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- Incremento della superficie agricola utilizzata biologica del 5% entro il primo triennio, promuovendo la qualità e la sostenibilità.
- Obiettivo di coprire oltre il 45% della superficie agricola con pratiche a basso input entro il 2030, di cui più del 25% a biologico, posizionando l'Emilia-Romagna come leader nell'agricoltura sostenibile.
- La regione vanta il maggior numero di produttori e trasformatori di prodotti biologici in Italia, con una crescita significativa della superficie agricola utilizzata certificata biologica negli ultimi dieci anni.
La Regione Emilia-Romagna ha recentemente approvato l’associazione Distretto Parma Bio Valley, segnando un importante passo avanti nel panorama dell’agricoltura biologica e sostenibile. Questo distretto rappresenta un territorio che unisce aziende agricole, soggetti pubblici e privati, ed enti del terzo settore impegnati nella diffusione del metodo biologico di coltivazione e allevamento. L’obiettivo è valorizzare i prodotti dell’intera filiera e sviluppare strategie per contrastare il cambiamento climatico, incrementando la superficie agricola utilizzata biologica del 5% entro il primo triennio.
Strategie e obiettivi del Distretto Parma Bio Valley
Il Distretto Parma Bio Valley si pone come un modello di riferimento per la produzione sostenibile, con l’ambizione di incrementare le pratiche sostenibili e sostenere il consumo di prodotti biologici, agroecologici e locali. Tra le principali attività previste, vi sono la fornitura di servizi innovativi di assistenza tecnica e formazione, il supporto alla commercializzazione e alla logistica dei prodotti, l’organizzazione di incontri per lo scambio di conoscenze ed esperienze, e la promozione di un marchio collettivo che identifichi i prodotti del Distretto. Inoltre, si punta a rafforzare la collaborazione con altri distretti biologici sul territorio regionale o nazionale.
L’impatto sulla regione Emilia-Romagna e oltre
L’Emilia-Romagna si posiziona come leader in Italia nel settore dell’agricoltura biologica, con l’obiettivo di coprire oltre il 45% della superficie agricola utilizzata con pratiche a basso input entro il 2030, di cui più del 25% a biologico. La regione vanta il maggior numero di produttori e trasformatori di prodotti biologici in Italia, con una crescita significativa della superficie agricola utilizzata certificata biologica negli ultimi dieci anni. Questo impegno rientra in un sistema di politiche condivise volto a promuovere la sostenibilità ambientale dei sistemi alimentari, riconoscendo il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella salvaguardia del territorio e nella creazione di occupazione.
Bullet Executive Summary
Il Distretto Parma Bio Valley rappresenta un esempio concreto di come l’agricoltura moderna possa evolvere verso pratiche più sostenibili e rispettose dell’ambiente. L’obiettivo di incrementare la superficie agricola utilizzata biologica del 5% entro il primo triennio non solo contribuisce a migliorare la qualità dei prodotti alimentari e la sostenibilità delle filiere alimentari locali, ma rafforza anche l’immagine territoriale e il rapporto diretto tra produttori e consumatori. Questo progetto dimostra l’importanza di un approccio inclusivo e cooperativo nella definizione di politiche alimentari integrate, coinvolgendo le mense scolastiche e la diffusione di mercati contadini esclusivamente biologici. La nozione base di agricoltura correlata a questo tema è l’importanza dell’agricoltura biologica e agroecologica come strumenti per garantire una produzione alimentare sostenibile e di qualità. Un’ulteriore nozione di agricoltura avanzata applicabile al tema è l’impiego di tecnologie e pratiche innovative per ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali, ridurre gli apporti chimici e migliorare il benessere animale, contribuendo così alla transizione ecologica del settore agricolo.