cibo e della qualità dei prodotti agricoli italiani. Tuttavia, questa posizione ha sollevato interrogativi e critiche, in particolare riguardo al rischio di nazionalismo e chiusura, in contrapposizione alla visione di sovranità alimentare come solidarietà globale e autodeterminazione delle politiche agricole.
La discussione si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sul futuro dell’agricoltura, sull’importanza delle pratiche agroecologiche e sul ruolo dei piccoli produttori. La sovranità alimentare, in questo senso, rappresenta un principio chiave per garantire un cibo sano e nutriente per tutti, nel rispetto dei diritti umani fondamentali e della salute del pianeta.
Bullet Executive Summary
La sovranità alimentare emerge come un principio fondamentale nel contesto dell’agricoltura moderna, sottolineando l’importanza di pratiche sostenibili, della biodiversità e del diritto al cibo come diritto umano. La discussione attuale, incentrata sulle proposte di modifica costituzionale in Italia e sulle dichiarazioni di esponenti politici, riflette la tensione tra una visione nazionalista e la necessità di una solidarietà globale per affrontare le sfide del futuro agricolo.
Una nozione base di agricoltura correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza dell’accesso alla terra e delle pratiche agroecologiche per garantire la produzione di cibo in modo sostenibile. Un’ulteriore nozione di agricoltura avanzata applicabile al tema è l’adozione di tecnologie e metodi innovativi che rispettino l’ambiente e promuovano la biodiversità, sostenendo così la sovranità alimentare a livello globale.
La riflessione personale stimolata da queste tematiche invita a considerare il ruolo che ciascuno può giocare nella promozione di un sistema alimentare equo, sostenibile e accessibile a tutti, riconoscendo il valore intrinseco del cibo e il diritto fondamentale di ogni individuo ad avere accesso a risorse alimentari adeguate.